Recensioni per
Come narcisi a primavera
di Crissi_Baby80

Questa storia ha ottenuto 145 recensioni.
Positive : 144
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/07/17, ore 23:20

Quel furbone di Alain non si smentisce mai! E così l'hanno fatta in barba al povero Girodel. Però è il migliore amico che André ed Oscar potessero trovare! Grazie per questa bellissima storia.

Recensore Veterano
02/07/17, ore 22:57

Diavolaccia di una Colombine che se li fà tutti !!! 😂
Alain mi è piaciuto un sacco, è il solito mascalzone ,
bellissimo epilogo e spero vi accordiate x un seguito

Recensore Veterano
28/06/17, ore 08:28

Arrivo in ritardo....ma con gioia immensa vi ritrovo a scrivere e per me è come essere tornata a casa, quando circa 7 anni fa ormai avevo scoperto efp per cercare storie su lady oscar e avevo scoperto voi.... non potrei essere più felice ed entusiasta a leggervi, perché leggervi è come rivederli vivere una volta ancora, proprio loro ma in tutte quelle sfaccettature che avremmo voluto e che non ci sono state date. E voi mi date davvero tutto, non ho bisogno di immaginare per vedere ma posso solo sentire e e rivivere certe atmosfere che mi portano li tra loro e a volte mi sento quasi un'intrusa una guardona inopportuna, perché sono talmente reali da farmi sentire in colpa... vi faccio un mare di complimenti perché oltr ad essere una storia splendida vi compenetrate alla perfezione e per me ogni capitolo è davvero un orgasmo cerebrale! Mi auguro continuerete a regalarci altri sogni ma sono davvero grata di questo in un modo indescrivibile!!!  Grazie grazie grazie VI ADOROOOOOOO!!!!!
fede

Recensore Veterano
27/06/17, ore 23:19

Scusate il ritardo nella recensione, ma il tempo è stato davvero poco in questi ultimi giorni...dunque: come dicevo nella recensione precedente, il "dopo" è un altro di quei momenti gustosi, in cui ci si ritrova felici e inebetiti dopo la bufera, e si riprendono in qualche modo le misure, perché la prima volta che si fa l'amore con qualcuno è inevitabilmente uno spartiacque.
Ora, va da sé che nella vostra storia la leggerezza e la complicità dovevano essere il filo conduttore anche di questo capitolo, che comunque risulta delizioso, intimo e avvolgente come una coperta...ma chi ci uscirebbe più da quella camera???!
Ed è giusto che arrivino finalmente a parlare, cosa che fino ad ora è stata la loro vera grande mancanza (a causa di Oscar soprattutto...lo sappiamo...la conosciamo...), ma adesso riescono a sciogliere quei maledetti nodi, ed è lì che il cerchio si chiude davvero su questa loro prima notte.
Comunque, questa Oscar me l'avete davvero trasformata da soldato a donna in un pugno di capitoli, e adesso si mette addirittura la veste da camera tutta svolazzi e nastri...mi piace!
E mi è piaciuto quel suo imbarazzo nell'ammettere a voce alta che sì, davvero, hanno appena fatto l'amore ed è stato bello come non avrebbe mai creduto; questo per me è stato il momento più tenero ed emozionante.
Ammetto di averlo riletto diverse volte, ed ogni volta mi è piaciuto di più...questa storia si riconferma un gran bel duetto e spero davvero che sarà l'inizio di una proficua collaborazione, perché no?
Vi divertite voi, ci divertiamo noi...;-)
Colombine è una gran ganza, le voglio bene!
A presto
Musetta

Recensore Junior
27/06/17, ore 13:39

Mi sono imbattuta per caso in questa storia e devo dire che è bellissima!
Complimenti! mi piace moltissimo il ritmo, l'uso del linguaggio e del lessico.
La storia mi prende veramente tanto e continuerò a seguirla!

Grazie! Bravissime!

Recensore Master
24/06/17, ore 12:47

Leggendo questo capitolo mi vengono in mente le "scene di montaggio".
Fino a qualche mese fa non sapevo cosa fossero, ma poi qualcuno me lo ha spiegato: sono quelle scene montate in modo da sfumare una dentro l'altra e che non servono per la narrazione razionale o come snodo di una trama, ma solo per dare la sensazione dell'evolversi di una situazione. Poi ci sono tanti distinguo a quanto pare.
Comunque sia mi è venuto in mente un vecchio film con Walter Matthau e Glenda Jakson dove lui interpreta un medico rimasto vedovo che ad un certo punto decide che la sua vita sentimentale non è finita e si imbarca in una serie di appuntamenti (tragicomici) con donne bellissime e più giovani di lui. Ad un certo punto, faticosamente, inizia una relazione con una donna della sua età, bella, perché onestamente Glenda Jackson non era un cesso, ma non bellissima, sarcastica ed idealista.
Il film non è tra i più famosi di Matthau, probabilmente perché era una commedia romantica tra due non giovani-e-belli fatta un po' alla maniera di almeno un decennio o due prima, quando ormai il pubblico era negli anni '70 che erano invece begiolini, deprimenti ed intenti a fotografare la realtà, ma quella più sgradevole.
C'erano interazioni che ricordavano i film con Spencer Tracy e Katherine Hepburn.

Soprattuto ad un certo punto ci sono queste famose scene di montaggio, che culminano con loro due che passeggiano lungo la siaggia, i pantaloni arrotolati sui polpacci, i piedi nell'acqua e soprattutto parlano - di cosa non si sa, probabilmente di tutto e di niente, in certe fasi iniziali l'amore sceglie come argomento principale per le sue conversazioni solo se stesso. Nel sottofondo la stupenda Something di George Harrison.

Un film è fatto di immagini e quindi può, un racconto, anche una novella di più capitoli, no.

Così la scena del mattino dopo mi da quella sensazione lì: non aggiunge proprio niente, ma mostra che questi due si piacciono sul serio, che sono a loro agio tra loro, si rubano le camicie, se le riprendono scherzando, pensano al cibo, attizzano il fuoco e si scoprono belli anche nei gesti più semplici, pensano che si sono amati e che si ameranno - l'argomento preferito degli innamorati di tutti i tempi.

Chiudete con Colombine, pazzerella e di cuore - mi fa piacere.

Tra tutti i capitoli è quello che ho preferito. Capisco che ha un suo senso solo perché prima c'erano tutti gli altri, eh! che imbastivano un racconto. Comunque direi che, a parte la situazione, anche nel linguaggio è quello che fila più "morbido" tra tutti.

Credo che siamo vicini alla conclusione e un pochino mi spiace - ma questa è una storia "felice" ed è giusto che sia così.

Recensore Master
23/06/17, ore 22:25

Anche se non avessi saputo altrove che l'ultimo capitolo si avvicina, appare ormai chiaro che siamo alle battute finali; ammetto che la cosa mi dispiace un po', mi sono divertita come fu con Formiche e ciliegie. La differenza che mi salta però all'occhio con il vostro precedente "esperimento", anche se dovrei rileggerlo per averne conferma, è la sensazione che qui vi siate amalgamate alla perfezione: è difficile riconoscere dove finisca l'una e inizi l'altra e il racconto è stato davvero scorrevole e godibile. So che dovrei lasciare queste considerazioni per il finale, ma a prescindere da cosa abbiate in mente per epilogo, la conclusione mi ha suscitato la malinconia tipica di quando si termina la lettura di una bella storia...in primis per colpa di quei narcisi a primavera,(" come loro ci lasceremo l'inverno alle spalle, ci sporgeremo curiosi oltre il freddo terreno incontro al sole tiepido che promette un futuro migliore e se una gelata improvvisa ci coglierà così esposti, indifesi, non potremo far altro che perire, seppur felici d'aver vissuto anche un solo giorno alla luce del sole"). Qui infatti, svelando il significato del titolo, con magistrale leggerezza lasciate sottendere che il loro futuro sia comunque segnato... non per niente nell'incontro tra sorelle, che svela l'affetto di Colombine per Oscar e una neonata complicità, ecco quella considerazione di Oscar, che si rifà al titolo del capitolo:" chi vuol esser lieto sia", diceva il sonetto del Magnifico... e io aggiungerei il verso successivo "di doman non c'è certezza". Insomma, con magistrale raffinatezza ci ricordate che tutto è effimero e che nel loro caso il destino (leggete Ikeda, Dezaki and company) è forse segnato comunque. Come se non bastasse, mi avete completamente affondato con il richiamo a una certa felicità completa su cui recentemente ho anche elucubrato troppo... insomma, sul finale mi è rimasto paradossalmente un po' di amaro in bocca, non so se era nelle vostre intenzioni. Fino a quel momento avevo pensato che fosse solo il necessario capitolo interlocutorio: le spiegazioni dopo l'amore, un po' di romantiche schermaglie sempre velate d'ironia, una Oscar finalmente loquace che sente di vivere e compie quel gesto, dolce e dolente al tempo stesso, di sfiorare l'occhio ormai spento del suo uomo... ma come vi dicevo, la classe non è acqua, e questo capitolo ne è l'ennesima dimostrazione!
Un saluto e a presto
(Recensione modificata il 23/06/2017 - 10:30 pm)

Recensore Master
22/06/17, ore 18:10

Mi scuso per le tempistiche bibliche, comunque eccomi... E se mi era piaciuto il loro amarsi non posso che trovare realistico ed adorabile questo proseguo. Avete sviluppato una tematica davvero verosimile, alla quale ho pensato spesse volte anche io immedesimandomi in Oscar: come deve essere far l'amore con la persona che hai considerato un tuo amico fraterno, con il quale hai vissuto tutta la vita? E voi avete dato ad Oscar la chiave di lettura che le avrei dato io. Una confidenza di anni che non si smarrisce nella passione ma diventa subito giocosa e profonda, ed una sincerità assoluta che solo un'unione ben collaudata può dare. Personalmente ho sempre pensato che loro fossero " di fatto" sposati da anni, sesso a parte, e questa nottata di parole, cibo e promesse ne è la dimostrazione. Bellissimo l'incontro con Colombine e quel "lui vale il rischio" che mi ha messo i brividi. Bravissime!
(Recensione modificata il 22/06/2017 - 06:12 pm)

Recensore Master
21/06/17, ore 06:44
Cap. 9:

e così eccoci alla tanto agognata scena di sesso - il capitolo è su questo dal principio alla fine ;P
Questi due si sono inseguiti e sono stati interrotti allegramente sul più bello più di una volta: è parecchio che hanno voglia e che lo sanno.
Qui scopriamo che non solo lui ha fantasticato, ma che lo ha fatto pure lei e che lei tutto sommato è contenta di una scoperta tardiva del sesso perché sente che altrimenti non avrebbe fatto bene il soldato - e qui ci si chiede: è perché il sesso le piace al punto tale che non avrebbe pensato ad altro? O perché si sarebbe ritagliata un destino diverso con altre priorità?

Del futuro non si parla, comunque: questi due non sono in vena di analisi o di sintesi, ma solo di sperimentazioni ;P
Dell resto, onestamente, si conoscono da tanto di quel tempo, che si dovrebbero raccontare, improvvisamente, che è così urgente da sapere proprio durante la loro prima volta insieme?

Il che rende difficile scrivere una review: le scene di sesso sono difficili da scrivere, ma pure da commentare. Onestamente che dovrebbe dire il lettore? Che lo ha trovato eccitante? Ahahah! ;P
Questo tipo di scene possono piacere e non piacere, lo sappiamo tutte, perché devono accordarsi ai gusti molto personali di chi legge ed anche alle sue esperienze e fantasie in questo campo. non è detto che si soddisfino tutte le esigenze. C'è a chi piace la metafora che resta nel vago, chi preferisce gente che si perde nell'estasi, chi vuole una certa rudezza, chi la delicatezza, chi vorrebbe la sceneggiatura di un hentai, chi lo sgorgare dei sentimenti, chi l'impaccio, chi il realismo, chi preferisce la resa di Oscar, chi quella di André - e come si fa? Ogni corpo e a sé ed ogni fantasia idem.
Voi avete puntato sul dettaglio, cercando di non essere troppo crude e di alternare la parte sentimentale con quella fisica. Una specie di telecronaca dei vari gesti. E li avete messi su u piano di parità: nessuno dei due è dominante, nessuno si fa prendere dal piacere "suo malgrado". Funzionale su una scena di sesso tra due in fondo adulti e che, sesso a parte, si conoscono molto bene, si fidano uno dell'altro e non hanno conti in sospeso.
Siete state brave? Ah io sulle scene di sesso non mi sbilancio più di tanto. Non chiedetemelo ;P

Bella la chiusa "Tu sei me, io sono te" del resto questi due sono sempre stati complementari e simbiotici. Un destino inevitabile ;P



***** Considerazioni aggiunte il 24.06.2017 **********
Ho letto il botta e risposta con lenovo.

Ci sono due cose su cui mi piacerebbe dire la mia, sperando che il contesto sia quello giusto. Se così non fosse me ne scuso, e se me lo chiedete cancello.
I due argomenti sono Sesso e Consenso.

Sesso
Premetto che io bazzico allegramente ao3 dove c'è di tutto, fluff incluso, ma dove il bollino rosso medio di una americana è parecchio rosso e parecchio esplicito.
Questa premessa per dire che, come lettrice, non ho imbarazzi ottocenteschi (anche se ne ho, eccome!), e che mi sono resa conto, leggendone alcune, che le scene di sesso sono di due tipi:

1) la scena di sesso che parla di sesso

2) la scena di sesso che usa il sesso per raccontare qualcosa di completamente diverso

Nel primo caso ricadiamo nel racconto erotico il cui scopo, alla fine, è l'eccitazione del lettore. Anais Nin, che io non ho mai letto, li scriveva su commissione.
Le descrizioni abbondano, sono abbastanza ginecologiche e cercano comunque di coinvolgere narrando le fasi del piacere, le riluttanze e l'estasi dei personaggi.
E' un genere che esiste da tempo, a volte relegato in storie di serie B e pubblicazioni che sono allegramente scomparse dalla memoria di tutti - un po' come capita con i romanzi rosa, davvero sono sopravvissuti nelle memoria collettiva autori ed autrici che magari erano popolarissimi negli anni '10 e '20? Una volta ho letto un saggio su Jane Austen che narrava come i titoli dei libri "sensazionali" citati in Northanger Abbey non fossero stati inventati dall'autrice, ma fossero proprio romanzi molto popolari della sua epoca. Solo che ce ne siamo scordati tutti.

Man mano che la libertà sessuale media - vera o percepita che sia - aumenta, man mano atti e comportamenti che magari anni fa ricadevano sotto il mantello del tabù vengono usati per narrare.
E il tabù riguarda tanto l'aspetto "chi tocca cosa con cosa" sia la situazione - sconosciuti che non si reincontreranno più, follie tra gente che si conosce e che non potrà ripetere.

Ora, dato che ognuno ha il suo elenco privato di cose che farebbe e di cose che assolutamente non farebbe mai e di cose che segretamente gli piacerebbe fare ma solo con la giusta spinta, e di situazioni che trova eccitanti, va da sé che uno stesso racconto erotico può incantare una parte dei lettori e schifarne profondamente un'altra.

Che giudizio vuoi poi lasciare che non imbarazzi te e l'autore / autrice?


Il secondo caso apre la porta a tutto.
Per curiosità, spinta dalla voglia di documentarmi sul mondo in cui girellava Oscar, qualche anno fa avevo letto Thérèse Philosophe, che si può reperire tranquillamente in rete. Mi aveva stupito: situazioni porcellone, ottica di racconto molto maschile anche se la narratrice è donna, probabilmente una grossa ignoranza sul piacere femminile ed anche un totale disinteresse verso di esso quando il sesso non è fai-da-te.
Al contempo, ogni aneddoto diventava il pretesto per una mini-dissertazione su altri temi - l'amore, la legge, l'esistenza, la religione - e presumo che sia per queste idee e non per aver scritto scene sesso che Diderot fisce a Vincennse (non per questo libro eh! Non si sa nemmeno se poi sia davvero suo).
Infastidice che sfotta la Chiesa, non che narri una barzelletta sconcia.

Le Undicimila Verghe di Apollinaire è erotico o è un labirinto eruditissimo, scatenato e buffonesco il cui scopo è scandalizzare?
Schnitzler parla di sesso porcellone o parla di sesso svuotato di significato e di una società che sta perdendo valori?
Lawrence con l'amante di lady Chatteley scandalizza per un racconto porcellone o scandalizza perché si parla del piacere fisico femminile, di quanto questo conti e della ribellione di una donna verso un matrimonio deprimente proprio grazie al coraggio che trova quando riconosce se stessa come un soggetto sessuale? Includiamo anche il tabù del sesso tra persone di classe sociale diversa, che, se prevede una lady ed un rappresentante della classe lavoratrice, questo non può che essere percepito come degradante per la donna. Della serie una donna può sposare o amare o trovare affascinante solo un certo tipo di uomo, altrimenti è una vacca. O, se la situazione è a specchio, una arrampicatrice sociale.

Senza scomodare tutta la letteratura erotica direi che la scena di sesso nella fanfiction ha la funzione che ha nel romanzo d'amore (che sia del supermercato, o che sia un capolavoro ancora in voga tra un paio di secoli): sancisce che i due sono diventati una coppia ed è una faccenda che riguarda parecchio i sentimenti, che a questo punto ci devono essere.
Senza è deprimente.
E non basta che siano abbondanti ma sottintesi.

Per cui credo che il succo sia che alla lettrice, in media, perché il 100% in natura non esiste, piace sentire l'esplosione d'amore e, soprattutto, la devozione di André.

Il problema è che in questa storia questo è l'atto conclusivo di due che si stanno inseguendo da un po' di capitoli, senza aver mai operato una rottura - Oscar non ha litigato con André, non deve fare una scelta su cosa fare il giorno dopo, scelta che ha già discusso ampiamente con lui e che non la convince affatto, Oscar sa cosa prova André, André sa cosa prova Oscar, Oscar non si vergogna di André in quanto appartenente ad un'altra classe lavoratrice, André non è un rivoluzionario che si schifa al pensiero di congiungersi con una aristocratica, Oscar sta benissimo con la sua femminilità, non è che deve spiegare ad André che a lei piacciono pure le femmine e chiedersi se per lui è un problema... insomma se non c'è uno scoglio, il sesso è piacevole, conclusivo, ma non può essere catartico ed esplosivo... (in questo contesto narrativo non avrebbe nessun senso).
Credo che il disagio nasca da lì perché altro da dire su quella scena, che possa "offendere" non c'è.
Ma se una storia narra una cosa e non un'altra che ci possiamo fare? Scomodiamo addirittura l'etica?




Consenso
Questa è una cosa che mi fa sorridere, un treno di pensieri: hai scritto una storia => a qualcuno è piaciuta (e meno male!) => "hai il consenso" (ma chi l'ha detto?) => ti posso criticare perché tanto non ci resterai male / non ti darà fastidio visto che hai il consenso.
Il consenso è fatto di numeri. Se Trump diventa presidente è perché si sono contati dei voti ed erano in un certo numero all'interno di un certo contesto, non perché "qualcuno lo ha votato" perché qualcuno c'è sempre.
Ora in un fandom del consenso in quanto fattore gratificante si può fare serenamente a meno, e non c'è di sicuro l'aspetto gara, anche perché non c'è l'aspetto premio. E, soprattutto, si tratta di gusti che notoriamente non si discutono.
Resta comunque un fatto oggettivo: chi scrive sa benissimo quanti "hits" ha la sua storia, quanti la seguono, quanti la ricordano e quanti la preferiscono - io 23 preferenze non le ho avute mai, con nessuna mia storia, per esempio, so benissimo che non lascerò nessun segno in questo fandom, eppure mi diverto lo stesso.
Chi legge può non sapere alcuni dettagli sul consenso, ma l'idea generale se la può fare: le review sono pubbliche, non sono nascoste ed efp le conteggia per te.

Per cui non mi capacito.

Ma perché non dire, molto onestamente
hai scritto una storia =>
facendo due conti della serva mi pare chiaro che questa tua storia il consenso non ce l'ha / ce l'ha / ha preso un 5, 6, 7, 8, 9 dal fandom che è una entità senza nome =>
in quanto lettrice vedo di spiegarti, se ti interessa, perché e dove secondo me non ce l'ha, fermo restando che se si tratta di grammatica e sintassi ci puoi lavorare sopra, di scene che non funzionano idem, ma se è la struttura della storia o cosa narri assolutamente no, non ci si può far niente ed il giudizio v calibrato. Se una fa la cantante d'opera che le vuoi dire? Le tiri i pomodori perché Taylor Swift è meglio? Al massimo glieli puoi tirare perché la Callas era meglio, ma la Swift che c'entra? Se una scrive musica reggae cosa le vuoi dire? che se scrivesse jazz venderebbe di più? e che senso ha? Se scrive reggae vuol dire che a lei piace il reggae, se poi nemmeno la pagano... =>
non esagero perché so che è un hobby, non ci ricavi niente e ci manca pure che oltre a non avere un consenso "significativo" relativamente parlando, devi avere pure lezioni su etica e morale, quando alla fine si sta parlando - voliamo basso, per piacere - di una scopata tra due innamorati, non dell'espressione di una serie di principi etici discutibili che se applicati potrebbero fare del male a qualcuno :)
(Recensione modificata il 24/06/2017 - 11:34 am)
(Recensione modificata il 24/06/2017 - 11:49 am)

Recensore Master
20/06/17, ore 16:35

Sono davvero deliziosi questi narcisi che smaniano per riuscire a toccare la luce del sole e la vita, lasciandosi alle spalle il gelo dell'inverno, della solitudine. C'è ironia ma ho sentito anche molta malinconia stavolta. Ho sentito fragilità, semplice perfezione, e qualcosa che rende questo capitolo persino più bello del precedente. Mi piace molto la prima persona, è la scelta che preferisco sempre. Bravissime! Ciao :D

Recensore Master
20/06/17, ore 08:10

Bella, bella, bella. Avete descritto la loro forte complicità, il loro essere una coppia dentro e fuori dal letto, il loro amore. Oscar più fragile ma più conscia dei propri sentimenti, capace di osare di essere femminile. André finalmente felice e rilassato, diventa un adorabile sfacciato.
Un momento di gioia intensa nel mezzo di una realtà che li costringe ad essere dei clandestini.
Colombine sarà sicuramente loro complice perché come dite voi amare significa rischiare. Brave

Recensore Veterano
20/06/17, ore 00:07

Prosegue il loro incontro d'amore, descritto con la consueta chiave ironica che rende tutto più leggero.
Io, solitamente, prediligo le storie drammatiche, ma la vostra la trovo irresistibile. Tra l'altro, non c'è nulla di più drammatico della storia tra Oscar e André e,quindi, una storia come la vostra fa tirare quasi un respiro di sollievo, perché esce dallo schema drammatico in cui è incasellata, per forza di cose, la maggior parte delle fanfiction su Oscar e André. E,poi, André, nella prima parte dell'anime,appariva sempre allegro e spensierato. Ora, nella vostra storia ritrovo quell' André: l'amore di Oscar gli ha restituito la gioia di vivere e la capacità di smorzare i toni della loro vita.
Qui, Oscar non ha alcuna ritrosia nel dichiarare ad alta voce di aver fatto l'amore con André, al contrario di quanto accade in un' altra FF di baby80 (di cui, come al solito,non ricordo il titolo... Credo si tratti della continuazione di Inaspettato), FF in cui Oscar,nonostante le insistenze di André, non riesce a dire ad alta voce di aver fatto l' amore con lui.Qui, invece,non ha alcun problema a dirlo.
Per questo, mi chiedo se sia stata di baby80 l' idea di soffermarsi su questo aspetto, ossia, di far dichiarare a Oscar di aver fatto l' amore e di far trarre ad André, da questa dichiarazione, un immenso piacere. Mera curiosità la mia.
Sono adorabili Oscar e André e voi siete davvero bravissime e credo vi compensiate perfettamente: sto apprezzando molto la vostra collaborazione, c'è intesa(almeno, così appare e anche in questo risiede la vostra bravura).
Complimenti!
(Recensione modificata il 20/06/2017 - 12:10 am)

Recensore Master
19/06/17, ore 22:45

Bellissima notte per entrambi! Ma adesso dovranno affrontare la realtà, anche se con un'alleata in più.

Recensore Master
15/06/17, ore 07:45
Cap. 9:

Contrariamente alle mie abitudini, questa volta ho letto qualche recensione prima di mettere giù la mia e ho visto che, come immaginavo, le opinioni sono discordanti. Certo, dedicare un intero capitolo a una scena tanto agognata (da noi e da loro!!) aveva questo pericolo insito in sé; possiamo discutere se fosse necessario, ma proprio perché c'era così tanta attesa nell'aria, creata sapientemente da quello che avete scritto finora, a mio parere concedere meno spazio a questo risvolto della vicenda non avrebbe soddisfatto nessuno. E come ha evidenziato già Monica68 prima di me, è chiaro che avendo tolto alla storia qualsiasi connotazione di drammaticità, la loro prima volta non poteva che essere questa: una scoperta dei sensi e dell'amore fisico giocosa e serena, tra due persone che si conoscono profondamente e che proprio per questo sono particolarmente complici dopo il primo imbarazzo. Una prima volta romantica e ricca di metafore poetiche sarebbe stata avulsa da tutto il resto, dove domina sempre una sottile ironia... credo quindi che la vostra scelta sia stata più che opportuna e magari io potessi scrivere rossi così (le scene erotiche sono il mio tallone d'Achille!!) La scena descritta, infatti, diventa dettagliata ma non volgare, e il finale rende giustizia alle vostre intenzioni: si parte dal gioco, dai sensi, dalla scoperta del sesso tra loro, ma è nel momento dell'estasi che si arriva a quella ''nascita'' di una nuova Oscar (e probabilmente di un nuovo André), a quella fusione di corpo e anima sintetizzata perfettamente da quel toccante ''Tu sei me, io sono te''. Brave e alla prossima.
(Recensione modificata il 16/06/2017 - 06:57 am)

Recensore Veterano
13/06/17, ore 22:53
Cap. 9:

Mmm... recensione complessa fa fare, come sfaccettato è questo capitolo, ma voglio comunque provarci, per rispetto al vostro impegno.
Inizio con il dire che, mea culpa e del leggere la storia a spizzichi e bocconi, mi sono persa qualche intreccio della trama: andrò a rileggere il tutto di fila appena avrò tempo. Quindi mi riferisco qui solo a questo capitolo, estrapolato dal contesto.
E questo capitolo è ciò che di più emozionante abbia letto negli ultimi giorni sui nostri. Il tema della narrazione di un rapporto sessuale è sempre critico; quello di una prima volta ancora più critico. Mi avete emozionata perchè siete riuscite a trasmettermi la potenza del loro legame, nonostante gli imbarazzi, le timidezze, gli impacci, gli slanci e il trattenersi, nonostante alcuni passaggi decisamente espliciti e forti. O forse dovrei dire proprio per questo, non nonostante questo. Perchè l'amore, il sentimento dell'amore, non il mero sesso, è quella cosa assurda per cui più ti immergi nella fisicità, tua e dell'altro, più raggiungi l'estasi e lo spirito, il tuo spirito insieme a quello dell'altro.
"Tu mi fai cadere e mi risollevi, cado e rinasco, ancora e ancora, finché tutto si placa.
Tu sei me, io sono te"
La conclusione riassume alla perfezione quello che cercavo di spiegare prima. Brave!
E ho apprezzato anche la verosimiglianza di questo primo rapporto, un rapporto normale, senza posizioni da kamasutra o orgasmi ripetuti nè atteggiamenti da stallone. Fa risaltare ancora di più le loro due personalità che, dopo essersi tanto cercate, si fondono, anima e corpo, completamente. E la fusione contempla anche aspetti più prosaici, diciamo, come il sudore, che fa parte del gioco.

E ora qualche commento su ciò che mi è piaciuto meno. Sicuramente certi elenchi di azioni, a mio parere, troppo lunghe e dettagliate, che hanno spezzato la mia tensione emotiva. Per dare un esempio ed essere concreta: "Lasci cadere la mia gamba, penzolante dall'alto bordo del letto e le tue dita percorrono a ritroso il sentiero già tracciato sui pantaloni, su, fino al mio addome dove posi entrambi i palmi... Esiti un istante, mi studi, poi decidi di scendere un poco alla cinta di tessuto.
La stringi quindi porti la tua destra al primo bottone che sciogli dall’asola senza problemi. Passi a violare il secondo che si schiude con la medesima facilità... Approfitto del momento per sollevarmi seduta. ... approfitti di quest'attimo di esitazione per salire sul letto, tra le mie ginocchia. Devo arretrare un poco per farti spazio, e mi poggio sui gomiti, leggermente sollevata dal materasso mentre ti chini, forte sulle tue braccia ed avvicini il tuo viso al mio."
E poi un'inezia e non so spiegarmi perchè mi abbia infastidita: l'uso dei due termini "braga/braghe" e "patta", ecco... quello sì l'ho trovato volgare e anche questo ha contribuito a smorzare a tratti l'emozione e l'immedesimazione. Sono strana, evidentemente.
Infine, preferenza personale, avrei preferito un alternarsi del tu, come punto di vista narrativo, da Oscar ad Andrè. Ho sentito un poco la mancanza del suo mondo interiore, che è lasciato intuire, immaginare ma non esplicitato.
Complimenti ancora!