Seconda classificata nel contest: Scegli il tuo premio! di Setsy
Manto/Laodamia94 con: Quel Fiore, nel Buio
Grammatica: 4.40/5
aveva sentito sussurargli la voce di = sussurrargli, certo errore di battitura
… In attesa che giungesse chi potesse risvegliarlo = in questo caso “In” andava scritto con la minuscola, perché malgrado tu sia andata a capo, i puntini di sospensione erano il seguito della frase precedente
ogni pensiero erano stato occupato = era stato. Purtroppo risulta sbagliata la persona
Stile: 15/15
Incredibilmente “in stile” ― se mi passi il gioco di parole,― è come immagino che una novella tratta dall’anime potrebbe essere scritta. Non parlo del manga, perché ovviamente i ridotti dialoghi di questo tipo di arte non rendono bene quanto una sceneggiatura elaborata per la versione animata. Questo stile elegantissimo, barocco nel cuore più che nelle parole, descrive l’atmosfera, l’estetica, la bellezza decadente enfatizzata fino all’assurdo di questi personaggi. I termini che hai scelto, soprattutto la ricca capacità di aggettivazione, danno un raffinato sapore a ogni frase; è come assaporare un biscottino al burro, con la glassa di cioccolato e anche servito sul tovagliolo di pizzo! Non è inutilmente pesante per ricercare un effetto “dopato” che serve solo a mostrare quante belle parole difficili si conoscono. Ci sono termini più arcaici, altri semplicemente curati, senza bruschi salti. Infatti è normale e giusto che non tutti i protagonisti e il narratore parlino esattamente nello stesso modo, ma non per questo si avvertono degli stacchi, neppure sottili.
Infatti la storia riesce anche a scorrere senza troppa lentezza, e visto che la OS è piuttosto lunga e molti personaggi appaiono, sono evocati nei ricordi, etc, si deve fare attenzione a seguire il filo; non perdersi è un bel risultato, vuol dire che sei stata davvero precisa nell’esposizione. In qualche attimo si trattiene il fiato, c’è suspance anche se è dalle prime righe che siamo a conoscenza della fine del protagonista: come ho già detto questa è la tua capacità di guidare il lettore dove vuoi!
Anche le parti narrative erano ben strutturate e perfettamente alternate a quelle di dialogo diretto; infine le frasi evidenziate in corsivo sono proporzionate e realmente importanti, risultando molto piacevoli.
IC: 20/20
Dunque: non ero proprio arrivata fin qui nel manga, ma mi mancava poco e non è stato un problema^^
I personaggi li conosco però, e sono impressionata da come hai dominato la situazione. Hanno ballato nelle tue mani, una sensazione bellissima che non capita così di frequente! C’è una splendida dicotomia di male e innocenza in Violet, perché nella tua fiction ne hai evidenziato il lato più positivo, quello fragile dell’artista, della vittima sacrificale; eppure la colpa non è minore perché condivisa, ma bisogna costantemente ricordarselo se non si vuole pensare che sia completamente ingiusto quello che gli accade. Derrik non aveva meritato la morte, e la sua uccisione è quasi un sacrificio alla follia che accompagna l’adolescenza, a quella malattia che intossica chi respira il profumo troppo forte di fiori oscuri… i riti di passaggio grondanti sangue che sono la base di questo fandom. Dietro la facciata di sublime bellezza delle quattro stelle del Weston College si cela una crudeltà inconsapevole, appunto: non credo che avessero mai programmato coscientemente questo destino, ma al contrario che vi siano caduti come mosche in una ragnatela. Bravat, il tuo co-protagonista è la quintessenza dell’essere maligno subdolo, pericolosissimo proprio perché mascherato da persona empatica e affascinante.
Anche l’impetuoso Greenhill, il sofisticato Bluer e il più divertente Redmond giocano bene la loro parte.
(Questa non è colpa tua: vedo che il più corretto Bluewer nella lista personaggi di efp è Bluer… hai fatto come potevi). Trama: originalità e/o aderenza al canone: 15/15
Questa trama è in perfetto fragile equilibrio tra il canone e una tua variazione, ma resta del tutto attendibile; non avevo letto la parte finale, ma ho cercato il riassunto, quindi ci sono. Tutto ruota intorno a Violet, con un’abile escursione tra passato e presente con un fluire naturale tra le parti. Un destino tragico attende tutti e quattro i ragazzi ― non si può neppure parlare di sfortuna, visto che l’hanno attivato loro ― ma uno di più. La nemesi si abbatte su una vittima specifica, che decide di accettarla, sentendosi così colpevole da non potersi opporre: almeno salverà gli altri. Non c’è una parola che trovi fuori posto, in questo schema. Anche la parte centrale dove hai messo in bella mostra il quartetto è affascinante, con Bravat che lo illude con la sua diabolica abilità di capire come compiacere gli altri e approfittando del ballo alla
Sphere Music Hall infonde loro un sentimento di falsa gioia ritrovata. Complessa e articolata è una splendida trama.
Titolo: 5/5
Devo dirti che mi sono chiesta come mai non avessi candidato questa storia per il titolo: così Black Butler da dare i brividi. È più che allineato con il fandom, con quelli veri, e anche bello in sé, visto che paragona l’estetica (altissima) del personaggio a un fiore e quello che lo circonda al buio, che è poi letterale. Anticipa l’atmosfera ma non la trama, ma perché sia slegato da essa, semplicemente non arriva allo spoiler. Perfetto.
Gradimento generale:5/ 5
Oramai non sarà un mistero quanto mi sia piaciuta la storia e non intendo mai, nei miei contest, che questo influenzi il punteggio su regole del tipo: “avrei fatto così” o “preferisco questo genere”. Voglio dire che è un apprezzamento oggettivo, completamente motivato in ogni voce. Elegante, dark, con dense atmosfere vittoriane e quasi privo di errori malgrado la lunghezza, questo racconto si impadronisce del lettore, legandolo mani e piedi con sottili cordicelle. A suo rischio e pericolo.
Totale: 64.40/65
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