Recensioni per
Ditching Cards
di herr

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/04/17, ore 18:46

Buon 448simo anniversario delle pessime battute che ti fanno sembrare un po' più simpatico di quello che non sei! E complimenti per aver tolto la dovisione in parti e la pausa bagno fra un paragrafo e l'altro, adesso con il simbolo delle Gugudan storpiato posso addirittura portarmi l'ipad in bagno.

Mi auguro che questo simpaticissimo siparietto con cui ho aperto la recensione (che fa rima con recinzione) ti ispiri il mio stesso sentimento.
Però senza cattiveria, perché sono partita a leggere questi capitolo con atteggiamente molto positivo.

Intanto la canzone è orecchiabile, molto catastrofista ma orecchiabile. Il titolo poi, tratto da Romeo e Giulietta, ti sei gudagnato 3 punti simpatia, un punto references e uno alla basic bitchiness.

Il capitolo si apre ricordandoci di star leggendo un sequel e per questo ci sovviene un flashback a casissimo sul licenziamento di Erika/Hilda. Non è una scena di cui ti scordi facilmente se hai letto il prequel, quindi credo che i pochi accenni che vi fai siano corretti.
Ah, è tornara Natalie! Come lo so? Non lo so. Non ricordo se fosse viva, morta o sopravvissuta ad un altro salto nel vuoto. Se se ne ricorda una in stato di amnesia totale e non me ne ricordo io siamo messi bene.
Questo in teoria è il primo indizio che dovrebbe spingere Hilda a ricordare innanzittuto che la sua precedente residenza era a Castelia. Probabilmente intuisco anche che Mattew vuole farle ricordare la sua vecchia identità in modo che ricordi anche che Louis è in realtà N, che è una ragazzo kyattyvo kyattivo che ha fatto tante cose brutte e lei lo deve mollare e scoparsi lui. Sono ipotesi le mie, e se ne faccio significa che me ne importa un filo della vicenda e mi piacerebbe sapere come si evolve. Forse avresti dovuto cominciare il percorso di ricostruzione dei ricordi già dal capitolo precedente, in modo da dare alla storia uno stampo più organico. Certo, ne perde il colpo di scena e l'imprevedibilità, ma è meglio andare sul sicuro per acchiapparsi il pubblico almeno nei primi capitoli.

Oh, proprio Key dovevi chiamarla? Come Key degli Shinee? Vabbè, ho chiuso un occhio su Louis, posso farlo di nuovo.
Bello il misunderstanding su cui giochi in cui Louis ed Erika non riescono ad incontrarsi per puro scherzo del destino. Se si fossero rivisti forse avrebbero fatto luce su molti aspetti ancora nascosti e la storia sarebbe potuta anche finire qui.
È poco immediato come espediente, ma una volta capito risulta molto efficace per esprimere il senso di incomunicabilità fra i due.
Sembra che si stiano per incontrare, dopo che uno sfonda la porta in stile Alex l'Ariete (Louis l'Ariete) e l'ltra insiste a farsi riportare indietro dal suo tassista personale, che in questo capitolo fa solo questo... E invece! Riesco a sentire il tuo "voleeeevi" dalla bucolica regione Padana.
Poi boh, se io fossi stata nella signora Pratt avrei chiamato la polizia, ma dettagli.
Molto toccante anche la scena del bigliettino, il tono appassionato ma allo stesso tempo scherzoso fra veramente emergere la figura del presunto defunto N, il che solletica di certo l'animo di Hilda alla nuova ricerca di sé stessa.
La scena finale di Natalie mi ricordo fosse quella prima della conferenza powerpoint della Lega(?) o forse mi confondo con la prima versione della storia.
Sta di fatto che se nel cartellone ci mettevi il tuo numero stanotte ti pioveva la faggiana davanti a casa.
Ma ecco che oh! I due piccioncini si rivedono.
E adesso scopate una volta per tutte, non abbiamo tempi per le stronzate.

Dunque, questo capitolo è molto migliore del precedente sia in fatto di ordine sia di coerenza. Capisco che ogni tanto ci stia sperimentare, ma bisogna sempre considerare i pro e i contro quando si prova uno stile nuovo e soprattutto vedere se si adatta al tipo di storia che hai intrattenuto.
Se vuoi continuare in questa direzione sappi che la storia diventa il triplo più godibile da leggere.
Stai diventando sempre più bravo, complimenti piccola marmotta.

Momo