Recensioni per
Echo
di Marilia__88

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/05/19, ore 23:31
Cap. 4:

Dopo aver letto la tua "You're me", davvero splendida, ho deciso di "spulciare" un po' tra le cose che hai scritto per non perdermi pezzi che potrei pentirmi di avere ignorato e mi dispiacerebbe visto lo spessore con cui li caratterizzi. 
Eccomi dunque qui, anche con un enorme ritardo, ma penso che, il trovare un'osservazione su ciò che hai ideato, possa farti sempre piacere.

Mi sono accorta, ahimè, di aver tralasciato l'ultimo capitolo di questa storia, così concludo il percorso che avevo iniziato.

Rientro, dunque, nel dramma di Sh che hai raccontato con tanta lucida partecipazione e credibilità.
Questo capitolo si apre con il POV di Mycroft, espresso con la tecnica della seconda persona singolare, tecnica narrativa, questa, sicuramente efficace per farci partecipare a ciò che provano i personaggi ma, decisamente non agevole da portare avanti, brava.
L’ impegno che ti sei assunta di rendere “trasparente” il fratello di Sh è veramente cospicuo perché, entrare nella mente e nel cuore dell’ “iceman”, non è cosa semplice, data l’indubbia complessità del personaggio in questione. Accanto a lui c’è Greg, sempre rassicurante nella sua accogliente umanità: molto intenso, sia pur nella sua semplicità e nella sua immediatezza, quel gesto con cui egli rassicura Mycroft, accarezzandogli il capo.
Non è consueto vedere Mister Inghilterra abbandonare la sua aria ingessata ed accettare una simile confidenza in pubblico, anche se in una discreta camera d’ospedale, ma hai rappresentato la scena con una particolare immediatezza e credibilità tanto che, ciò a cui assistiamo, si carica di normalità e di affettuosa consuetudine.
Sicuramente Il maggiore dei fratelli Holmes è un uomo che si presenta connotato da un algido autocontrollo ma, secondo me, sotto quella maschera, si cela un animo sensibile e, nei confronti del legame fraterno con Sh, è coinvolto in modo profondo. Sia verso quest’ultimo sia verso Greg, l’hai rappresentato non immune, come vuol far credere, ai sentimenti, anzi, lo vediamo disposto ad un’affettuosa indulgenza e preoccupato per le condizioni del fratello ed aperto all’affettuosa vicinanza dello yarder.
Si passa poi, sempre con la tecnica della seconda persona singolare, al POV di Sh; cambiamo, così, la prospettiva mettendoci da un punto di vista anche questo non sicuramente facile da rappresentare.
Siamo travolti dalla sua disperazione per la morte di John ed entriamo nel vivo del caso, in cui Sh è determinato a gettarsi, per fare giustizia sommaria dell’assassino di Watson.
Il momento in cui egli riesce a trovarlo e sfoga il suo dolore immenso picchiandolo con violenza, è seguito da un quadro d’insieme veramente intenso e struggente: sembra rappresentare davvero quei gruppi marmorei che esprimono una situazione drammatica che coinvolge tutti i soggetti presenti. Infatti descrivi l’assassino a terra, sconfitto e privo di sensi, tutt’intorno una corona di agenti di polizia, uno Sh disfatto dalla sofferenza tra le braccia rassicuranti di Greg che cerca di dare un senso all’accaduto per tranquillizzarlo e Mycroft che, quasi a voler proteggere suo fratello da se stesso, gli poggia amorevolmente una mano sul capo. Una rappresentazione, questa, davvero splendida, in un significativo equilibrio tra le parti, un quadro d’autore, insomma.
Nella quarta parte del capitolo si torna al POV di Mycroft. L’atmosfera natalizia non fa che accrescere l’angoscia che dilaga intorno a lui.
E tutto il dramma si concretizza nell’immagine struggente del corpo di Sh, ormai esanime, nel vecchio cimitero, dopo aver reiterato il gesto disperato di abbandonarsi all’oblio della droga per non vivere il grande dolore di non avere più accanto a sé la creatura amata. Solo che, questa volta, la sofferenza è troppo grande, ed il consulting ha deciso di non tornare più indietro, in una realtà che per lui non ha più alcun significato. Struggente il particolare della lista di sostanze stupefacenti assunte che, in calce, porta una tragica “firma” (“…Mi dispiace…”).
L’epilogo è tragico e consolante allo stesso tempo. Sì, perché Sh si suicida ma, allo stesso tempo, ritrova il suo John, forse nella fantasia dei suoi ultimi momenti di vita, in preda al delirio provocato dall’overdose, forse in un’altra dimensione. Comunque loro due sono insieme, ora e, se Holmes è morto, comunque nei suoi occhi c’è, per sempre, l’immagine più amata, cioè quella di John che lo aspetta in un 221b tornato alla luce ed al calore dei bei tempi.
Mi hai commosso e, sappilo, non è facile perché la vita, là fuori, è un continuo allenamento a non far dilagare troppo i sentimenti per non star male. Complimenti per ciò che hai scritto ed anche per come l’hai fatto.

P.S. spero che il brutto periodo, a cui accenni nelle Note finali, sia passato. Anche se ora non è Natale, ti auguro ugualmente tanta serenità.

Recensore Veterano
19/12/17, ore 20:45
Cap. 4:

Ciao
Ho amato tanto questa storia e di solito detesto l'angst nelle fanfiction, mi basta quello vero nel mondo fuori. 
Comunque sono contenta che tu abbia avuto la possibilità di pubblicare quest'ultima parte, ci voleva un finale per chiudere la storia e saperli insieme, in fondo mi fa felice.
Lasciare Sherlock da solo avrebbe spezzato il cuore di John e perdere John ha distrutto Sherlock.
"Era tutto quello che avevo" mi ha commosso e l'accenno di Mystrade è un balsamo per il mio cuoricino fragile.
Buon Natale  
A presto

Nuovo recensore
27/07/17, ore 11:28
Cap. 3:

accidenti è un vero continuo passaggio da una situazione di tensione ad un'altra! Spero che per Mycroft e per Sherlock alla fine una minima felicità ci sia. Diciamo che di sicuro mi tieni...."incollata" allo schermo!

Recensore Master
24/05/17, ore 17:48
Cap. 3:

Se nel precedente capitolo si poteva tranquillamente usare l’aggettivo “malinconica”, per cercare di definire l’atmosfera del 221b, dopo quello che è successo e di cui Sh sembra non avere l’esatta percezione perché non accetta l’accaduto, qui la stretta della realtà si fa più angosciante, resa più sinistra da quella storia del mercante, molto IC, che ci fa sentire molto “presente” un personaggio invisibile ma molto ingombrante: la Morte. Suscita, allo stesso tempo, tenerezza e pietà, quell’immagine di Sh che ci dai che gira, come una trottola impazzita, tra le stanze vuote dell’appartamento e che è in balìa della sua disperazione. Da quello che segue, comprendiamo che si tratta di allucinazioni provocate da una dose quasi fatale di droga. Ben rappresentato il flashback grazie al quale riviviamo, attraverso lo sguardo di Sh, la tensione adrenalinica dell’inseguimento ed il tragico epilogo della morte di Watson. Ma la parte più coinvolgente di questo capitolo è la scena finale in cui, dopo la scomparsa graduale di John dalla scena, che sembra allontanarsi sempre di più, vediamo Mycroft che regge tra le braccia il fratello. É veramente un’immagine drammatica per la sua intensità, resa ancora più suggestiva dal contrasto, che evidenzi, tra il consueto atteggiamento del maggiore degli Holmes, caratterizzato da un inattaccabile autocontrollo, e questo suo piegarsi, sconfitto e addolorato sulla disperazione del fratello. Poi scende il buio dell’incoscienza, che spegne in Sh, momentaneamente, l’abisso di pena. Un capitolo difficile da leggere per la sua tragicità, ma da te scritto con cura e termini adeguati che fotografano esattamente ciò che hai voluto comunicarci.

Recensore Master
24/05/17, ore 08:25
Cap. 3:

Allora John è morto veramente!! Per un attimo ho sperato che non fosse così!! Ho sofferto e pianto insieme a Sherlock, perché questo capitolo mi ha coinvolta e turbata profondamente. Poi la storia del mercante è troppo inquietante...
Al prossimo capitolo!! Bye!!!

Nuovo recensore
24/05/17, ore 07:45
Cap. 3:

Bellissimo.
Un capitolo carico di sentimenti e tensione, che ti affermano e non ti lasciano più andare finché non arrivi a leggere l'ultima parola.
L'unico particolare che mi ha fatto strano è la lacrima che Mycroft si lascia sfuggire, visto l'uomo di ghiaccio che è lui, ma probabilmente con un contesto emotivo così ampio e con la consapevolezza di aver quasi perso suo fratello, non sia facile nemmeno per lui.
Mi è piaciuto molto, lo ammetto, perché sei riuscita a rendermi partecipe di ogni singolo attimo di paura e disperazione di tutti i personaggi qui presenti.
Un abbraccio! ❤

Recensore Master
12/05/17, ore 16:50
Cap. 2:

Mentre nel precedente capitolo, mediante la seconda persona, ci si rivolgeva a Mycroft per essere introdotti nelle vicende, ora sempre di una poltrona si tratta, ma è quella di Sh. Infatti, è lui, ora, al centro dell’attenzione. Lo ritrai in un atteggiamento a lui consueto, impegnato a seguire le piste del suo ragionamento, per la risoluzione di un caso. Fai risaltare l’atmosfera malinconica del 221b usando, per descrivere l’ambiente attorno al consulting, parole come “nessun rumore”, “niente”, “strano silenzio”. Pertanto, tenendo conto di ciò che hai raccontato nel primo capitolo, posso sbilanciarmi ad interpretare la situazione come il post mortem di John, con uno Sh che, mentre cerca di non pensare alla tragedia impegnandosi a risolvere i casi che Lestrade gli propone, purtroppo ha delle allucinazioni (“…C’è qualcuno di fronte a te…”), tanta è la sofferenza per la mancanza di Watson. Ma è solo una mia congettura. Scrivi in un modo che mi piace, curato e coinvolgente.

Recensore Master
12/05/17, ore 16:33
Cap. 1:

Hai iniziato il capitolo con una dettagliata ed efficace descrizione di uno dei, probabilmente tanti, momenti di malinconica consapevolezza del proprio stato, che vedono Mycroft solo con i suoi pensieri, nel grande spazio di quella villa così vuota. Tutto sommato, hai ricostruito con precisione uno scenario di equilibrio e di consuetudine che ho trovato molto IC. Ma, d'un tratto, una chiamata di Sh rompe quell’equilibrio e ci introduci in uno scenario decisamente angst. Che il maggiore dei fratelli Holmes tenga all’altro, è cosa ormai risaputa e che emerge netta in tutte le Stagioni BBC, ma tu hai aggiunto a questo dato di fatto un clima di tensione, sentiti, poi, i suoni sconnessi e senza senso con i quali il consulting tenta di comunicare l’accaduto a Mycroft. Storia interessante, la tua, che m’invita a proseguire.

Recensore Master
07/05/17, ore 22:39
Cap. 2:

Allora John non è morto!?!
Che sollievo!!
Neanche io posso immaginare Sherlock senza il suo John...
Ho quasi paura di leggere il prossimo capitolo...
Spero tanto che quello che ho appena letto non sia solo un sogno di Sherlock!!
A presto!! :)

Nuovo recensore
25/04/17, ore 19:21
Cap. 1:

Sto letteralmente adorando questa storia, avevo letto all'inizio della morte di un personaggio ma non avrei minimamente immaginato che potesse essere John, e poi Mycroft preoccupato è davvero stupendo, per non parlare della reazione di Sherlock, che mi ha fatto venire la pelle d'oca. Continua al più presto!

Recensore Junior
25/04/17, ore 13:14
Cap. 1:

Pronta e carica per affrontare questa nuova storia! :)
Quando nella presentazione ho letto morte di un personaggio non ho minimamente pensato alla possibilità che potesse essere John e invece! Come ti ho già detto, sono molto contenta che tu sia tornata, si sentiva la tua assenza! ;)
Sono molto curiosa di leggere in che direzione andrà la storia!
Bentornata e alla prossima! (E ovviamente complimenti!) :D
Mela

Recensore Master
25/04/17, ore 00:01
Cap. 1:

Bentornata!!
Mi stavo proprio chiedendo che fine avessi fatto!!
Trovo questa tua nuova storia molto intrigante!! La reazione di Mycroft al dolore di Sherlock mi ha fatto venire la pelle d'oca!
Mi spiace un casino per John..
Chissà che cosa è successo e com'è morto.. Ma è morto veramente? Non è che alla fine c'è il colpo di scena? 😊😉
Comunque la disperazione di Sherlock mi ha spezzato il cuore!! 😞😞
Alla prossima!! 😊😉😊