Recensioni per
Echo
di Marilia__88
Dopo aver letto la tua "You're me", davvero splendida, ho deciso di "spulciare" un po' tra le cose che hai scritto per non perdermi pezzi che potrei pentirmi di avere ignorato e mi dispiacerebbe visto lo spessore con cui li caratterizzi.
Eccomi dunque qui, anche con un enorme ritardo, ma penso che, il trovare un'osservazione su ciò che hai ideato, possa farti sempre piacere.
|
Ciao |
accidenti è un vero continuo passaggio da una situazione di tensione ad un'altra! Spero che per Mycroft e per Sherlock alla fine una minima felicità ci sia. Diciamo che di sicuro mi tieni...."incollata" allo schermo! |
Se nel precedente capitolo si poteva tranquillamente usare l’aggettivo “malinconica”, per cercare di definire l’atmosfera del 221b, dopo quello che è successo e di cui Sh sembra non avere l’esatta percezione perché non accetta l’accaduto, qui la stretta della realtà si fa più angosciante, resa più sinistra da quella storia del mercante, molto IC, che ci fa sentire molto “presente” un personaggio invisibile ma molto ingombrante: la Morte. Suscita, allo stesso tempo, tenerezza e pietà, quell’immagine di Sh che ci dai che gira, come una trottola impazzita, tra le stanze vuote dell’appartamento e che è in balìa della sua disperazione. Da quello che segue, comprendiamo che si tratta di allucinazioni provocate da una dose quasi fatale di droga. Ben rappresentato il flashback grazie al quale riviviamo, attraverso lo sguardo di Sh, la tensione adrenalinica dell’inseguimento ed il tragico epilogo della morte di Watson. Ma la parte più coinvolgente di questo capitolo è la scena finale in cui, dopo la scomparsa graduale di John dalla scena, che sembra allontanarsi sempre di più, vediamo Mycroft che regge tra le braccia il fratello. É veramente un’immagine drammatica per la sua intensità, resa ancora più suggestiva dal contrasto, che evidenzi, tra il consueto atteggiamento del maggiore degli Holmes, caratterizzato da un inattaccabile autocontrollo, e questo suo piegarsi, sconfitto e addolorato sulla disperazione del fratello. Poi scende il buio dell’incoscienza, che spegne in Sh, momentaneamente, l’abisso di pena. Un capitolo difficile da leggere per la sua tragicità, ma da te scritto con cura e termini adeguati che fotografano esattamente ciò che hai voluto comunicarci. |
Allora John è morto veramente!! Per un attimo ho sperato che non fosse così!! Ho sofferto e pianto insieme a Sherlock, perché questo capitolo mi ha coinvolta e turbata profondamente. Poi la storia del mercante è troppo inquietante... |
Bellissimo. |
Mentre nel precedente capitolo, mediante la seconda persona, ci si rivolgeva a Mycroft per essere introdotti nelle vicende, ora sempre di una poltrona si tratta, ma è quella di Sh. Infatti, è lui, ora, al centro dell’attenzione. Lo ritrai in un atteggiamento a lui consueto, impegnato a seguire le piste del suo ragionamento, per la risoluzione di un caso. Fai risaltare l’atmosfera malinconica del 221b usando, per descrivere l’ambiente attorno al consulting, parole come “nessun rumore”, “niente”, “strano silenzio”. Pertanto, tenendo conto di ciò che hai raccontato nel primo capitolo, posso sbilanciarmi ad interpretare la situazione come il post mortem di John, con uno Sh che, mentre cerca di non pensare alla tragedia impegnandosi a risolvere i casi che Lestrade gli propone, purtroppo ha delle allucinazioni (“…C’è qualcuno di fronte a te…”), tanta è la sofferenza per la mancanza di Watson. Ma è solo una mia congettura. Scrivi in un modo che mi piace, curato e coinvolgente. |
Hai iniziato il capitolo con una dettagliata ed efficace descrizione di uno dei, probabilmente tanti, momenti di malinconica consapevolezza del proprio stato, che vedono Mycroft solo con i suoi pensieri, nel grande spazio di quella villa così vuota. Tutto sommato, hai ricostruito con precisione uno scenario di equilibrio e di consuetudine che ho trovato molto IC. Ma, d'un tratto, una chiamata di Sh rompe quell’equilibrio e ci introduci in uno scenario decisamente angst. Che il maggiore dei fratelli Holmes tenga all’altro, è cosa ormai risaputa e che emerge netta in tutte le Stagioni BBC, ma tu hai aggiunto a questo dato di fatto un clima di tensione, sentiti, poi, i suoni sconnessi e senza senso con i quali il consulting tenta di comunicare l’accaduto a Mycroft. Storia interessante, la tua, che m’invita a proseguire. |
Allora John non è morto!?! |
Sto letteralmente adorando questa storia, avevo letto all'inizio della morte di un personaggio ma non avrei minimamente immaginato che potesse essere John, e poi Mycroft preoccupato è davvero stupendo, per non parlare della reazione di Sherlock, che mi ha fatto venire la pelle d'oca. Continua al più presto! |
Pronta e carica per affrontare questa nuova storia! :) |
Bentornata!! |