Ciao!
Finalmente riesco a passare e a ricambiare la recensione.
La prima cosa che ho pensato essendo arrivata alla fine della storia è stata "E i bambini? Che fine hanno fatto?", visto che sia Ariovisto che Claudio avevano dei figli che, a quanto ho capito, non rivedranno più.
Ma andiamo con calma. Premetto che, purtroppo, non seguo dettagliatamente il fandom, quindi non potrò dirti se i personaggi sono IC oppure no, però posso dirti che mi è piaciuto moltissimo come li hai sviluppati.
Concordo pienamente con il fatto che avresti dovuto scriverci una long sopra, ma capisco anche le motivazioni che ti hanno spinta a prendere questa scelta. In effetti, le long portano via molto tempo e ci vuole costanza.
Tuttavia, nulla ti vieta, quando avrai di nuovo tempo, di riprendere in mano questa storia e farla diventare una multicapitolo, dato che, comunque, la trama l'hai delineata.
Tornando alla storia in sé per sé, come ti dicevo, mi è piaciuto molto come ha descritto l'amicizia tra Ariovisto e Claudio. In fondo, sono due uomini che hanno un trascorso simile e ciò che mi ha colpito soprattutto è stato il fatto che nonostante fossero di origini diverse sono riusciti a costruire un rapporto molto saldo.
È bellissimo quando due persone apparentemente diverse riescono a superare le apparenti divergenze e a trovare qualcosa di veramente profondo che li lega. Sono due personalità molto diverse, ma è forse proprio la loro apparente "incompatibilità" caratteriale, tanto disinvolto l'uno quanto ritroso l'altro, a rendere il loro rapporto così speciale.
Non si leggono spesso qui su EFP questo genere di storie e trovarle è sempre un piacere. Spesso l'amicizia (nella fattispecie quella sincera e genuina come quella tra i tuoi due protagonisti) non è un argomento molto apprezzato, quando, invece, dovrebbe essere trattato molto di più.
I dettagli minuziosi con cui hai arricchito questo racconto sono tutti estremamente fedeli alla storia vera (d'altra parte non sarebbe stato possibile il contrario, visto che è la tua materia preferita, è il tuo campo). Ho apprezzato l'inserimento di frasi in latino che mi hanno fatta sorridere, perché mi sono ricordata di quando andavo a scuola e traducevo queste parole durante i compiti di latino.
Inoltre, è un escamotage che uso spesso anche io quando devo introdurre personaggi provenienti da altri paesi o che semplicemente parlano altre lingue. Credo che dia un tocco di realismo difficilmente ottenibile con altri mezzi.
Le descrizioni delle scene, in particolare quella dell'incendio o del combattimento iniziale, sono state rese con la giusta enfasi, rendendo partecipe anche il lettore di ciò che stava succedendo. Per qualche istante ho temuto sul serio che uno dei due (o, addirittura, entrambi) potresse non farcela, perendo o sotto la lama dell'antagonista o per colpa del fuoco.
Per fortuna, invece, Ariovisto e Claudio sono riusciti ad "affrancarsi" (lo metto tra virgolette perché non è stata una cosa tanto... regolare) da soli, ripendendosi con la forza la libertà negata.
Ecco, ciò che mi sarebbe piaciuto leggere con qualche dettaglio in più è proprio qualcosa sulla loro vita da liberi, anche per sapere come entrambi hanno vissuto la lontananza dalle famiglie, se hanno trovato il modo di far sapere ai loro figli dov'erano finiti e, quindi, di poterli riabbracciare in Germania.
Sono tutte cose che potresti tenere conto per una long, perché la trama di base merita davvero tanto.
Dal punto di vista grammaticale non mi sembra di aver notato imprecisioni (quindi, bravissimo anche il tuo beta-reader).
Spero di poter leggere presto qualche altra tua produzione. Per questo lavoro ti faccio davvero tanti, tanti complimenti.
A presto!
*Halley* |