Devo essere sincera, ho esitato ad aprire questa storia. Cerco di limitare le sofferenze alla serie tv, nelle ff di solito cerco il lieto fine che gli autori non ci hanno concesso. Però alla fine la curiosità ha vinto.
Credo che per Daryl vorrei proprio una morte così (se proprio deve morire): lui che se ne va quasi con una scrollata di spalle, una sigaretta accesa tra le labbra e i visi delle persone a cui era più legato davanti agli occhi.
Posso assicurarti che tutto ciò di cui parli nelle note c'è e si sente in questa breve shot. E condivido tutto. A parte forse quel "se ne frega di chi resta", perché non credo che Daryl se ne freghi della sua gente, anzi, tutto il contrario. Caso mai se ne frega di morire, non gli importa di morire se sa che gli altri stanno bene (è una cosa che secondo me nel telefilm è chiarissima, ogni volta che lui si sacrifica per gli altri. Tipo quando nella quinta stagione si offre volontario per distrarre i vaganti e permettere ad Aaron di scappare). O forse ho frainteso quello che intendevi, e allora chiedo venia in anticipo.
In ogni caso è uno scritto davvero commovente. A me è rimasta impressa una frase del Joker nel film "Il Cavaliere Oscuro", in cui dice che le persone sono veramente sincere solo in punto di morte. Be', questi ipotetici ultimi minuti di Daryl lo rispecchiano alla perfezione, offrono un riassunto del suo essere assolutamente esaustivo. Nemmeno alla fine riesce a dire a Beth ciò che le aveva sempre voluto dire, ma in fondo va bene così, perché Beth lo sa già. La consapevolezza di aver onorato la sua memoria provando a seguire i suoi insegnamenti è sufficiente per andarsene più o meno serenamente.
Complimenti, uno scritto davvero profondo! |