Recensioni per
2some
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/03/21, ore 22:29
Cap. 3:

Non so da dove iniziare. Questa storia è magnetica. Onestamente non conoscevo sens8, ma devo dire che la storia creata in cui si mescolano Sherlock e quest'altra serie, mi ha appassionata subito. È stato un viaggio emotivo fortissimo, così ben scritto da permettermi di vivere persino il dolore interiore dei personaggi sulla mia stessa pelle. Un racconto potente, pieno di passione e di emozioni. Ammetto che inizialmente non conoscendo la serie avevo paura di non riuscire a capire appieno la storia, invece già dal capitolo 1, ho imparato a conoscere i fatti insieme a John e Sherlock, comprendendo con loro il mondo del quale si erano ritrovati a fare parte. Nonostante sia il 2021 e oramai questa storia sia stata conclusa da un po', leggendo la fine di questo capitolo spero che la passione per la scrittura al di fuori di questo portale sia andata avanti. E anche se molto tardi e nonostante sia solo un augurio di una lettrice, dedico un piccolo pensiero positivo alle tue opere di carta e a quelle digitali, perché continuino a crescere e a raccontare storie meravigliosamente scritte. Complimenti ancora!

Recensore Veterano
13/06/17, ore 07:00
Cap. 3:

Ho finalmente letto tutta la storia (come ho detto su Facebook ho preferito aspettare che fosse conclusa) e...wow! Mi è piaciuta tantissimo. Ammetto di aver avuto qualche dubbio all'inizio, non sulle tue capacità, quello mai, ma non avendo mai visto nulla di Sense8 temevo di non riuscire ad apprezzare appieno la storia. Invece hai narrato tutto in maniera precisa, riuscendo a spiegare bene le dinamiche della storia anche a chi come me era totalmente all'oscuro dei meccanismi di questo mondo. Ho amato tantissimo i personaggi di John e Sherlock, il loro rapporto, il loro amore. Questo senso di predestinazione, questo sentimento così forte, profondo, viscerale. È emozionante. Tutta la tua storia lo è. Veramente molto bello anche il rapporto tra Mycroft e Sherlock, mi ha commosso. Per quanto io abbia amato i due protagonisti (e credimi l'ho fatto profondamente) è Mycroft il personaggio che mi è entrato dentro. E dire che davo per scontato che fosse morto, sono molto contenta di come si è sviluppata la sua storia. Mi rimane invece un velo di malinconia per Greg, è incredibile come un personaggio che appare così poco nella storia mi abbia invece colpito così tanto. Il modo in cui lo descrivi, il modo in cui Mycroft lo vede, il suo sacrificio...mi ha davvero sorpresa, è raro che Greg sia tra i miei personaggi preferiti (a differenza degli altri tre). Che altro dire? Ero indecisa da tempo se vedere o meno Sense8, dopo la notizia della cancellazione avevo quasi deciso di lasciar perdere, ma dopo questa storia credo proprio non me lo farò sfuggire. Ti saluto augurandoti un enorme in bocca al lupo per il tuo romanzo, spero vada tutto al meglio, dota incrociate per te!!!
(Recensione modificata il 13/06/2017 - 07:03 am)

Recensore Junior
06/06/17, ore 00:58
Cap. 3:

Confesso che ho iniziato a leggere questo ultimo capitolo in punta di piedi e poi sono corsa invece subito alle ultime righe, saltando tutto quello che c è nel mezzo, perché dovevo sapere subito, se dovevo morire, di che morte si sarebbe trattata. Faccio sempre così, anche con i libri, ma è più forte di me. Non riesco a sopportare l'ansia di "non sapere". Quando ho visto che l'atterraggio in fondo era "morbido" mi sono riposizionata all'inizio e mi sono data un tempo piu' consono ad una lettura ordinata e dal respiro regolare. Ma il dubbio della caduta è rimasto fino a quando i poliziotti hanno portato via Sherlock in manette. Sherlock che cade per proteggere il segreto di John e dei Sensates e John che non riuscirà mai a incontrarlo faccia a faccia.... invece mi hai fatto lo sgambetto e sono stata felicissima di sbattere io il naso per terra! La scena del tetto, confermo gli altri interventi, è stata da manuale: hai messo insieme un po' della 3x2 e della 3x3 con l'elicottero che arriva e Sherlock che allontana John con quel suo viscerale senso di protezione. Si vedono per pochi attimi, per la prima volta, su quel tetto anche se la loro intimità ha già raggiunto livelli invidiabili da una coppia con anni di rodaggio. John, bellissimo, nella sua fisicità. Moriarty, tale e quale nel suo atteggiamento sibillino. Apparentemente vincitore ma solo per pochi attimi. Poi c è la scena della prigione, con i segni delle torture, come in quei mesi (anni) di caccia e fuga dopo la finta morte. Ma questa volta il periodo di latitanza è fortunatamente più breve e il ricongiungimento con colui che lo completa avviene in un crescendo di emozioni e sensazioni, stavolta reali a tutti gli effetti, sul letto di Baker Street. Senza dire troppo dici tutto in quella scena d'amore: la potenza di un sentimento così dirompente e profondo da non lasciare spazio a niente altro che a sé stesso nei due amanti che a un cero punto non distingui più, al punto in cui entrano (fisicamente e metaforicamente) uno nell'altro. Incastro perfetto. Ma ci sono anche gli altri personaggi: c è Mycroft, eroe stoico ma con un cuore più esposto di quello che si possa pensare, e con una intelligenza che fa impallidire anche il caro super Moriarty. C è Sarah, che senza grandi gesta è comunque una costante e sa esserci nel momento in cui è necessario che qualcuno ci sia; c'è l'ombra fugace e malinconica di Greg e la presenza al profumo di biscotto della signora Hudson. E poi c'è questo plot sapientemente diretto, tra azione e introspezione, complotti e contro-complotti, una trama di non facile esecuzione ma che è chiara e immediata, anche per chi, come me, dei Sensates, della loro storia e dei loro meccanismi non sa nulla. Grazie per questo altro bel viaggio... e davvero, sinceramente, ti faccio i migliori auguri per il lancio del tuo lavoro letterario. Di sicuro la capacità di scrivere e di raccontare della vita e delle sue tante espressioni non ti manca. Se viaggio deve essere, che ti conduca in posti meravigliosi.

Recensore Master
04/06/17, ore 17:11
Cap. 3:

Alla fine si torna alle rovine di quella chiesa, St. Dunstan, dove è cominciato tutto. Dalla distruzione alla speranza, dal buio alla luce. E non solo perché un legame unico ed inscindibile ha trovato la sua espressione, il suo passato ed il suo futuro, ma anche per lo sguardo che si solleva alla collettività, all’universo inteso come incrocio di scambi vitali tra le persone che si esprimono in cerchi concentrici e sempre più ampi ma, comunque, tracciati dall’energia di un unico centro. A questo proposito, desidero mettere in risalto subito quella meravigliosa scena che, verso la conclusione del capitolo, vede Mycroft, finalmente salvo dalla morsa di violenza cui l’ha sottoposto la malvagità di Moriarty e felice per aver sottratto Sh al meccanismo inanimato e crudele che l’avrebbe stritolato, uscire dal tribunale accompagnato da tutti coloro che fanno parte dell’Arcipelago (“…Dietro di lui, quieto, un gruppo di uomini, donne, bambini…”). È un momento in cui hai espresso il sollievo e la commozione, quest’ultima alleggerita da una manciata di pacata ironia, provocate da quel “passaparola” tra persone di varie parti del mondo che, come un caldo abbraccio, fa scorrere, come linfa vitale, vicinanza, condivisione, fede in un futuro più giusto. Anche l’algido Mycroft che, comunque, in questa storia è come purificato e ripulito dal suo “ghiaccio” emotivo grazie alla grande sofferenza per la morte di Greg e per l’angoscia per la sorte del fratello, non è solo e si avvia serenamente verso il suo ufficio. Ma, secondo me, il punto più “forte” dal punto di vista narrativo ed emozionale è la rivisitazione, in una chiave del tutto originale e dai risultati sorprendentemente efficaci, di quei tragici momenti sul tetto del Barts che , ormai, innumerevoli volte, abbiamo fatto scorrere davanti agli occhi della mente per cercare di leggervi tutti i più reconditi messaggi che potevano esservi ancora nascosti. Quella che ci proponi è una splendida lettura della “danza” macabra in cui si fronteggiano Sh e Moriarty, in cui, però, inietti la forza e la vitalità di John, grazie alla carica travolgente della potenzialità esistenziale sintetizzata in quell’ "Io sono anche noi" che, ormai è diventato parte integrante della mia visione della vita e del mondo, naturalmente senza l’aspetto delle “visite” ma, non si sa mai…La lotta tra Sh, in cui c’è John, ed il Cannibale, è veramente qualcosa di spettacolare, che hai reso con grande efficacia. Mi è sinceramente piaciuto vedere come Moriarty venga sorpreso ed atterrato dall’impeto di Watson.
Per quel che riguarda i personaggi che agiscono vicino ai nostri due, hai ben sviluppato il personaggio di Sarah, leale e generosa che si contrappone all’altra figura femminile, Mary che, e te ne sono grata, fai sparire velocemente come una meteora inutile dal cielo di John e Sh. Perfetta è la riproduzione della signora Hudson, che mi ricorda le sue divertenti incursioni, simpaticamente materne, al 221b. Ed è qui, con emozione, che ci riporti, finalmente “a casa” e lo scrivo evidenziandolo perché il modo con cui queste parole vengono pronunciate da Sh ed accolte da John è reso indimenticabile dalla tua sensibilità e dalla tua capacità di scrivere ciò che anima il cuore. La conclusione è rasserenante, è come ritrovare qualcuno che si temeva essere scomparso per sempre. Indimenticabili quelle due ombre “passeggere, fugaci” che rianimano le pietre abbattute dall’odio. A vincere è e sarà sempre l’amore, quello vero. Una storia che definire “bella” sarebbe un insulto. È la Storia.
P.S. Ti accompagno idealmente nel tuo meraviglioso viaggio che hai intrapreso con Sasha ed Alex, per indicare loro la strada da percorrere verso il futuro. Ho scelto, come piccolissima “torcia” d’emergenza, delle parole di Baricco che, personalmente, ritengo un autore che ha veramente qualcosa da dire. Il mio è il punto di vista del lettore, ovviamente, poi, quando avrò conosciuto il mondo di “Brainteaser”, vedrò di lasciarti un ricordo che tenterà di racchiudere ciò che non vedo l’ora di leggere. Naturalmente, la “torcia” che segue, funziona solo se ad azionarla è la carica luminosa di scrittori che, come te, raccontano con parole che sono raggi di luce. Ultima indicazione per “l’uso” della citazione da Baricco: non è che io legga tutto ciò che è segno grafico. Un pezzo deve catturarmi perché mi racconta qualcosa che sento subito come uno specchio d’emozioni e di sensazioni. Altrimenti lascio perdere.
“Si legge non tanto per imparare né in fondo per essere intrattenuti in modo intelligente: lo si fa per lasciare che quella prosa scorra su certe personali stanchezze, o sconfitte, o disfatte, e ne lenisca il bruciore, sciacquando via lo sporco dalla ferita. Così si legge per il puro piacere della lettura – e per salvarsi.”
(Baricco: “Una certa idea di mondo”)

Nuovo recensore
03/06/17, ore 22:11
Cap. 3:

Ho voluto aspettare fino all'ultimo capitolo per scriverti questa recensione...
Ho trovato assolutamente meravigliosa e profonda la tua storia. Adoro sempre come tratti i temi che scegli per scrivere le tue FF, riesci ad esprimere appieno i sentimenti dei personaggi e credo anche i tuoi.
Da poco (e grazie anche a te) ho iniziato a vedere Sense8 e il modo in cui hai rispecchiato i profili sia dei personaggi di Sherlock che dei Sensates è a dir poco stupefacente. Avevo bisogno di leggere un Alternative Universe come questo!!
Alla notizia che Netflix abbia deciso di chiuderla ha lasciato anche me sbigottita e delusa da questa scelta, ma sicuramente qualche altra piattaforma di streaming comprerà i diritti della serie e riusciremo finalmente a vedere una E01S03.
Non vedo l'ora di leggere la tua nuova avventura in uscita in libreria (e sapendo che sarà una casa editrice siciliana a farla approdare, mi piace anche perché dato che vivo proprio in Sicilia avrò più possibilità di trovarlo ;) ).
Ancora soddisfatta di questa bellissima FF, ti ringrazio per questa piccola ma grande perla!
Alla prossima stesura
Eleven 
(Recensione modificata il 04/06/2017 - 03:23 pm)

Recensore Master
03/06/17, ore 20:46
Cap. 3:

Meraviglioso!!!! Finalmente posso dirlo!!!!
Tutta la parte sul tetto mi ha fatto venire un'ansia pazzesca!! Lo ammetto, ho temuto il peggio! Ad un certo punto ho pensato che Moriarty, o come diavolo si chiama, avrebbe spinto Sherlock giù dal tetto!! Meno male che è arrivato John! Ho goduto come una pazza quando lo ha preso a pugni!!
Mi sono piaciuti proprio tutti, anche Sarah, che di solito mi lascia piuttosto indifferente! E' stata un'ottima spalla per John!!
Mi spiace che abbiano cancellato la serie, ma penso che la vedrò lo stesso! Mi incuriosisce troppo!!
Al prossimo viaggio!!

P.S. In bocca al lupo per Brainteaser.. lo cercherò nelle librerie della mia città!! :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))
 

Recensore Master
03/06/17, ore 19:12
Cap. 3:

Ma della soddisfazione di leggere di John che prende a pugni Whispers vogliamo parlarne? Tantissima.
Anche se rivivere la scena del tetto mi ha fatto perdere qualche battito al cuore, sono davvero sollevata che la sofferenza di John sia durata solo poche ore.
Hai manovrato benissimo tutti i personaggi, ma se dovessi scegliere il mio preferito, penso sarebbe Sarah: si è dimostrata un'ottima spalla per John nei momenti in cui era più confuso e dubbioso e grazie a lei, hai saputo spiegare molto bene il significato delle cerchie anche a chi non ha mai visto Sense8.
E mi unisco al tuo lutto per la cancellazione, è un mondo ingiusto.

Recensore Veterano
03/06/17, ore 16:53
Cap. 3:

E anche questo viaggio è finito 😍 Ottima idea la scena del del tetto. È credibile che Moriarty in questa vece si comporti proprio così,con questo specifico piano(e forse è più sensata della soluzione della serie che non mi ha mai del tutto convinto e speravo avesse una risposta nella quarta).
Sherlock e John sempre più fusi in una girandola di emozioni e sentimenti.
Alla fine le cose si risolvono in maniera davvero positiva e come sempre bravo Mycroft.
Brava amica!
Ps per la nuova avventura letteraria, un in bocca al lupo anche qui!

Recensore Junior
31/05/17, ore 00:12
Cap. 2:

Avevi promesso azione e ci porti alla vertigine. Decisamente vorticoso questo secondo step, come il giro di valzer di John e Sherlock, con lo scenario che gira insieme a loro. Sembra quasi una trance, sono arrivata alla fine che avevo il fiato corto anch'io....e c è vertigine nella profondità del legame che lega queste "strane creature": soprattutto tra Mycroft e Sherlock e tra Sherlock e John. Questo poter entrare nella vita e nei pensieri reciproci, questa attrazione viscerale e senza tempo tra di loro, la rendi con dialoghi intensi, dove si percepisce tutta la sofferenza del maggiore degli holmes, e poi con la scena d'amore che fa quasi male sul "tetto d'erba" di Baker Street. Mi è piaciuto tutto di questo capitolo dove riprendi situazioni e dialoghi della serie, dove la Donovan usa quella parola "strambo" così offensiva, dove Moriarty non perde quel suo fascino malefico e insinuante. Mi è piaciuto John nella scena del bagno, lui che si toglie e mette la maglia con non chalance mentre Sherlock si gira dall'altra parte con pudore. E poi arriva la parte finale, e io già temo cosa potrà succedere, perché quei due ancora non si sono ancora davvero toccati sebbene le sensazioni provate mentre facevano l'amore fossero vere.... e moriarty è davvero davvero pericoloso e senza scrupoli. L'ho detto, qui è tutto una vertigine, un gioco di scatole cinesi. Non so cosa pagherei per una versione televisiva di questa ff. Mi metto in coda anch'io per il 3 giugno......

Recensore Master
30/05/17, ore 19:55
Cap. 2:

Il capitolo è davvero meraviglioso in ogni sua parte, a partire dai retroscena della storia dei Sensate e dal rapporto tra Moriarty/Whispers e Mycroft. Devo dire che Mycroft ti è riuscito proprio bene in questo capitolo: è crudele e spietato dietro il suo tono leggero e canzonatorio, e molto inquietante, in ogni suo gesto o parola.
L'avvicinamento progressivo tra Sherlock e John è molto bello, mi è piaciuto vedere come le rispettive "visite" diventano sempre più naturali, e mi piacciono le scene che hai scritto per sottolineare il modo in cui aiutano a vicenda, in particolar modo quella del ballo, mi piace come descrive l'amore tra loro due che cresce inesorabilmente, nonostante i dubbi di Sherlock e le riserve di John, e finisce inevitabilmente per scavalcare altre relazioni e altre promesse (non vere).
Resto in trepidante attesa della fine!

Recensore Master
30/05/17, ore 11:17
Cap. 2:

Wow, che capitolo!
Non trovo le parole giuste per descriverlo!
La verità è che provo un sacco di emozioni contrastanti!!
Forse prevale l'ansia per la sorte dei nostri eroi!!
Mycroft è nelle mani di Whispers, che ha le sembianze di Moriarty (stavo quasi per urlare a questo punto della storia), e purtroppo temo che seguirà il suo amato Greg! :(
Sherlock e John sono sempre più uniti.. il loro rapporto è unico al mondo e riesci a descriverlo in modo sublime!
La scena d'amore nel parco mi ha lasciata a bocca aperta! Troppo intensa e coinvolgente!!
Però penso che si siano unite solo le loro anime, giusto? I corpi erano da tutt'altra parte!! Comunque non credo che abbia meno importanza, anzi...
Aspetto con ansia il 3 giugno.. devo assolutamente sapere che cosa accadrà sul famoso tetto!! Spero che le cose prendano una piega diversa da quella che già conosciamo... Sono sicura che non mi deluderai!!
Un abbraccio!!! :)

Recensore Master
29/05/17, ore 23:06
Cap. 2:

La seconda parte di questa tua storia si apre con un Mycroft che giganteggia nel suo proporsi, un po’ insolito per l’ ”iceman” delle prime Stagioni, come connotato da una saggezza ed una generosità notevoli, sfumate dai tuoi tocchi di una profonda malinconia, frutto, sicuramente, della sorte tragica che gli ha portato via l’affetto di Greg. A questo punto ritrovo una traccia IC che ci riconduce alla pesante responsabilità che il maggiore degli Holmes ha avuto, nelle Serie, a causa della sua riprovevole “connessione” con Moriarty che ha portato al tetto del Barts ed alla drammatica finzione che ne è seguita. Naturalmente, in lui c’è sempre la logica del potere che, comunque, quando è orientata all’eticità delle proprie azioni, mette al di sopra del singolo la collettività. E questo alleggerisce il fardello di sensi di colpa che appesantiscono Mycroft nei confronti dei Sensates e della caccia spietata che ha trasformato la loro meravigliosa prerogativa in una mortale minaccia per la loro stessa vita. Questo lo considero un approccio da parte tua molto interessante, in quanto chiaramente l’AU esige delle variazioni nelle caratteristiche dei personaggi, ma tu hai saputo equilibrare il tutto, consegnandoci una figura, Mycroft, assolutamente credibile.
Dal punto di vista generale, la tua precisa caratterizzazione storica, per cui citi l’11 settembre come data significativa di radicali cambiamenti non solo esterni, riguardanti la lotta al terrorismo e, per esempio, il notevole impulso dato alle misure di sicurezza negli spostamenti delle persone, ma anche psicologici, per cui si diffondono la paura e la diffidenza, l’ho trovata molto efficace ed adeguata alla tematica non banale che costituisce la trama del tuo tessuto narrativo. A proposito di narrazione, e più precisamente di strategie per esprimere al meglio i contenuti, ho trovato particolarmente coinvolgente quel tuo modo di far “rimbalzare” le immagini di Sh nelle sue “visite” a John e di far intervenire quest’ultimo con la sua splendida normalità e rassicurante umanità (“…mugola, il dentifricio a riempirgli la bocca…”). Intenso è anche il momento in cui il fratello fornisce a Sh un’inaspettata spiegazione sull’importanza delle emozioni nei Sensates e cioè amare qualcuno che è come te, diventa non un ostacolo, è finito il tempo di “…Caring is not an advantage…”, ma una vera e propria immissione di linfa vitale. Nell’elenco dei punti di forza che hanno reso per me la lettura veramente piacevole, come dimenticare il valzer di John e Mary che, grazie alla magìa della condivisione, si trasforma in un momento d’indimenticabile fusione non solo di corpi ma anche, e soprattutto, di anime tra Sh e John… Non interessante, non è sufficiente usare questo aggettivo. Emozionante, avvolgente, indimenticabile. Ecco, così mi piace restituirti l’unicità di quella scena. Unica come quel raffigurarli, poi, affamati l’uno dell’altro, uno al St. James’s Park, l’altro già sul tetto e, come viene sinistramente precisato, “il” tetto. La loro non è solo liberazione da energie represse o la soddisfazione di una fugace attrazione: con quella semplice frase (“…l’erba fresca spunta adesso tra le tegole del suo tetto…”), che io trovo, invece, estremamente significativa, hai reso un concetto, non facile, di completa fusione, psicologica, fisica, emotiva, sentimentale, spaziale e temporale, in cui posso sistemare una frase che, sinceramente, non ricordo dove ho trovato, più probabilmente “googlando” il termine “sensate”. Le parole che mi frullano, inquiete, in testa “Io sono anche noi”, non trovavano una collocazione precisa nella tua storia, anche perché il concetto di “condivisione” non mi è stato completamente chiaro da subito, ma non per tua responsabilità, bensì soprattutto per la mia ignoranza riguardo alla serie tv cui fai riferimento. Ora, grazie a Sh e John, persi nella loro completezza, mi pare proprio di aver sistemato le idee. Ma, andando avanti nella lettura, l’incanto scompare e ci troviamo a contatto con l’agghiacciante sensazione di quel tavolo operatorio sul quale Mycroft subisce la violenza di Whispers che ha le fattezze e la carica diabolica di Jim. Paradossalmente, scrivi così bene da lasciarmi davvero, dopo questa scena, un senso di angoscia e d’impotenza: non è automatico, temo, che tutto si risolva con un trionfale “Arrivano i nostri!”. Ed il presentimento dell’imminenza di qualcosa di drammatico e già noto, si fa concreto con la lettura del biglietto con cui Sh comunica al “Cannibale” il luogo dell’incontro (“…“St. Bartholomew's Hospital – Tetto.”).
P.S. Per quanto riguarda il tuo sfogo nell’ “Angolo dell’Autrice”, passo ad un MP.

Recensore Veterano
28/05/17, ore 11:07
Cap. 2:

😱 questo capitolo è tutto un climax! Non c'è un attimo di pace nonostante le immagini, spesso poetiche e potenzialmente tranquille. Da una parte Sherlock e John che entrano sempre più in contatto, sintonia, fino a fondersi in tutti i sensi, dall'altra la triste storia di Mycroft e il temuto arrivo di Moriarty. Meno male che non ami Eurus, perché sarebbe stata tremendamente in parte anche lei.
Dolcissimo e suggestivo il valzer, la relazione tra i due diventa sempre più romantica e sentimentale e il fatto che siano proprio i sentimenti a farla da padrone in questo universo è molto interessante.
Aspetto con ansia il 3 giugno!!

Recensore Junior
25/05/17, ore 14:35
Cap. 1:

"Perfetto, le mie allucinazioni hanno allucinazioni a loro volta" inizio citando questa frase che riesce a farmi sorridere genuinamente mentre il resto della mia testa si concentra su questo continuo slittare improvviso da una coscienza e da un piano spazio temporale all'altro. Non conosco la serie a cui ti ispiri ma trovo molto intrigante questa idea che esponi molto chiaramente senza essere didascalica. L'atmosfera un po' dark, un po' soprannaturale e inquietante è stemperata dai siparietti tra John e Sherlock che non abbandonano neanche qui la loro indole. Anche mycroft è in parte ma la scena d apertura è così drammatica che sembra ancora più chiuso nel suo ruolo di chi ha accesso alla "stanza dei bottoni". Hai innescato giustamente la curiosità di vedere cosa accadrà, sia in questa caccia ai diversi, sia all'attrazione innata fra john e Sherlock. E bella la sorpresa della parte che hai dato a Sara, non me l'aspettavo. Grazie per questo nuovo viaggio che ci proponi con la tua solita classe.

Recensore Veterano
21/05/17, ore 22:45
Cap. 1:

Sense8 e Sherlock
Meraviglioso!
Li amo tutti: Riley, Will, Leto, Wolfgang, Nomi, Kala, SUN e Capheus, JOHN, Sherlock, Mycroft e GREG
Spero si capisca facilmente quali sono i miei preferiti!
Con premesse come queste posso non apprezzare il tuo lavoro?
Aspetto il resto

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