Recensioni per
Frammenti
di scarlett666
Oooh *-* Uno splendido capitolo finale per un incredibile percorso personale. Concordo pienamente con le considerazioni che hai fatto, considerazioni che mi hanno stuzzicato a riflettere su quanto di questa "filosofia dell'incompletezza" sia sentita anche dall'altro sesso. Una riflessione, insomma, spassionata e coraggiosa, non senza la sua dose di ironia che in alcuni passaggi diventa vera e propria rivendicazione del proprio spazio e della propria individualità come donna. Davvero una bellissima raccolta, ancora complimenti e sono sicura mi ritroverai a girovagare sul tuo profilo in cerca di qualche altro capolavoro da leggicchiare :3 cheers |
Ciao! |
Ciao! Molto bello anche questo pezzo. |
Nient'altro che piccoli animali. Pervasi da una felicità coltivata da qualcun altro. In luoghi distanti. Con scopi diversi. Animali, piccoli. Memento del potenziale infinito, pelle che si lacera senza fine tesa in modo innaturale, sbranata da altri piccoli animali. Ogni giorno meno piccoli, ogni giorno più animali. Fastidiose briciole sparse sul tappeto della memoria. Ossessive. |
Ciao, piacere sono Carmen e non so esattamente cosa dire. |
Insopportabilmente e meravigliosamente intensa, senza compromessi, senza "discorsi da buon senso", semplicemente brutale e graffiante, con un cuore che pulsa forte e chiaro. Mi piace il fatto che non lasci spazio per il lettore (e questa ovviamente è una mia sensazione), fosse anche solo per immedesimarmi nel testo, come se mi dessi la possibilità di assistere ma non partecipare a una conversazione sigillata, che è così densa di pensieri ed emozioni che non ha bisogno di contatti con l'esterno. Quasi sicuramente non sto avendo senso, in ogni caso complimenti perché ciò che riesci a comunicare, almeno per me, ha un potere catartico. Quindi grazie mille, e alla prossima! :) cheers |
Bestie... che corrono in cerchio inseguendo le ombre da cui scappano. Una data di scadenza impossibile da vedere. Una scommessa che puoi solo perdere. Un male che ci priva della lotta, strappandoci un pezzo alla volta con mani di polvere e unghie ricurve. Artigli. Cicatrici, memorie, ferite... Dolore. |
Questa breve storia mi fa capire come l'arte nasca quanto meno te lo aspetti e senza probabilmente che ci sia dietro una meditazione. L'arte nasce spontanea, da una suggestione non voluta, e come un flash senti il bisogno di mettere su carta, su cellulare, su un quadro, su uno strumento musicale, le tue emozioni, una parte della tua anima. Questo è ciò che ho percepito in questa storia, bellissimo come una semplice e banale attesa sul sedile davanti al minimarket, a osservare il lento scorrere della vita altrui, possa aver dato così tanto. Complimenti! |
Concordo pienamente con quel "deliziosamente deprimente". E' pesante, quasi impossibile da tollerare, questa fic. Eppure c'è qualcosa di meraviglioso nell'autoconsapevolezza che dimostra, in quel prendere atto senza tentare di rielaborare la perdita della voglia di vivere. Mi metto in coda per aggiornamenti, perché ho l'impressione che leggerti sarà tanto doloroso quanto interessante. Alla prossima, e complimenti :) cheers |