Questa storia è qualcosa di meraviglioso! Una versione straziante e macabra della "Sirenetta", in cui l'innocenza e l'immensa bontà della protagonista si fondono splendidamente con la versione omerica delle sirene che ingannano, affascinano e uccidono. L'intero racconto é permeato di tristezza, rimpianto e rassegnazione; tutto é desolato, spento, corrotto. L'atmosfera del racconto è liquida, sfuggente ed evocativa, come lo sono le figure che la popolano; il tuo stile ha raggiunto le vette più alte e sublimi *.* Questa storia meriterebbe un posto sul podio: é affascinante, straziante e angosciante. Il percorso due deperimento che colpisce prima la sorella e poi di riflesso la protagonista sono descritti benissimo e la sua disperazione é palapabile, tangibile, verso la fine avevo le lacrime agli occhi. É una storia davvero struggente e spero proprio che riceva il riconoscimento che merita ^^ Ayr

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Davvero una bella storia; molto originale ed evocativa. Quasi poetica a dire il vero.
Ho adorato molto il tuo stile e come hai descritto non solo l'introspezione delle due sorelle, ma anche l'ambientazione che fa da sfondo a questa trista storia. Sebbene la rappresentazione della sirena come "incantatrice" sia molto comune, questa storia ha un risvolto molto originale...
E poi sì, non sono una patita dei lieto fine XD
Complimenti davvero :)

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Questa storia mi sembra un'allegoria, una metafora, con una donna che è stata violentata. Non so se tu ci hai mai fatto caso, ma il processo è quello. Mi hai fatto piangere, anche se non sembra esserci apparente motivo di farlo.
Il tuo stile è scorrevole come l'acqua che va e non incontra ostacoli, perchè li evita e li demolisce.
Complimenti c:

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Storia.... Cone dire.... Sfuggente. A me da questa sensazione cone se stessi cercando di afferrare qualcosa.... Ma questo qualcoaa continua a sfuggire dalle mani...

Carina davvero bella. Mi piace anche la malinconia che mi è sembrato permeasse le parole.

Complimenti. Ne aspetto altre.

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Ciao carissima,
veramente una splendida storia, complimenti. L'hai scritta con un linguaggio particolarmente evocativo, che suggerisce piuttosto che raccontare, evoca imprssioni piuttosto che descrivere fatti.
Mi ha ricordato il primo Marquez.
La sirena incantatrice si fa incantare, e ne rimane deturpata per sempre. Nel corpo, ma soprattutto nell'animo, che da quel momento in poi vive solo di vendetta e rivalsa. La sorella di Ajanah, voce narrante della storia, diventa suo malgrado l'artefice della vendetta, nel momento in cui la sorella, sempre in bilico tra la richiesta di amore e il suscitare sensi di colpa, la costringe a portarle uomini da sedurre e uccidere. Impossibilitata ad ucciderli moralmente come è stato fatto con lei, Ajanah li uccide fisicamente, e dissemina il suo mondo di cadaveri.
Ma ovviamente questo non può bastare, perchè la ferita che si porta dentro ormai è insanabile, e nessuna vita, nemmeno la più preziosa, potrebbe guarirla.
La sorella si presta ancora una volta ad essere lo strumento della vendetta, ma questa volta rimane catturata dal suo stesso gioco di seduzione. Si lega all'uomo, lo conosce, se ne innamora, e tuttavia, in un crescendo drammatico, alla fine lo conduce comunque alla morte, sapendo che nel fare questo perderà anche se stessa.
La storia è struggente e magnifica. La presenza del mare è solenne, immanente, suscita un senso di reverenza e timore. Se ne colgono la forza, la bellezza e la pericolosità.
Le sirene sono splendide creature di acqua, giocose e trasparenti, ammantate di veli, eteree. Corpi fluidi, acquorei, che guizzano fra gli scogli, ma in un attimo possono trasformarsi in terribili veicoli di perdizione.
Complimenti, una storia veramente magnifica.

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