Ehilà! ^^ Io sarei Anukis, piacere di conoscerti! Posso dire che io sia finalmente riuscita a trovare modo di recensire questa storia! E ho un bel po' di cose da dire... credo che questa recensione verrà un vero papiro. Andiamo con ordine: la prima cosa che salta all'occhio è l'impaginazione. I paragrafi separati non sono molto di mio gusto, lo ammetto, però qui ho visto delle divisioni che mi hanno lasciata davvero perplessa. Trovo che staccare i dialoghi sia molto dispersivo e rende il tutto estremamente discontinuo. Alcune parti, poi, sono dei veri e propri muri di testo, descrivi intere scene senza mai andare a capo. Così il lettore rischia di scoraggiarsi! In questo capitolo ne è un esempio perfetto il secondo "blocco". Puoi lasciarti guidare dai pensieri dei personaggi o dalle loro azioni, ma quando qualcosa cambia, l'andare a capo è dovuto. Dice Stephen King: "I paragrafi spesso risultano affascinanti più per la loro forma che per il loro contenuto." Ok, forse la frase non era proprio così, ma il senso lo è. Poi credo che, nel corso della storia, tu stia dando per scontate un bel po' di cose! Insomma, per esempio di Josh sappiamo che non ha mai conosciuto la sua vera famiglia e che è innamorato da sempre di Helen. Per l'appunto. Tu ci hai informato di queste cose, noi ne abbiamo preso atto, ma è finita lì. Invece, la base per la caratterizzazione di un personaggio è lo svisceramento. Come lo fanno sentire queste cose? Ci è venuto a patti o sono ancora conti aperti? Ha dei conflitti ripensandoci? Non dico di fare un profilo psicologico completo, ma l'empatia, necessaria per appassionarsi ad una storia, nasce esattamente da questo. Difatti Josh, anche essendo protagonista e l'unico personaggio sul quale tu ti sia focalizzata, risulta nel complesso piatto. Simpatico, magari, ma piatto. Eppure hai gettato moltissimi appigli per renderlo interessante! Anche il suo desiderio di entrare nella Dodicesima Compagnia è stato accennato e in seguito lasciato là a languire. Ultimo punto su cui voglio muovere una critica è il ritmo della storia. Dapprima era piuttosto dilatato, ma non me ne facevo un problema, perché appariva costante. Però in questo capitolo l'esplosione di violenza di Josh mi ha fatto balzare sulla sedia tanto era inaspettata. Capisco che fosse magari il tuo intento, eppure senza nessun preavviso risulta come campata in aria. Magari qualche piccolo segnale, qualche scortesia improvvisa di Josh, ecco, avrebbero reso il tutto più telefonato, ma credibile. E perché lui si sta subito preoccupando tanto e chiedendosi se sia un mostro? Altra volta: reazione comprensibile, ma approfondimento inesistente. Per il resto, invece, va tutto bene. Hai uno stile semplice ma ricco di dettagli e dai il giusto peso alle descrizioni di persone ed ambienti, fatto non scontato. Poi io adoro le storie con nuovi personaggi, quindi è ovvio che io sia stata attirata dalla tua come una falena alla fiamma. Le potenzialità sono evidenti ed io continuerò a seguirti volentieri ^^ Salutoni, Anukis

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