Ciao, devo dire che ho tentennato prima di leggerla perché gli avvertimenti non facevano pensare a un finale positivo. Ma ho voluto provare, perché avevi segnalato anche "Fluff" (che faceva presagire qualcosa di anche più leggero) e infatti sono rimasta piacevolmente sorpresa. Ma non solo per il finale positivo e senza morte e distruzione, ma anche per i tanti miglioramenti che hai fatto nella scrittura e nella gestione di una storia. Ricordo l'ultima tua long che ho letto e ricordo anche che mossi alcune critiche, ma ora mi fa piacere venirti a dire che questa storia è davvero il simbolo di una crescita evidente.

Naturalmente da un punto di vista della forma, grammatica e stile, non ho nulla da dire perché te la cavi egregiamente oggi come anche tempo fa. Hai fatto passi da gigante nell'introspezione, specialmente quella su Sherlock, e nello sviluppo psicologico dei personaggi. Ancora, sempre su Sherlock che è quello che hai più approfondito e i cui strascichi del "Post Eurus" vengono molto approfonditi, ma non solo. Anche Mycroft l'ho trovato ben caratterizzato. E naturalmente John. Come dicevo la tua maturazione è evidente.

Per quanto riguarda l'idea che hai avuto, capisco perfettamente il sentimento e quello che ti ha portato a ri-scrivere la parte finale di The Final Problem, arricchendola molto. Creduto tu abbia fatto benissimo e che abbia svolto anche un buon lavoro nella gestione della storia. La prima parte è forse un po' lenta, perché ricalca praticamente per intero la puntata. Ma gli "In più" che hai messo sono stati interessanti e secondo me molto ben fatti.

Quello che naturalmente mi è piaciuto di più è stato Sherlock. Il modo in cui lo hai gestito l'ho trovato davvero buono. Questo tormento continuo, oltre al "Ti amo" e all'idea di aver perso John, che ha per quello che Eurus gli ha fatto, l'ho trovato approfondito in una maniera adeguata e interessante. Così come l'avvicinamento tra John e Sherlock... lo hai reso inevitabile. Come se non potessero fare altro che quello. Ma senza dimenticare Mary e ciò che è stato e quell'aggrapparsi da parte di un John distrutto dalla morte di Sherlock. Hai espresso concetti che mi sono rimasti e che ho molto apprezzato. Come il mettersi da parte di Sherlock, che lo ama tanto da fare l'impossibile, ma il cui sacrificio più grande sembra proprio quello di rinunciare a John per la sua felicità. Perché gli andava bene anche essere amici, fargli da testimone al matrimonio.

Molto interessanti anche le parti con Mycroft e i riferimenti al rapporto tra fratelli.

Credo proprio d'aver fatto bene a leggerla.
Alla prossima.
Koa

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Ciao! Veramente bella questa storia, sei riuscita ad approfondire tutto ciò che era rimasto in sospeso in questa stagione. Hai caratterizzato davvero bene i vari personaggi, Sherlock, John è anche Mycroft, i vari rapporti tra loro e hai saputo sviluppare molto bene la loro psicologia. La storia è molto lunga, infatti ho dovuto leggerla a più riprese, però questo ha fatto sì che tu potessi trattare con la giusta attenzione i vari avvenimenti, la storia ha il giusto tempo e non ci sono parti affrettate. E poi soprattutto nella parte finale ci regali scene di indicibile dolcezza. Molto brava, complimenti e continua così! Alla prossima
(Recensione modificata il 06/06/2017 - 08:18 pm)

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Mi è piaciuto molto, questo tuo lungo e personale finale della quarta stagione. Anche a me l'ultima puntata ha lasciato l'amaro in bocca: troppa carne sul fuoco lasciata a bruciare velocemente, troppe cose messe insieme, troppo angst anche, se vogliamo. Tutto è finito alla velocità della luce senza una gioia, se non l'immagine finale di loro tre insieme a Baker Street. Quindi ho apprezzato molto questa tua OS che cerca di andare più a fondo dei fatti successi dopo Eurus, regalandoci finalmente questa coppia tanto amata in maniera IC, perché è sicuramente plausibile che Sherlock rimanga distrutto psicologicamente da tutti gli accadimenti successi e scoperti. Ed è sicuramente umano il fatto che John abbia rimorsi sul come si è comportato con Sherlock, trattandolo male e dandogli colpe che non si merita. Paradossalmente il suo amore si è spesso tramutato in odio, e ciò io lo trovo alquanto interessante, quasi come se il consulente investigativo risvegliasse in lui emozioni troppo profonde da gestire e contenere a dovere. Ma amo che poi si prenda cura di lui in maniera quasi paterna, ed ho apprezzato che la tua ff abbia messo in mostra questo suo lato. Una bella lettura, davvero. Ciao :)

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Cara Eli, è la prima volta che commento, ma ti seguo sempre e quando vedo il tuo nome sotto le storie è sempre una garanzia :) 
Che dire di questa? Soltanto che, se The Final Problem fosse andato così, non ci sarebbero stati tanti giudizi negativi. Belle in particolare le parti Johnlock (ovviamente ^^) e soprattutto le scene tra Sherlock e Mycroft: sono convinta che, se i nostri sociopatici preferiti sono venuti su così a suon di "caring is not an advantage", il merito sia stato almeno in parte dei genitori, che non hanno mai capito con chi avevano a che fare, ma che tuttavia non esitano a puntare il dito contro il figlio, l'unico che abbia fatto davvero qualcosa. Bello vedere che, nonostante gli attriti, Sherlock ci sia comunque per sostenere suo fratello, e viceversa :)
Ancora complimenti e a presto, 
Marta

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