Ciao RLandH.
Seguo da poco il fandom de L'Attacco dei Giganti e da subito mi sono accorta di quali fossero i pairing e le tematiche più in voga tra gli utenti. Da amante del "diverso" quale sono, mi sono rammaricata nel trovare una moltitudine di storie condite con le stesse salse, ragion per cui il tuo lavoro mi è subito saltato all'occhio. La trama è originale ed interessante, il lavoro di introspezione rende bene i pensieri e gli stati d'animo di Grisha, costretto a ripercorrere le fasi più importanti e dolorose della sua vita in un vortice di ricordi, al cospetto delle persone che più ha amato e che, per colpa degli ideali e della crudeltà del mondo in cui è costretto a vivere, vengono a mancare. Bella l'immagine del muro e bello il significato attribuitogli, un buono spunto di riflessione a cui non avevo fatto caso e che trovo ben sviluppato e azzeccato.
Nulla da ridire sulla trama, quindi, che ho trovato avvincente e che deve essere premiata per l'originalità; ho però qualche appunto per quel che riguarda la sintassi e il lessico
Nelle varie parti del componimento troviamo degli errori che suppongo siano di battitura in quanto casi isolati e che, quindi, non denotano una mancata conoscenza della lingua italiana, quali è senza accento "(Grisha si rende conto che e a lui che sorride"; "il collo e sottile"), pronomi errati ("I vestiti di lei cambiano, come cambia tutto ciò che gli circonda") e altre distrazioni quali aggettivi al plurale abbinati a lemmi al singolare ("spostati da una brezza leggere") e consonanti doppie ("Cappelli scuri e lisci").
Nella prima parte del componimento troviamo una sbagliata coniugazione del verbo essere ("Incantevole e delicata, poi assottigliando lo sguardo nota che sia eterea e forse un po’ opalescente") che, oltre all'errore in sé, rende poco armoniosa la frase e poco scorrevole la lettura. "Frieda Reiss ancora vorticosa verso dentro di lui" risultato altrettanto poco fluida e disturba il proseguimento del componimento.
Nella frase "E tutta l’aurea favolistica" è sbagliato l'uso della parola aurea in quanto a valenza d'aggettivo significa "d'oro" mentre, come sostantivo, si riferisce alla "sezione aurea" propria della matematica. La parola adatta è "aura", ma probabilmente si tratta di una distrazione.
In "Gli dispiace doverlo fare anche con Eren", riferito all'essere un cattivo padre, sostituirei il verbo in quanto un cattivo genitore non è un azione che si compie ma un modo d'essere. Capisco la tua decisione del voler mettere l'accento e di calcare su come il comportamento fosse dovuto dall'uomo date le circostanze, ma è grammaticalmente scorretto e, piuttosto, avrei optato per "Gli dispiace doverlo essere anche con Eren".
Infine, avrei evitato la ripetizione eccessiva del nome "Grisha", sostituendolo con un pronome adeguato o altri lemmi.
Questa mia recensione non è stata scritta con lo scopo di demoralizzarti, bensì spero possa essere da spunto e di aiuto per migliorare e correggere un componimento che, per me, ha davvero un buon potenziale.
Sono errori leggeri che, ad una buona lettura e attenzione, possono essere facilmente notati e corretti.
Concludo facendoti i miei complimenti per la caratterizzazione dei personaggi, l'unicità della trama e lo sviluppo dell'introspezione, un genere che amo e che riconosco e apprezzo quando è ben costruito.
Ti auguro una buona giornata,
hibou.
(Recensione modificata il 09/06/2017 - 11:54 am) |
