Recensioni per
Riflessi in una tazza di tè
di meiousetsuna
Recensione premio per il contest "Senza tempo - II Edizione" 4/5 |
Ciao! |
Sherlock non rispose nulla, prendendo una mano di John nella sua, curvandosi a baciarla con devozione, gli occhi chiusi perché non si rivelassero troppo liquidi. |
Recensiose contest "Shippate lo shippabile": |
Ciao, eccomi. Leggermente in ritardo, ma i giorni scorsi sono stati abbastanza un delirio per la sottoscritta. Ho preferito aspettare e leggere questa bella storia con più calma. E sono contenta di averlo fatto, perché ieri sera nella tranquillità e pace più assoluta, ho apprezzato tutti i passaggi di questa one shot. Anzitutto ho adorato i dettagli, ce ne sono così tanti e messi uno di fila all'altro che, pur essendo una storia tutto sommato molto breve, forse nemmeno riuscirei a ricordarmeli tutti. Ma ho amato il tuo Sherlock, la maniera in cui prepara il tè. Con dedizione quasi, e di certo con scientifica precisione e stando attento a tutte quelle cose che forse per un inglese sono normali e quotidiane, ma che per la sottoscritta sono quasi assurde (ecco, diciamo che mi piace bere tè, ma non ho mai avuto una cultura del tè così profonda). Tuttavia, su Sherlock stanno benissimo. E sopratutto ci sta bene il fatto che si metta a fare tutto questo come fosse un rito, anche e magari per farsi tornare alla mente le ragioni della sua tristezza e ansia, il motivo per cui John se n'è andato. Come se preparare il tè e fare azioni meccaniche e semplici, gli fosse di aiuto per razionalizzare e andare sino alla radice del problema. Questa maniera di affrontare i sentimenti o, meglio, di affrontare i sentimenti negativi o le cose negative mi appartiene molto e soprattutto ci vedo tantissimo Sherlock in questo. Me lo immagino a fare cose del genere di fronte a una lite con John. Quindi per come la vedo io, Sherlock non poteva essere più IC di così. E la stessa cosa vale per John, che qui compare soltanto alla fine ma di cui intuiamo le ragioni della sparizione. In effetti non aveva un motivo reale per sospettare di Sherlock, che è pulito e non strafatto. Ma basta il ricordo di ciò che è stato per accendere una reazione totalmente emotiva e irrazionale. E quindi se ne va sbattendo la porta, fa il solito giro e sbolle la rabbia e nel mentre, Sherlock si fa domande su quanto sia adatto a una relazione romantica. Sono cose che mi domanderei anche io al suo posto, e quel senso di inadeguatezza viene fuori davvero molto bene. Sono questioni che una persona che è sempre stata sola e che ha un problema di socialità si pone di continuo, ovvero quanto durerà? Quanto tempo passerà prima che si stufi e che ne abbia abbastanza? Perché Sherlock lo ama e questo si vede da tutto, specie dalla scena finale della tua storia, ma questo non cambia certi fatti. Come il carattere secco e brusco, chiuso in se stesso. Un passato con la droga forse eccessivamente ingombrante e che non è stato esattamente superato da John. Insomma, ho visto tantissimo. Davvero tantissimo di loro nella tua storia. |
Ciao! Veramente bella, mi è piaciuta l'accuratezza con cui hai descritto l'atto del preparare il tè. Sei riuscita a trasmettere tutta la devozione e l'amore che Sherlock mette nel compiere questa azione e che riflette di rimando tutta la devozione e l'amore che prova per il suo John. Mi è piaciuta anche tutta l'autoanalisi che Sherlock compie su se stesso, sulle sue mancanze e sui suoi difetti, i dubbi sulle conseguenze delle sue azioni, la paura che un giorno potrebbe perdere John perché quest'ultimo potrebbe semplicemente stancarsi del suo essere Sherlock Holmes (con tutto ciò che comporta). Ma John non si stancherà mai, noi lo sappiamo, perché lui lo ama esattamente per come è, e quindi nonostante la rabbia, i litigi, tornerà sempre da lui. Ed infatti torna con quella frase molto dolce. E noi non possiamo che amare entrambi. Alla prossima! |
Ciao! Mi è davvero piaciuta un sacco, questa tua storia. Molto dolce, molto precisa, molto IC. Hai reso la preparazione del tè come un atto affascinante, amorevole, un atto da Sherlock, proprio. Per quanto corta, quasi un flusso di coscienza e basta, la storia è riuscita a sintetizzare emozioni e sentimenti a mio parere bellissimi ed infatti mi sono emozionata anch'io, leggendo di questo Sherlock che riflette ed attende, sicuro che il suo John tornerà. Uno Sherlock consapevole dei propri limiti ma capace di andare oltre per John, e quest'ultimo fa sicuramente lo stesso. Perché quest'amore globale che li unisce (ed in questa storia secondo me l'hai reso davvero bene) va oltre ad ogni cosa, ad ogni problema possibile. Complimenti e brava, grazie a te per averla scritta ed averla condivisa con noi. Una bella idea con un bello svolgimento! :) |