Ciao! Ricordavo di aver letto una tua storia, un po' di tempo fa, che mi era piaciuta così tanto, e volevo vedere se per caso avessi pubblicato qualcosa di nuovo, ma non riuscivo a ritrovare il tuo profilo ed ero disperata ahahah (per farla breve, so di essere in ritardo rispetto i tempi medi di recensione).
Cosa non è questa poesia? Ho dovuto rileggerla più e più volte e credo finalmente di averla analizzata e amata da ogni angolo (credo, con la poesia è sempre così). Certo, immagini come "accarezzandoti come farebbe un suicida con il suo biglietto per il paradiso" sono bellissime, e forti, ma quello che credo sia davvero affascinante sono invece quelle scene forse più "umili" (non so, sembra la parola giusta), che però raccolgono perfettamente il significato che cercano. Quel sorriso di rimpianto all'inizio, il pensiero "che appassisce", anche solo il titolo "Inferno". Vorrei poter dire che sono tutte emozioni false, buone solo per essere fissate sulla carta, ma sono così vere.
I'm not crying, my eyes are just sweating. Grazie di condividere cose così belle. Alla prossima,
Nina |