Recensioni per
A love song of ice and lava
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
24/01/21, ore 23:27

Storia molto bella e impegnata, contrariamente all’autrice Moffat e Gatiss non hanno voluto far diventare la serie della bbc uno stendardo della causa lgtb, ci sarebbe stato con un John che da etero si riconosce affascinato e alla fine innamorato di un folle Sherlock Holmes, sarebbe stato bello per chi li ha amati e li ama ancora, ma così non stato. Per fortuna per questo ci sono le ff 😃

Recensore Junior
26/07/17, ore 14:48

Ho abbandonato questa storia qualche settimana fa a causa del greco... alla fine ho ritagliato le parole e le tenevo sul secondo schermo per non perdermi i significati :-D  e devo dire che ne è valsa la pena.
L'ho letta due volte tra ieri e oggi, e ieri sera continuava a girarmi in testa. L'ho trovata commovente, ancora oggi mi venivano gli occhi lucidi a rileggere certi passaggi. Poi l'ho trovata molto ben scritta, intrigante, avvincente e assolutamente emozionante.
Ne ho adorato ogni parte, l'introduzione per niente scontata di questo mondo alternativo, che mi ci ha catapultata lì come se fosse la cosa più normale di questo mondo. L'infanzia e la crescita dei nostri ragazzi che ne ha inevitabilmente forgiato il futuro, due modi diversissimi di affrontare la loro "diversità".
Il trauma di John e l'occasione che hai creato per farli incontrare era plausibile e interessante, e l’evoluzione del loro rapporto e il loro percorso di crescita personale e di innamoramento è stato tenero e spiazzante, sei stata capace di creare un sacco di momenti speciali che  fanno capire quanto si compensino e appartengano.
Mary una persona spocchiosa e orribile, in lei ci sono tutti i razzismi che mi vengono in mente, è davvero ripugnante.
Mi ha fatto sorridere questo mondo alternativo, quasi antico, abbinato a Facebook, agli smartphone, al blog di John, ma alla fine è tutto compatibile con la narrazione.
La frase che ho amato di più è stata : Allora sconterò la mia condanna e quando uscirò di galera tornerò da te, se ci arresteranno di nuovo, farò lo stesso, ancora e ancora, finché avrò vita io tornerò da te, non voglio mentire né nascondermi.
Sono alla terza rilettura in questo momento, e ci sono dentro fino alle orecchie, sei riuscita a mischiare una trama corposa con un po’ di angst e di romanticismo, creando una storia assolutamente unica nel suo genere.
Grazie per le emozioni e per il coraggio, per avermi ricordato ancora una volta che amare non può essere mai una colpa.
I miei complimenti più sinceri
Simona
 

Recensore Master
01/07/17, ore 00:24

E io mi ero persa questa meraviglia... sono alle lacrime, è davvero meravigliosa... grazie grazie grazie! Dopo la quarta stagione non riuscivo più a ritrovare l'amore per Sherlock ma con le tue storie ci riesco ancora. Non sarà mai come prima ma con le tue storie sarò sempre ancora al tempo di Noi due contro il resto del mondo. Grazie

Recensore Master
20/06/17, ore 16:24

All'inizio ho pianto per il greco, che aimè, non rientra nelle mie coonscenze
Poi ho pianto perchè è lunghetta e ho poco tempo per stare connessa
Ma alla fine ho pianto di gioia
Non potevi fare una dedica più bella e intelligente al movimento gay, sono senza parole
In un turbinio di IC di John e Sherlock, di richiami alla scuola degli X-man, alla bellezza del titolo alla "Song of ice and fire", a come hai creato - si può dire che siano 100% dei tuoi OC - gli zii, figure sulle quali leggerei ancora volentieri!
I movimenti dei dirtti civili sono così ben arichitettati da sembrare veri, è incredibile
Hai avuto un colpo di genio, c'è poco da dire
Questi ruoli così giusti, uno Sherlock quasi "Frozen" e un caldo John, soldato dei deserti, dai capelli di sole
Splendida!
tua, senz'altro con marchietto Fuoco
Setsuna

Recensore Master
16/06/17, ore 09:56

Ciao, ho letto questa storia il giorno in cui l'hai pubblicata ma per una serie di motivi arrivo a recensirla soltanto ora. Un po' per ragioni di tempo che manca e un po' perché non mi andava di recensirla dal cellulare con due parole. A mio avviso questa storia merita molto di più che poche frasi.

La prima cosa che mi sento di dire è che secondo me hai omaggiato il mese del Pride come meglio non potevi. Pur non essendo una storia che parla strettamente dell'accettazione dell'orientamento sessuale o dell'identità, è comunque una storia che parla di privazioni. Della limitazione della libertà personale. Della ghettizzazione di persone che hanno soltanto la colpa di esser nate in una certa maniera. In questo, il parallelismo che fai è molto sentito e lo si nota molto spesso e, anzi, mi sento di dire che sia la tematica portante della storia. Molto più che la magia o gli elementi, o la stessa storia romantica di John e Sherlock. Che sono comunque cose importanti nella trama nel suo insieme, si vede che per te non hanno la stessa importanza sociale. E quella che sarà la tendenza di tutta la trama, secondo me la si capisce fin dall'inizio, attraverso la spiegazione iniziale di quella specie di guida turistica (?), tizia tipo monaco buddista (?), insomma fin da quelle parole si capisce che tipo di universo alternativo sarà questo. Spesso e volentieri ritorna il tema dell'accettazione, di leggi sbagliate e persone arretrate e ottuse che non capiscono che due persone possono amarsi liberamente o che la repressione di questi poteri è addirittura dannosa. E viene fuori non soltanto dalle idee di alcuni dei personaggi come Sherrinford all'inizio (che ho apprezzato molto, apprezzo sempre quando gli autori vanno in direzione opposta a quella dei Moffits!) o John in un secondo momento, ma lo si vede da tutto quello che ci mostri nell'arco di tutta la narrazione. Ci sono scene che colpiscono per la loro durezza e che rimangono impresse anche a distanza di giorni, come è successo a me. Più di tutto, la madre di Victor che allontana il piccolo Sherlock come fosse un mostro o il campo in un John viene mandato. Ma anche la medicina che ti riduce a uno stato vegetativo, insomma, l'intera storia è ricca di dettagli che fanno accapponare la pelle e che mettono in chiaro come non dovrebbero essere le cose. Tutto è intriso di una forte critica sociale e che non c'entra strettamente con questo universo, naturalmente. Di solito, io credo, che sia sempre un po' pericoloso quando un autore inserisce la propria visione delle cose su un dato argomento e sopratutto quando questa idea è così forte da radicarsi in ogni aspetto della storia. Pericoloso, perché c'è il rischio di mancare di obiettività o di perdere il fulcro della storia e spostare il baricentro altrove. C'è il rischio di mancare gli equilibri. Cosa che qui non è successa. In questo io credo che tu abbia avuto molto coraggio.

Gli elementi sono dosati molto bene. Il tutto coincide con la crescita dei due protagonisti, attraverso i loro occhi ci mostri un modo che appare sbagliato e contorto e le cui leggi limitano la libertà morale e personale dell'individuo e che lo fanno in una maniera molto ottusa, retrograda e se non mi pesasse troppo questa parola, forse direi anche fascista. La crescita di John e Sherlock li porta su binari diversi da quelli delle cosiddette "persone normali" e c'è da credere che se anche non fossero considerati sbagliati e non avessero quel simbolo in particolare, sarebbero diventati così ugualmente. Perché Sherlock Holmes, rimane Sherlock Holmes. Anche in una fanfiction piena di magia e dove assomiglia vagamente a Elsa di Frozen. Rimane Sherlock Holmes ovvero un uomo mentalmente avanti rispetto agli altri e con un'intelligenza e un'acutezza che lo portano a essere ad auto estromettersi dalla società con cui vive. Per questo, è molto ma molto IC. E la stessa cosa vale per John. Che rimane in carattere pur non essendo un medico militare che sono due dei cardini per costruire la sua caratterizzazione e che qui mancano, ma quasi non ce ne accorgiamo. Di fatto si nota anche qui un parallelismo con la serie. John rifiutato dalla società e con sì qualche amico e compagno, non solo nell'evoluzione del loro rapporto ma anche per come vivono ai margini della società. John ha addirittura una ragazza, ma è incompreso e accettato soltanto per quell'immagine che dà al resto del mondo. Sherlock invece ha direttamente bypassato tutto questo e si è direttamente ritirato da tutto e tutti. E più andavo avanti a leggere, più mi domandavo come li avresti fatti incontrare. Mi è piaciuta molto la cosa della moto, in effetti è un elemento che non ho mai associato a John ma che gli sta molto bene in questa storia.

La trama ha uno sviluppo che porta verso l'angst e mi sono anche chiesta come ne sarebbero usciti. E sono rimasta piacevolmente colpita non tanto dal fatto che abbiano trovato un giudice non tradizionalista, ma soprattutto dai movimenti di persone che li sostenevano. Questo va a creare, alla fine e dopo trent'anni, quella società libera dalle oppressioni in cui tutti vorremmo vivere. Una società utopistica, ma nel senso giusto e in cui non è stato tanto sradicato il male, ma nella quale almeno i governanti stanno dalla parte giusta e dove la libertà di amare e agire è ciò che la fa da padrone. Molto bello il fatto che, se ci si pensa, sono stati proprio John e Sherlock a creare tutto quello.

Come dicevo all'inizio, è il modo perfetto di celebrare il mese del Pride.
Koa

Recensore Veterano
14/06/17, ore 18:31

Ho letto questa storia con estrema lentezza, un po' per la scarsità di tempo (purtroppo) a mia disposizione in questi giorni - la stessa che mi porterà ad essere estremamente stringata in questa recensione, cosa della quale mi scuso - e un po' perché volevo assaporare ogni scena, ogni descrizione. È una storia splendida, sotto molti punti di vista. Con un messaggio importantissimo ben radicato tra le sue parole. Hai ricreato un mondo intero, con le proprie regole e con figure ben definite che si muovono al suo interno (alcune, quelle a noi più care, sono oltretutto meravigliosamente riconoscibili). Immagino sia stato un lavoro enorme quanto minuzioso, e che abbia richiesto una grande pazienza e passione. Non ho materialmente il tempo per elencarti ogni singola scena che mi abbia colpito (anche perché sono tante, tantissime!), ma posso dirti che il testo intero - nel suo complesso - è stato un viaggio incantevole, e che lo ripeterò sicuramente, più volte.

Grazie, davvero, per questa OS.
È stato un modo meraviglioso di festeggiare questo Pride month.

A presto,
B.

Recensore Master
13/06/17, ore 23:44

Ancora una volta, nella storia che racconti, trovo un'ambientazione costruita con precisi riferimenti storici, sociali ed ambientali che le conferiscono, come ho detto più volte a proposito di altri tuoi pezzi, una patina di credibilità. I due protagonisti li tratti con la consueta sensibilità ed attenzione allo scoperta reciproca di cosa sono l’uno per l’altro. Infatti anche questa, e tu sei brava a scriverle, è una storia d’amore, di un grande amore che deve lottare per affermare la sua unicità.
Mi è piaciuto molto come hai reso concretamente la solitudine di Sh e quel distacco tra sé e gli altri: il ghiaccio, il freddo pungente come le lame dell’ arroganza con cui cerca di difendere la sua reale impotenza di fronte a cose che possano ferirlo. Significativo e ben delineata la figura dello zio, intelligente ed affezionato sinceramente al nipote, di cui comprende la singolarità. Piacevole, poi, la seduta di John dalla psicologa
"...ogni cosa attorno a lui si trasformava in lava fusa...": hai reso perfettamente, in quell'universo, la vulcanica caratteristica della arrabbiature di John che sembrano davvero colate inarrestabili di lava incandescente.
Un altro momento spassoso è stato durante la scena in cui Sh "congela" gli istruttori che la famiglia ha scelto per lui, ed il divertimento, per me, è stato nella varietà di gradi di raffreddamento cui vengono sottoposti loro malgrado.
Su tutte le vicende si staglia la figura di Mycroft, costante e discreta presenza che vigila con affetto sul fratello e lo salva da situazioni potenzialmente pericolose. Il tuo stile si avvale, come sempre, di una scrittura che è caratterizzata da un adattamento alle varie situazioni: dove ci sono emozioni e sentimenti scegli termini che addolciscano l’atmosfera (“…una brezza leggera e fresca gli accarezzò il viso, lo avvolse in una carezza…”), dove si può sorridere di fronte ad una situazione divertente, ci regali immagini che effettivamente sono spassose (“…C’erano volute due ore per scongelare dal ghiaccio l’ultimo ὀρθόδοξος…”). Un’ultima osservazione la lascio su Mary: per me va trattata così, a pesci in faccia. Bella storia.

Recensore Veterano
13/06/17, ore 14:29

Non ho parole.
Questa storia è semplicemente MERAVIGLIOSA.
L'ho amata dalla prima parola all'ultima.
Oltre ad essere originale e innovativa rispetto a qualsiasi altra abbia letto in questo fandom (sia per l'utilizzo del personaggi, sia per la storia, sia per il tema) è perfetta sotto ogni punto di vista: i personaggi sono perfettamente caratterizzati, perfettamente descritti, ogni sentimento reso magnificamente.
Sherlock e John sono semplicemente stupendi. Davvero. Insieme sono meravigliosi. E fuoco e acqua sono due elementi che li rappresentano benissimo: fuoco per John che è impeto, forza e guerra, e acqua per Sherlock che è riflessione, immobilità e razionalità. Due elementi e due personaggi agli antipodi, ma complementari che alla fine riescono ad incontrarsi: fuoco e acqua, luce e ombra, bianco e nero... ♥
D'altronde, sono convinta, è sempre stato questo che la serie TV ha voluto trasmetterci. Fin dall'inizio. E tu lo hai reso alla perfezione. ♥.♥
Decisamente la tua storia finirà nella mia TOP 10. ;)
Non ho parole per esprimere quanto io l'abbia amata, non credo che ne esistano abbastanza, nel dizionario! Complimenti, davvero!
Un abbraccio, Eli♥
(Recensione modificata il 13/06/2017 - 02:30 pm)

Recensore Junior
13/06/17, ore 11:44

Wow! Complimenti, davvero. Non solo hai scritto una storia bellissima e lo hai fatto molto bene, ma hai creato un mondo, una realtà che potesse mandare un messaggio di amore bellissimo!
Stupenda, davvero. Ancora complimenti!
Ho pianto in alcune scene e per fortuna è finita bene o non mi sarei mai più ripresa!
Grazie di aver scritto questa meraviglia!
Un abbraccio.
R

Recensore Veterano
12/06/17, ore 21:31

Ciao! Questa tua lunga OS mi è piaciuta davvero tanto. È molto interessante il modo con cui hai sviluppato il tema dei poteri elementari, ed anche la creazione di questa società particolare. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di John, il suo netto cambiamento dal prima al dopo Sherlock; ho adorato il lento ma inesorabile crescendo del loro rapporto, con quella scintilla iniziale inevitabile. Una ff molto particolare che mi ha sorpreso in più modi, ma soprattutto per il messaggio molto bello che hai voluto sottolineare. Comunque è molto bella anche a livello narrativo, e l'ho letta in davvero poco tempo. Complimenti e brava! :)

Recensore Veterano
12/06/17, ore 17:35

Ciao!
Innanzitutto ti faccio i miei più sentiti complimenti: questa storia è bellissima per così tanti motivi e... Beh, non so nemmeno da dove cominciare. Forse il giusto punto di partenza è che questa fic è stata davvero all'insegna dell'amore e dell'uguaglianza, una forte critica contro una società così bigotta da classificare istantaneamente come "sbagliato" tutto ciò che è diverso da quello che viene considerato la normalità: la realtà sociale che hai dipinto in questa storia mi è sembrata tremendamente simile alla nostra e mi auguro che un giorno anche qui tutti possano vivere l'amore come meglio credono, perché come hai brillantemente spiegato con questa storia non esistono amori giusti o sbagliati, ognuno deve avere il diritto di amare chi vuole senza discriminazioni. E questo, a mio parere, è il messaggio più bello che possa essere trasmesso.
Pasando ai personaggi, devo ammettere che inizialmente pensavo che lo "scettico" nella caverna fosse Sherlock: tutto mi riconduceva a lui e invece, sorpresa sorpresa, era Sherrinford. Un colpo di genio, davvero. E ho anche apprezzato lo scambio di battute ripetuto prima tra Sherrinford e Siger, poi tra Sherlock e Mycroft: mi ha dato un'idea di familiarità e continuità non comune e mi è piaciuto moltissimo.
John e Sherlock erano del tutto IC, completamente: erano perfettamente caratterizzati e adattati nel loro universo, ma allo stesso tempo conservavano tutte le caratteristiche degli Sherlock e John canonici. Un ottimo lavoro, davvero.
Per quanto riguarda l'idea in generale, l'ho trovata davvero bella: già normalmente vado matta per le AU, ma in questa storia c'era molto di più dietro, un messaggio difficile da ignorare e l'ho davvero apprezzato.
In sintesi, ottimo lavoro, come sempre.
Alla prossima!
Cami

Recensore Veterano
12/06/17, ore 17:15

Treno in ritardo, coincidenza persa... ma per fortuna trovo la tua storia, che mi ha aiutato a passare una interminabile ora in stazione senza niente da fare. Sei riuscita a fondere realismo e elementi magici, come nella storia (In)canto di Natale, e un po' questa ci assomiglia come tipo di narrazione.
Il tuo Sherrinford come zio di Sherlock mi è piaciuto cento volte di più della miserabile trovata di Moffat -_-
E mi piace tanto l'idea dell'omaggio al Pride facendo vedere quanto è ingiusta una legge che si basa sulle superstizioni e impedisce alla gente di amare: gli ultimi due discorsi di John e Sherlock sono bellissimi, mi hanno sinceramente commosso.