Un'AmeriPan dolcissima ed anche realistica, se la vogliamo dire tutta: sappiamo benissimo come Giappone non apprezzi le smancerie in pubblico ma, allo stesso tempo, l'errore di America è più che comprensibile ed il racconto porta a simpatizzare con entrambi i personaggi.
Ci sono solo un paio di consigli che vorrei dare:
- durante una dialogo, per dare più ariosità al testo dal punto di vista esclusivamente visivo, consiglierei di andare a capo ogni volta che un diverso personaggio si esprime. In questo racconto è capitato solo una volta e, nonostante non sia un errore, trattasi semplicemente di piacevolezza visiva che aiuta lo scorrimento della lettura;
- ci sono molte subordinate che a volte sembrano schiacciare il significato principale della frase. Consiglierei di dare un po' più ordine al periodo, proprio per permettere una migliore fruizione concettuale del testo.
Voglio inoltre segnare due piccoli errori:
- c'è un solo refuso ed è la parola "prova" che dovrebbe essere "priva";
- cit. "È vero che apposta è omografo del participio passato di apporre, flesso al femminile singolare; ma è altrettanto vero che i contesti d'uso sono in grado di disambiguare immediatamente se si tratti del nostro apposta avverbio o dell'apposta participio." - dal sito treccani.it. Insomma, "a posta" dovrebbe essere scritto "apposta". Questo genere di parole è un po' difficile da decodificare a causa del continuo cambiamento della nostra lingua e dalla diversa accettazione o meno di nuovi modi di scrittura, quindi consiglio sempre o di utilizzare un vocabolario oppure di, semplicemente, fare una veloce ricerca su Google che, la maggior parte delle volte, riporterà automaticamente al sito della Treccani.
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