Ciao! So che ho in ballo già un'altra storia, ma non ho resistito. Molto intenso questo primo capitolo... pare quasi di vedere i colori, di sentire gli odori. Il bambino che odora di "pipi' e borotalco, latte e acqua di rose" porta con sé una gioia speciale che coinvolge tutti i presenti, e fa dimenticare sia la guerra in corso che i cattivi presagi che avevano preceduto la sua nascita... finché il presagio non si traduce in realtà e, dopo la meraviglia, appaiono evidenti i problemi : il piccolo non sta bene, il suo sangue non coagula. Nella meraviglia, il difetto, forse un altro presagio di un destino che non sarà assolutamente facile....
Ottima scrittura, ricca ed evocativa : c'è qualche refusino, ma nulla che non possa risolversi con una rilettura. A presto!

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Ciao,
La fanfiction è molto interessante sia per lo spaccato cortigiano della vita dell'ultima famiglia imperiale, sia per Catherine, che ovviamente è molto legata alla famiglia dei Romanov.
Bello anche l'excursus sulla guerra russo giapponese.
Mi chiedo solo se verrá eliminata anche lei dalla rivoluzione, come Olga.
Alla prossima
Federico

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Cara Queenjane,
Ho appena intrapreso la lettura di questo tuo racconto, a dire il vero con un discreto ritardo, e già dalle
sue prime righe me ne sono appassionata. Credo che soltanto la dicitura "completa" potrà distogliermi
da essa. (In una storia tragica come questa è preferibile non evocare il più classico dei sinonimi del
termine "conclusione".) Sono tanti i temi da te toccati in questo racconto, tutti particolarmente coinvol-
genti. I miei preferiti sono, nell' ordine: l' aspetto storico (la Storia, con la esse maiuscola, mia grande
passione di sempre), l' amore (declinato in tutte le sue varie "coniugazioni"), le vicissitudini esistenziali
dei protagonisti e di chi li circonda (la Storia quotidiana, che pochi si ricordano di registrare), il richiamo
ad un' altra tua opera (sempre e comunque posta tra le mie preferite). Il tutto unito dalle tue non co-
muni doti di narratrice. Insomma, un insieme di "cose" adorabili e irrinunciabili. Questo capitolo si con-
clude veramente in un clima di grande tristezza. Probabilmente al giorno d' oggi la sorpresa per quella
malattia sarebbe poco o del tutto inesistente, ma, nonostante ciò, la gravità di tale morbo risulterebbe
ancora molto grande. Un fatto che dà molto da pensare. Le aquile dorate sono cadute da tanto tempo,
ma i mali del mondo rimangono sempre gli stessi, purtroppo.
Un affettuoso saluto

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Cara Queen, questa e un'opera da pubblicazione, storicamente è interessante, diretta, precisa, lineare. Sempre ispirata e talentuosa, soprattutto in questo scorcio storico,  che è il tuo preferito. Questo capitolo l'ho trovato molto drammatico e toccante nella chiusa. Bravissima, spero che altri commenteranno queste meraviglie di accuratezza storica, perché te lo meriti. 

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