Ed eccomi qui a riscrivere per la seconda volta la recensione.
La storia è molto originale, in un certo senso, a farla calare è stato l'espediente di utilizzare la valigia come scusa per far incontrare Natsu e Lucy.
Per il resto, però, ho trovato la storia abbastanza piacevole e fresca da un punto di vista originale, poiché i momenti descritti hanno una particolarità tutta loro che hanno reso, almeno in parte, il tuo scritto originale e per nulla ordinario.
Non vado pazza per le NaLu, ma come le rendi tu sono... belle, ecco. Non saprei usare un aggettivo migliore.
Ai miei occhi Lucy, ad un certo punto, è sembrata troppo ingenua ed infantile nel suo modo di esprimersi, o meglio, mi è parsa un po' troppo femminea, se vogliamo metterla in questi termini. La sensazione si è diradata in fretta, è vero, ma a primo impatto ha dato quella determinata impressione, pur acquistando a poco a poco i suoi soliti modi di fare. E, a tal proposito, è sempre la solita avventuriera...
Per quanto riguarda l'altro protagonista, invece, Natsu è il solito stupido che ci mette un po' a capire le cose ("La guardo sentendomi atratto da quella ragazza: i suoi gesti impacciati, gli occhi nocciola persi nel vuoto, il sorriso dolce rivolto a chissà cosa, i capelli morbidi che ricadono sulle spalle rilassate e quello sguardo traboccante di sogni le danno un'aria dannatamente affascinante.
Poi lei si gira incrociando il mio sguardo. Ci scrutiamo mentre io perdo pure la concezione del tempo e la "sinfonia si fa più forte nel mio cuore. Quel suo sguardo mi perfora gli occhi penetrando come un fuoco d'artificio nel profondo del mio animo scorrendo nelle mie ven...
Il nastro nero si avvia con uno scatto metallico facendomi improvvisamente tornare all'aeroporto.
Scrollo la testa: ma che cavolo di effetto mi fa questo maledetto sonno?" - quando si dice alla buon'ora, insomma...).
Posso candidamente affermare, per l'ennesima volta, di essere innamorata del tuo stile.
Anche con pochissime frasi messe insieme riesci a tessere una lunga strada articolata che porta pian piano a fine lettura e, sul serio, per quanto fosse lungo, leggere questo tuo capitolo è stato un vero e proprio piacere.
Ti annoto giusto qualcosa per eventuali correzioni:
"Questa musica invade tutto il mio corpo scaldandolo con un(')energia nuova che sa di fuoco: Mi fa venire voglia di muovermi, di ballare, di scatenare il grande incendio nella mia pancia."
"Ci scrutiamo mentre io perdo pure la concezione del tempo e la "sinfonia si fa più forte nel mio cuore." --> qui ci sono semplicemente delle virgolette di mezzo.
Ti giuro che, per un motivo che suppongo non saprò mai spiegarmi, stavo morendo dalle risate quando si è presentata davanti ai miei occhi la scena di un Natsu - appena arrivato, tutto insonnolito e stanco e che vuole solo buttarsi a letto e dormire, poveraccio - che si mette a spiare la bionda sconosciuta che è riuscito ad attrarlo, anche se involontariamente, grazie alla musica da lui tanto amata.
Mentre lui ci è rimasto di sasso, io ho ridacchiato di gusto. Sono una pessima persona, lo so.
E la risatina ha continuato a causa della valigia troppo pesante, con Natsu che l'aiuta.
Emma, sul serio, tu non puoi scrivermi certe cose e sperare che io rimanga seria. Non puoi proprio sperarlo, soprattutto se aggiungi anche la musica e ci fai riferimento con dei suoni che non vengono da strumento musicali, ma da ciò che ci circonda; la musica mi piace moltissimo, e ancor più adoro i suoni associati ad ogni oggetto/fenomeno. La fine è a dir poco spiazzante, accidenti. Adesso pretendo un altro incontro.
Tutto ciò per dire che, aye, la storia mi è piaciuta: leggera, allegra e per nulla pesante, un vero toccasana per una mente stanca come la mia. |