Cara Queenjane,
Rieccomi qua, per la seconda volta, ma, non preoccuparti, sarà l' ultima per oggi. Devo pur recuperare
in qualche modo il tempo perduto. Ma che sorpresa! C'è un bel po' di Versailles in questo secondo ca-
pitolo. I lillà, la rosa bianca, un' altra famiglia reale sfortunata... Ecco, se Maria Antonietta dubitò di
qualcosa in vita sua non fu certo a proposito del suo essere regina di Francia, ma era Asburgo ( o me-
glio Asburgo-Lorena) il sangue che scorreva nelle sue vene, un aiuto non indifferente per lei. Purtroppo
ciò non riuscì anche ad indirizzarla verso i migliori atti decisionali di una sovrana. Ecco qui, invece, lo
strano caso di una zarina che avrebbe preferito essere una contessa di campagna. Ogni cuore è un uni-
verso a se, e l' universo è immenso e sempre incompleto. E la storia umana è sempre carica di ironia,
spesso malvagia... Due comportamenti opposti accomunati dal medesimo tragico destino. Unico punto
d' incontro tra loro l' essere regnanti in epoca di rivoluzioni, cioè in ore in cui ogni cosa muta e tutto
vacilla. Attimi in cui l' esistenza umana è, più che mai, sospesa ad un tenue appiglio. Ma tutto questo è
ancora lontano da casa Romanov. Intanto tra la principessina Raulov e lo Zarevic Aleksej è già nata una
grande amicizia. Una di quelle che meritano la dicitura "per sempre". E forse, nonostante tutto, avverrà.
Un affettuoso saluto |