Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 352
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
29/01/22, ore 12:09
Cap. 1:

Interessante il ritratto di Luigi XV che qui non è il gioviale ed un po’ collerico ciccione della serie animata, ma un uomo visto nelle sue umane debolezze ed anche nelle sue meschinità.
L’ormai anziano re non si fa specie di confessare la sua attrazione per le ragazzine e finanche per le bambine, compresa la neo sposa del nipote. L’epoca ed il rango glielo consentivano e lui non voleva farsi mancare nulla. Come dimenticare del resto il Parco dei Cervi e tutta la teoria di favorite ed amanti, alcune decisamente imbarazzanti, che si sono susseguite fra quelle mura?
Impudico negli occhi e nei pensieri, il vecchio re indugia a fantasticare sul labbro sensuale e sul fuoco nelle vene di quella nipote acquisita troppo pepata e caparbiamente ostinata per quell’imbelle del nipote di sangue. Si lascia andare ad atteggiamenti voyeuristici anche nei confronti di Oscar che, con la sua particolare situazione di adolescente vestita da uomo, stuzzica le fantasie di questo divoratore di vergini. In un contesto del genere, si attaglia perfettamente la definizione di vecchio pazzo affibbiata al generale de Jarjayes che non si è reso conto o che, pur rendendosene conto, si è del tutto disinteressato della curiosità pruriginosa alla quale avrebbe esposto la sua ultimogenita con le sue decisioni fuori dagli schemi.
Sincero fino ad essere scioccante, il re annovera tutte le sue pecche, i suoi vizi e le sue mancanze di umanità e di carità cristiana. Quasi benedice il vaiolo che, rendendo la sposa sfigurata ed inservibile, lo ha sollevato dal fastidio di un matrimonio combinatogli dalle figlie bigotte, ansiose di sottrarlo alle spire della du Barry. Quasi per una sorta di vendetta del destino, sarà sempre il vaiolo ad ucciderlo.
Confessa anche il suo disinteresse per la politica e per le condizioni economiche in cui si trova la Francia, che conosce benissimo nella loro drammaticità, ma che sono fonte, per lui, di soli grattacapi. Anziché sbattere la testa contro problemi gravi, egli vuole vivere e godersi la sua favorita, una donna che ha capito l’antifona e che non lo tedia con pesanti pose da intellettuale ed ingerendosi negli affari di stato, scelte che annoierebbero il monarca, allontanandolo da lei.
Colpisce la totale durezza di cuore di questo re che, sotto una finta aria scherzosa e bonaria, cela il più totale disinteresse per il suo popolo che muore di fame e per quella ex fidanzata sfigurata dal vaiolo. Addirittura i figli ed i nipoti considera brutti o bigotti o entrambe le cose, mostrandosi privo di quell’amore genitoriale che, seppure posseduto in minima parte, acceca e fa vedere belli anche i brutti e gli insignificanti.
Questa fame di vita, di piacere e di divertimento, che spesso lo avrebbe condotto al ridicolo, lo sottrae ai suoi doveri di monarca e di padre e lo chiude nell’egoismo e nel cinismo.
Penso a lui come ad una colossale occasione sprecata. Con la posizione che rivestiva e con la personalità che aveva, molto più forte e volitiva di quella del nipote, avrebbe potuto fare la differenza ed incidere sulla sua epoca, raddrizzando lo storture ed evitando futuri drammi. Preferì, invece, tirare i remi in barca, stemperarsi nei piaceri e diluire lo stress nell’ozio. Un ignavo, lo avrebbe definito Dante.
E’ molto interessante quest’esperimento di un’Antologia di Spoon River oscariana che ripercorre una lunga sequenza di ritratti post mortem, analizzati con una lente d’ingrandimento spietata che ne accentua ogni minimo difetto senza sconti. Essa inizia da un personaggio che, nella storia della bionda eroina, fu marginale, ma che non lo sarebbe stato affatto nella sua epoca e nella sua reggia, se non fosse stato lui stesso a marginalizzarsi con le sue grasse mani.

Recensore Master
25/07/18, ore 09:00
Cap. 1:

Mi avvicino ora a questa tua reinterpretazione di quel capolavoro di E.L. Masters., incuriosita dal fatto di averlo più volte letto mentovare da altri autori. Mi ero ripromessa di affrontarlo, prima o poi. Spero di riuscire a lasciare anche solo poche righe per ognuno dei capitoli/personaggi che hai declamato.
Comincio, ovviamente, da questo Luigi XV, di cui tanto bene descrivi l’aver preferito la dissolutezza del piacere alla noia del dovere. Ah, se avesse potuto lui avere per le mani quella deliziosa vergine tanto a lungo ignorata da quel brocco di suo nipote! Bellissimo questo passaggio, pur con garbo non perdi occasione di sottolineare la brama lussuriosa di quest’uomo che, non so perché, mi suscita in parte simpatia, pur essendo indubbiamente un inetto (come tutta la dinastia dei Borboni, ma questa è una mia personalissima opinione) che non ha saputo mettere al servizio del suo Paese la sua notevole cultura.
Di questo personaggio lambisci graziosamente tutti i personaggi, perlopiù insulsi - con poche eccezioni - che hanno fatto da sfondo alla sua vita.
Meraviglioso l’aggancio fra realtà storica e fantasia, con quel rimando a Oscar. Però, povero il mio Generale, perché vecchio pazzo? Forse non apprezzava, il Beneamato, la tradizionale fedeltà dell’antichissima schiatta dei Jarjayes alla Corona?
Il diluvio era già cominciato.

Recensore Junior
30/04/18, ore 17:39
Cap. 1:

Cara Agrifoglio, non avevo mai gettato lo sguardo su questa tua storia fino ad oggi ed ora che l'ho fatto non posso dire di essermene pentita. Per adesso ho letto solo il primo capitolo, in cui a parlare è Luigi XV, ed il ritratto del personaggio che ne emerge complessivamente mi sembra molto rispondente al vero storico: un uomo molto pieno di sé, sensibile al richiamo della carne e, a differenza del suo predecessore, capace di portare la Francia intera sull'orlo della bancarotta... certamente Luigi XVI avrebbe ben potuto addurre, a scusante della sua altrettanta incapacità di gestire efficacemente uno Stato, il fatto di averlo ereditato già in pessime condizioni.
Da un punto di vista generale, mi piace e mi intriga l'impianto della storia, che si dipana, per la parte spettante, dal punto di vista di ognuno dei personaggi e che, credo, ti abbia permesso di dare vita a qualcosa di veramente originale (a me ha ricordato l'impostazione che Baricco ha dato alla sua rilettura dell'Iliade di Omero). Non ti garantisco di riuscire a leggerla tutta, causa una cronica mancanza di tempo, ma ora che l'ho scoperta non farò a meno di tentare! Un abbraccio e a presto. S.

Recensore Master
03/07/17, ore 12:00
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ho creduto opportuno segnalare il capitolo terzo di questa storia ,molto singolare perché a episodi indipendenti, originale pure perché rielabora il vissuto di tutti i personaggi della serie in una specie di commemorazione post mortem.
La bellezza di quest' ultimo lavoro, affonda le sue radici nella verità della storia di Oscar, senza vezzi né fantasiosi ricami sul personaggio.
Oscar e André giacciono nella collina di Arras, ricordati da quell' oste campagnolo che tanto li stimava e da tutta la generazione di famiglia che continuerà a vegliare il loro sonno di Giusti

Recensore Veterano
22/06/17, ore 23:15
Cap. 1:

Bella idea che hai avuto, è interessante riprendere il modello dell'antologia di Spoon River e far narrare ai personaggi ormai morti di VNB il loro punto di vista sul mondo e le persone con cui hanno vissuto e magari sapere per loro bocca quel che in vita non hanno avuto il coraggio di dire.Esordisci con Luigi XV, e lo fai con scioltezza cogliendo, secondo me in maniera egregia, lo spirito di questo re, che in fin dei conti non l'ha mai mandata a dire... Mi piace anche lo stile tra la prosa e la poesia. Seguirò volentieri questa raccolta di sguardi e presumo confessioni, sulla vita vissuta o anche solo desiderata.

Recensore Master
22/06/17, ore 15:37
Cap. 1:

Mi hai incuriosito moltissimo! Non conosco e non leggo letteratura americana moderna,quasi mai,ma essendo una persona curiosa, andrò a cercare la fonte di questa tua interessante raccolta sulle riflessioni post mortem.
Questo primo capitolo mi ha assolutamente avvinto!
Una confessione perfettamente in piena regola, uno stile essenziale e una prosopopea rappresentativa tipicamente regale.
Ho visto Luigi XV e ho ripercorso la sua vita assieme a te.
Raccolta davvero originale e ispirata Si sentiva bisogno di qualcosa di fresco e poco impegnativo per questa calda torrida estate
Aggiorna presto!!
(Recensione modificata il 22/06/2017 - 03:41 pm)

Nuovo recensore
22/06/17, ore 14:30
Cap. 1:

Davvero molto interessante... mai vista una cosa così su questo sito Mi incuriosisce questa autoanalisi dei personaggi, e spero che si protrarrá anche oltre quelli più trattati, i principali, e si spenda anche per quelli secondari. Confido in te, Samaelle.

Recensore Master
22/06/17, ore 12:00
Cap. 1:

Debbo ammettere che Luigi XV non mi sta granché simpatico dopo avere letto il resoconto della sua vita fatta di stravizi e preconcetti!

Nuovo recensore
21/06/17, ore 23:15
Cap. 1:

Ciao! Lo spunto dall' Antologia di Spoon RIver è bellissimo! Come anche De André si è ispirato, trovo molto azzeccato narrare dei personaggi e della loro morte attraverso questa forma! Mi piacerebbe poter leggere oltre della morte dei nostri anche di quella di personaggi minori, tipo Charlotte, Diane, l' uomo con la fisarmonica! Mi hai incuriosito! Grazie!

Recensore Veterano
21/06/17, ore 20:37
Cap. 1:

Mi piace molto come idea. L'antologia di Spoon River come fonte di ispirazione,bello!
A me è piaciuto molto questo primo ritratto, sono curiosa di leggere i pensieri del mio amato André.
Buon lavoro ;)
(Recensione modificata il 21/06/2017 - 10:41 pm)

Recensore Master
21/06/17, ore 20:17
Cap. 1:

Approvo. Lo Spoon River mi piace molto e piace anche a me fare carrellate sui personaggi - la cosa mi interessa.
Il ritmo poetico c'è e non c'è - è il casino del verso libero . qualche "ma" di troppo, una seconda limatina non avrebbe guastati, ma il risultato è mediamente positivo.
Sei partita alla larga con il vecchio Re una volta beneamato. Sono molto curiosa: vediamo chi viene dopo!