Recensioni per
Di cui quattro hanno tentato di uccidermi e una c'è riuscita
di MilesRedwing

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Interessante...molto interessante...
Solo una piccola postilla...Jack era ammanettato a un albero, non un pennone! C'è molta differenza...e ponte di tribordo su una nave come la perla non significa nulla...dire sulla coperta o, se non ricordo male, sul cassero era meglio...ricordo che non eran né sul casseretto né sul castello, quindi doveva essere uno dei due...
A parte questo, mi è davvero piaciuta! Una bella storia introspettiva di un uomo che ha conosciuto la morte sulla sua pelle e fatica a lasciar correre...davvero molto bella! Brava!
Ci vediamo al prossimo scambio!

Recensore Veterano

Ciao! Perdonami se sono andata a recuperare questa storia un po' vecchia, ma appena ho letto "Pirati dei Caraibi" non ho resistito! Ho sempre adorato questa saga cinematografica (nonostante sia rimasta delussissima dal 4 e dal 5). Innanzitutto hai scelto un momento davvero molto intenso e su cui avrei voluto che anche nella pellicola ci si soffermasse di più, dopo l'incontro tra Jack ed Elisabeth nello scrigno di Davis Jones i nostri eroi si apprestano a tornare nel mondo dei vivi ma si imbattono nell'anima del signor Swan. Il secondo capitolo della saga si era concluso col tradimento di Elizabeth che, per salvare la sua vita e quella dell'amato non aveva esitato ad abbandonare il nostro capitano al suo destino. Una scelta per molto versi discutibile, ma che io ho sempre trovato piuttosto in linea con la mentalità piratesca e persino Jack sorridendole mentre affoga (letteralmente XD ) la definisce "piratessa", consacrando la sua entrata a far parte di quel mondo folle e spietato. Il nostro Jack comunque di sicuro non l'ha mandata giù e sei riuscita benissimo a rendere la sua collera: i suoi pensieri sono deliranti, ricchi di rabbia, disprezzo, incredulità e rispecchiano molto bene la condizione di follia in chi si trova dopo essere stato spedito all'inferno. Passato e presente sembrano fondersi in una dimensione surreale e mi è piaciuto il riferimento alla madre, altra donna forte ed enigmatica qui paragonata ad Elizabeth. Il momento in cui poi Elisabeth vede suo padre e capisce che lo ha perduto per sempre è stato molto intenso già nel film, ma vederlo dal punto di vista di Jack forse ha fatto anche piu male. È dispiaciuto ma allo stesso tempo ormai la vita da pirata lo ha temprato quasi da renderlo ironico e insensibile alla morte. Le uniche parole d'amore sono per la Perla Nera, l'unica cosa che Jack abbia mai amato e a cui è sempre fedele. Anche nelle battute finali, il confronto con Will ci fa capire che nonostante il reciproco rispetto, il loro rapporto presenti ancora una certa ambiguità. Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato onirico e poetico allo stesso tempo, perfettamente in linea con il personaggio di Jack. Complimenti, mi ha fatto davvero piacere leggerti!

Recensore Master

Ed eccomi qui per lo scambio libero del giardino.
Ho scelto proprio una storia riguardante Pirati dei Caraibi, amo quella saga -tranne il quarto- e più di tutti la maledizione della prima luna, ho letto la trama che mi ha subito incuriosita quindi eccomi qui e devo dire che non mi ha delusa per nulla.
Il pezzo dove Elizabeth vede suo padre nella barca che va con le altre anime è un pezzo davvero molto e forte e anche commuovente, in quanto vediamo la disperazione della ragazza di tentare inutilmente di salvarlo, e penso tutti ci saremo comportati uguale.
Hai reso invece molto bene i pensieri di Jack verso di lei, che rispetto agli altri lui sta in disparte e non tenta di aiutarla proprio come "dispetto" per quello che lei ha fatto a lui alla fine del secondo film e anzi vorrebbe ripagarla con la stessa moneta, beh che dire non ha nemmeno tutti i torti penso che tutti al posto suo vorremo vendicarci, hai reso davvero bene i pensieri suoi che è anche un personaggio mica facile su cui immedesimarsi se stai a vedere.
Il tuo stile di scrittura è davvero buono complimenti, non mi sono mai annoiata, anzi al contrario sono stata incollata fino alla fine davvero complimenti e alla prossima ciaoo ^^.

Eccomi :)
Dunque una composizione molto singolare, sia per la scelta del momento, che a memoria credo nessuno abbia mai trattato da queste parti, sia per i toni e l'atmosfera con cui hai saputo rievocarlo, dando una sensazione di tempo sospeso, ambiguo, inquietante, onirico.
E' una scena emotivamente forte nel film, molto dolente e riflessiva, e Jack, essendo appena - quasi - sfuggito dalla terribile prigionia dello Scrigno, è credibile che sia più annebbiato del solito nei suoi ragionamenti oltre che nei suoi sentimenti.
Il trauma della morte per mano della bella Miss Swann, è ancora fresco e bruciante, perciò è perfettamente probabile che desideri la sua morte: sappiamo che lui spesso parla e agisce d'impulso e con istinto dispettoso e vendicativo, un po' come un bambino, però in realtà è anche un uomo che riflette tanto, dalla psicologia molto complessa, nonché un'anima pura: se si comporta "male" è solo perché tanto ha subito e sofferto in passato e soprattutto perché non ha mai avuto la consolazione di affetti veri attorno a sé dai quali si sia sentito amato e compreso. E per questo è egoista e diffidente nei confronti di tutti.
Così ripensa distrattamente alla sua enigmatica madre (<3), sogna di essere diverso (perfino di essere donna!), aggredisce chi non capisce o chi gli somiglia, e alla fine si attacca alla Perla, che certo non può ricambiarlo, perché in fondo sempre di una nave si tratta!
Insomma, di suggestioni e riflessioni in questo tuo "giochino" rileggendolo con più attenzione ne ho trovate davvero tante.
Solo le ultime due frasi mi sono un po' sfuggite: quel "Sputafuoco" è riferito a Will?
Un altro piccolo appuntino: in certi passaggi magari ci starebbe un corsivo, tanto per distinguere pensieri e frasi riportate.
Per il resto, buona ispirazione!)