Recensioni per
The wolf and the worm
di QWERTYUIOP00

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/09/17, ore 08:52
Cap. 1:

Noto che questo capitolo è stato pubblicato ben tre mesi fa e, sebbene vi sia la dicitura “in corso” nella descrizione, tutto tace. Dunque è più che probabile che il progetto sia stato abbandonato e che questa recensione non otterrà mai risposta. Ad ogni modo, ho letto ciò che hai scritto e, che sia tu, altri o nessuno a badare al mio parere, io lo esporrò ugualmente.
Innanzitutto, ci tengo a precisare che non conosco il mondo di The Elder Scrolls all'infuori di Skyrim e tutto ciò di cui sono venuta a conoscenza su quanto avvenuto prima e in altri luoghi di Tamriel è grazie al materiale “storico” che è possibile reperire in Skyrim. Detto ciò, ho comunque le idee sufficientemente chiare per intuire lo schema generale degli avvenimenti e notare che la OOC è forte in questa fanfiction.
Ho apprezzato le transizioni tra sogno e realtà: molti sottovalutano questo genere di prosa, ritenendo che sia semplice, ma non è così. Spesso diviene o troppo esplicita, o troppo confusa. Tu hai usato una delle tecniche più tradizionali... ma che a mio parere è tradizionale per un motivo: funziona.
La prosa è buona, anche se ho trovato alcune incertezze che oso esporre qui.
Da un punto di vista narrativo, il terzo sogno sembra la parte più problematica, quindi riporto gli esempi che più hanno disturbato la mia lettura:
_“...richiamata da un urlo che aveva lacerato l’aria, dandole anche fastidio alle orecchie.
Sollevando il capo, la fanciulla capì che quello che era sembrato un urlo era in realtà il verso dell’aquila” = o meglio “...richiamata da un urlo che aveva lacerato l'aria, dandole anche fastidio alle orecchie. Sollevando il capo, la fanciulla capì che, in realtà, quello fosse il verso dell'aquila”: non credo sia necessario ribadire tutta la tiritera del “quello che era sembrato un urlo”, dato che suona solo come una ripetizione ridondante.
_”Una volta aveva sentito la storia di un uomo, colpevole di qualcosa che non le era mai stato ben chiaro, che era stato legato ad una roccia con delle catene mentre un’aquila gli strappava il fegato. Da quel momento aveva sempre avuto paura delle aquile” = è bizzarro trovarsi di fronte al mito di Prometeo, originario della “reale” mitologia greca, all'interno di un racconto ambientato nell'immaginario mondo di The Elder Scrolls, sviluppato a partire dal 1994 dal genio di Bethesda Softworks che, per quanto abbia sempre ostentato le proprie ispirazioni in questa serie dalla storia reale, mai l'ha fatto tanto apertamente.
_”Decise di andare avanti.Riprese ad andare avanti, continuando ad osservare l’aquila, che, stranamente, rimaneva ferma ad osservare” = qui ci sono ben due ripetizioni palesi: il fatto che per due volte di fila venga ribadito in maniera superflua l'azione di andare avanti e il verbo “osservare” impiegato sia per descrivere l'azione della bambina e dell'aquila: consiglio di trovare un sinonimo.
Riguardo al penultimo capitoletto in prima persona, invece, ho questi appunti da fare:
_”E confido tu sia abbastanza furba da non cercare di vedere cosa succede in caso contrario”: “... da non cercare di vedere cosa succederebbe in caso contrario” o, ma questa forma verbale mi convince meno “cosa succeda in caso contrario”.
_ in poche righe chiami lo stesso personaggio in due modi differenti, prima trascrivendo il suo nome Kinthira, poi Kintyra. Una stupidaggine, lo so, ma salta all'occhio.
_infine c'è la frase: “Quella sciocca ragazzina ne sarebbe orgogliosa, ne sono certa, ma dalla finestra della sua cella a Glenpoint dubito riesca a sentire le loro proclamazioni di fedeltà” che... niente, non va corretta, è solo figa e volevo evidenziarla.
Tutto questo non ha altro scopo che essere da suggerimento per il miglioramento di un testo, a mio parere, tendenzialmente ben fatto. Per il resto, buona fortuna coi lavori a venire e (forse) alla prossima.