Cara, cara Elisa.
Io ti ringrazio per questo regalo. Te lo dissi già quando lessi l'anteprima, ma anche a questa rilettura mi rendo conto di quanto mi scaldi il cuore vedere che qualcun altro oltre a me scrive di loro; vedere che ne scrivi tu, con tanta cura e attenzione.
Come sempre in una OS hai concentrato un mondo di emozioni e sentimenti complessi e contrastanti, portando chi legge in questo mondo a dir poco caleidoscopico che è il MadaSaku. Mi affascina tanto di loro la profondità dell'introspezione che riescono a raggiungere non solo come singoli ma anche come coppia, il loro essere difficili e incasinati, due personalità piene di contrasti e "lati oscuri", eppure così complementari. A parte le scene iniziali, goliardiche, che come sempre mi hanno lasciato un sorriso sincero (i parenti/amici si impegnano davvero dal profondo del loro cuore nel rendere ogni momento di Madara un inferno); ho apprezzato moltissimo che in questa OS siano emersi i problemi quotidiani che può incontrare una coppia. La parte rossa, anche se in questa OS era meno esplicita, è riuscita benissimo. Mi ha colpito vedere quanto Sakura riesca ad essere sfacciata con Madara, libera, e ogni volta non riesco a fare a meno di confrontare questa Sakura, così vera e così donna, con la ragazzina insicura che sussulta per ogni occhiata di disapprovazione di Sasuke. Si capisce molto bene, quanto un'altra persona ci possa valorizzare e far crescere.
Madara, sempre in bilico tra il romantico e il triviale, mi ha intenerita quando pensa che, da quando conosce Sakura, solo lei è oggetto delle sue fantasie. In modo spontaneo e istintuale, senza bisogno di dover caricare questa attrazione viscerale con un accento esasperato di sentimento, che è percepibile tra di loro senza bisogno di doverlo accentuare. Questo intreccio di sentimento e passione è molto reale, e giusto nel ritratto che si può fare di una coppia. Anche il modo che ha Sakura di diventare spudorata, e di desiderare il marito, non stona mai e la valorizza come donna. Il momento del loro litigio è uno dei miei preferiti in questa serie di OS.
Viene fuori anche il lato più selvaggio di Madara, quello misogino, violento, capriccioso. E sì, ogni tanto ci vuole; perché altrimenti, in un mondo AU, Madara potrebbe davvero sfociare nell'OOC, avendo avuto una storia così diversa rispetto al manga.
Sakura tuttavia, da donna intelligente qual è, non si lascia impressionare e non drammatizza, fiduciosa del legame che c'è tra di loro e del rispetto che il marito le porta. Sono due caproni, ma il loro modo di riconciliarsi è bellissimo. Il modo in cui Madara china il capo, ammettendo di aver esagerato, e quello in cui Sakura si rende conto di essersi lasciata trascinare dalla propria emotività, e da quella punta di infantilismo che troviamo in lei.
Hanno un loro equilibrio, e lo vediamo in tanti passaggi di questa OS, per come si e lentamente costruito negli anni.
La gelosia, la complicità del viaggio, le piccole premure, il rendersi conto dei traguardi raggiunti insieme... tutte cose che, in una relazione di tanti anni, emergono con più evidenza quando si è lontani da casa, e si ha modo di "fare la coppietta". Un aspetto forse un po' infantile che, però, si ritrova alla fin fine in ogni relazione. Perché fa piacere a tutti, a modo loro, crogiolarsi in un sentimento e in un senso di appartenenza che, nel quotidiano e negli impegni lavorativi di tutti i giorni, diamo per scontato e forse a volte trascuriamo.
E adesso, beh... grazie.
Hai trattato Neji e Hanabi con così tanto amore. Ti ho già detto cosa pensavo, e sarò ripetitiva, ma davvero ho amato ogni singola riga, e mi sono tanto emozionata.
Questa Hanabi sbarazzina, come lo sarebbe in un mondo alla fine meno severo di quello degli shinobi, mi ha ricordato tanto quella di Boruto. Ho amato il modo in cui hai descritto la sua bellezza, perfetta e forse distaccata come quella delle bambole di porcellane, ma che poi si accende di quel guizzo di intelligenza e sfrontatezza. I suoi modi decisi, eleganti ma spregiudicati, la sua vivacità. Eppure quell'ombra di insicurezza che non la abbandona, per la rigidità della sua educazione, l'istinto di mettersi sulla difensiva per proteggersi. E la dolcezza celata, il modo in cui avverte la presenza di Neji e ne è condizionata, in cui vorrebbe essere alla sua altezza. E lui che la protegge a suo modo, lasciandole i suoi spazi, permettendole di trovare da sola un equilibrio e un proprio posto nel mondo, stando subito dietro di lei, senza che lei se ne accorga, per riprenderla se dovesse cadere. La naturalezza con cui la tocca, la tenerezza, eppure il modo sempre sostenuto che ha di essere Neji, che fa parte di lui, e che tuttavia viene intaccato dalla spigliatezza di Hanabi, dalla sua visione aperta e critica delle cose e delle persone. Si percepisce che stiano ancora cercando dei punti fermi, venendosi incontro, cercandosi e trovandosi, lavorando su se stessi per poter stare insieme. Hai dato una visione molto personale della coppia, e per me molto giusta. Tua, elaborata, sentita.
E davvero, non finirò mai di ringraziarti.
Come sempre il lavoro è eccellente, fin nei minimi dettagli, e pieno di passione.
Attendo sempre con fiducia e aspettativa le prossime OS, non sapendo davvero quale dei tuoi progetti desiderare con più impazienza.
Un abbraccio <3
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