Ho iniziato da poco ad interessarmi a questa coppia e sono contenta di aver trovato questa storia.
Il giovane Albus vorrebbe fare grandi cose ma non è abbastanza forte (o forse non abbastanza cinico) da abbandonare casa e famiglia, e allora cerca l'appoggio di Gellert.
Appoggio in tutti i sensi, sia come persona a cui delegare le responsabilità, sia come persona che gli ripeta in continuazione che lui è speciale e che è sprecato nel suo paesino di provincia, e che è giusto che si dedichi ad "un bene superiore".
Io ho letto in questo senso anche il suo essere la parte passiva della coppia, non so se tu avessi in mente questo.
Il fatto che non ci sia una descrizione fisica di Gellert me lo ha fatto vedere un po' come lo vede Albus: più che una presenza umana un ideale a cui aggrapparsi, anche a costo di diventare volontariamente cieco di fronte ai suoi difetti.
Quando l' ha lasciato solo sul letto credevo che Albus sarebbe rimasto abbandonato nella stanza, e invece poi è tornato con una coperta e per restare accanto a lui.
Mi avrebbe fatto tenerezza, ma conoscendo la personalità manipolatrice di Grindelwald sono diventata ancora più sospettosa. E infatti subito dopo è arrivata la richiesta, in un momento di vulnerabilità che avrebbe dovuto essere rispettato.
Questa storia mi è piaciuta molto proprio per questi due caratteri così diversi che hai rappresentato.