Recensioni per
Opus Magnum
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/07/22, ore 02:37

E rieccomi, ben appunto.
Almeno qualche piccolo pezzetto del puzzle va a posto. Albedo, appunto: si rischiara per purificare la sostanza e arrivare alla cosa pura.
La sigla fa riferimento contemporaneamente all'anima ed alla pietra filosofale.
Del resto, geniale l'idea di usare la Melancolia come chiave del cifrario. 
Eh, povera signora Pfannenschmied. Sembra quasi la mamma di Killick, se non fosse che Killick non ha una madre, si è autogenerato come un fungo.
L'Uroboro, che bello ritrovarlo!

Faccio una piccola digressione, a questo punto.
Ho scelto di leggere questa storia perché, inconsciamente, mi ha fatto tornare in mente due saghe di libri con cui sono cresciuta. Una è "La bambina della sesta luna", l'altra "Geno", di Moony Witcher (alias Roberta Lizzo), sono libri per bambini che combinano nella trama elementi di alchimia ed esoterismo in modi davvero geniali. Mi hai riportato ad una parte d'infanzia. Credo di averli letti tutti almeno due o tre volte. Chiaro, a te sembreranno stupidaggini, ma da bambina li adoravo.
Ho ritrovato delle atmosfere simili, ma molto più adulte. E questo mi fa apprezzare ancora di più la storia.

Povero Johannes, povero lui! Però non è così inutile come crede, anzi!.
Ecco che il nostro entra nelle fauci del drago per scendere nelle interiora della terra dove, si spera, trovera l'illuminazione.
Io, intanto, ho il dubbio che l'omicidio di Konstantin sia stato un sacrificio. 
Non commento parola per parola perché ho l'ansia, ma sono presissima. Stupende le descrizioni degli affreschi del tempio. 
Intanto Nigredo ed Albedo si conseguono, mentre Von Kleist trova man mano gli indizi disseminati da Konstantin.
Ed ecco un vero e proprio laboratorio, con tanto di distillatori e attrezzatura varia ed eventuale. (Abbi pazienza, ho fatto il Classico, tutta la mia esperienza di chimica consiste nell'estrarre l'amido dalle patate)

Facile intuire chi sia la mente dietro tutto quanto, ma JOHANNES! No, eh!
Non fare scherzi! Lui non si tocca! Però sento effluvi di potenziale Hurt/Comfort e ho le orecchie ben dritte. 

Ecco, appunto, l'homunculus, immaginavo c'entrasse e che sarebbe saltato fuori ad un certo punto.
Sospettavo si trattasse proprio di Konstantin, in effetti.
Qui Konstantin sembra usare, credo, gli Arcani Maggiori dei Tarocchi. La Luna, la donna, vuole divorare il Sole, quindi uccidere Fritz.
Più che il flauto, io gli avrei versato qualcosa nelle 40 tazze di caffè corretto champagne che beveva ogni giorno, ma questione di praticità suppongo.
Oh, finalmente comincia a scorrere del sangue! Del resto, Rubedo ^^
Non vedo l'ora di scoprire il finale.
 

Recensore Veterano
30/11/21, ore 16:53

Ciao, carissimo!
Eccomi qui per la seconda parte.
Oltre alla trama e a tutti gli intrighi ad essa correlati -che sono descritti stupendamente- e all'ambientazione (:)), qua i personaggi sono perfetti. Von Reuchel lo adoro (ma povero, però, sia per il rapimento che per la storia della gamba), e pure la signora Pfannenschmidt era geniale (poveraccia anche lei, però). Konstantin, l'avessi incontrato di persona, l'avrei corcato di botte.
Sei riuscito ad inserire perfettamente anche i flashback strappalacrime di Von Kleist senza farli pesare sulla trama e sulla scorrevolezza.
Tra l'altro mi piace come Wilhelm sia la personificazione del modo di dire americano "done with this shit", perchè è un prosaico ufficiale a cui tutto quel misticismo dà su ai nervi, ma al contempo sia più arguto e pronto di quanto egli stesso pensi.
(la mia stupida considerazione finale è che l'alchimia è affascinante, ma nel '600/'700 erano tutti matti).

A prestissimo!^^

Recensore Veterano
05/09/17, ore 20:23

Okey, io te lo devo chiedere: Come fai a padroneggiare così bene questi argomenti? Oltre al fatto che sembra che tu sia vissuto in tutto le epoche storiche di cui scrivi, davvero, penso che non mi destreggerei così bene e con scioltezza nemmeno se dovessi scrivere cosa mi è successo oggi, ma poi, parli dell'alchimia con tanto di nomi specifici, definizioni e dettagli. Quando cerco di informarmi su qualcosa nonb riesco a reperire tante informazioni su internet. Questo mi fa vedere quanto tu sia preciso e professionale in quello che fai, ti ho sempre detto che per me le tue pagine potrebbero essere tranquillamente quelle di un libro.
La storia è estremamente intrigante, è ben architettata ma non in quel modo astruso che si fa difficoltà a seguire (a parte che il mio "ambiente" è l'introspezione, per tutto il resto sono tarda a capire XD). 10 e lode per i personaggi, sono tutti caratterizzati benissimo. Poi vabè, Diana o Artemide che dir si voglia è la divinità che più mi piace, quindi usando la sua immagine in modo così elegante e misterioso poi mi hai conquistata del tutto!
A presto :)

Recensore Master
24/08/17, ore 00:59

Ciao carissimo,
Sempre più bella questa storia.
Le simbologie segrete, i codici da decifrare, i riferimenti all'alchimia, le scene che paiono saltar fuori da quadri barocchi... Davvero ben orchestrato. Von Kleist, poi, dimostra di essere un tipo piuttosto arguto anche se pensa di non esserlo. Ammetto che avevo capito fin da subito che quella von Pfuel era invischiata nella setta, ma mi è piaciuto molto il modo in cui hai fatto svelare a von Kleist tutti gli elementi per risalire alla sua identità. Mi piacciono molto i gialli di questo tenore, ad alto contenuto immaginifico e simbolico, pieno di rimandi a opere e significati nascosti. Azione, mistero e indizi mai banali, sono questi gli elementi che mi tengono letteralmente incollata allo schermo (del telefono, in questo caso). E tu, caro mio, ci sei riuscito davvero bene!
Ora sono ansiosa di sapere cosa succederà nell'ultima parte.
Mi sa che se ne vedranno delle belle!

Recensore Master
02/07/17, ore 11:19

Eccomi qui e scusa anche tu per il ritardo... bellissimo questo capitolo 2, sei un mago con gli intrighi, mio caro! Il nostro "investigatore" sta scoprendo qualcosa di molto particolare, il nipote si era inbattutto e forse aveva voluto occuparsi di qualcosa che non è riuscito a gestire...
La tua capacità di descrivere i vari intrighi, i misteri, le frasi sibilline sono fantastici, hai creato un crescendo di tensione e intrighi che fa restare incollati allo schermo...
Ho apprezzato la chiave nascosta nel vaso con la rosa... e come hai descitto tutta la scena, nonchè il come leggere la frase che era apparsa sulla finestra (non da pochi creare qualcosa del genere, complimenti).

Bravissimo, e a presto!
chissà che cosa scopriranno...

Micia

Recensore Master
01/07/17, ore 21:29

Il mistero si dipana, lentamente ma in modo piano e regolare, come un romanzo nel senso più classico. Avresti potuto comporre questo lavoro pure nel XVIII o nel XIX secolo, caro amico, per la compitezza dello stile e per la trama. L'alchimia dell'epoca, con i riferimenti a Basilio, rende le notti più scure e cupe. Konstantin sarà rimasto prima affascinato dalla cerchia degli studiosi alchimisti per poi rendersi conto di esser finito, ribadisco, in un gioco ben più grande di lui, povero ragazzo. Addirittura assistiamo ai piani di congiura contro il sovrano, che si vuole avvelenare. Von Kleist si avvicina sempre più al cuore del mistero, ma stanno già verificandosi le prime vittime innocenti (oltre al nipote): ho trovato toccante lo scorcio nel passato suo e dell'amico invalido Johannes. Immagino lo stato d'animo del colonnello, che ora si sente doppiamente in colpa verso il suo povero amico.
Sono sempre più convinta che questo lavoro andrebbe pubblicato, e che ogni tanto gli editori dovrebbero farsi un giretto in questi lidi.
Scusami del ritardo, ma fino ad agosto i miei ritmi di lavoro saranno sempre peggiori (giugno-luglio è il periodo peggiore per noi avvocati).
Ancora complimenti.
Lou

Recensore Master
01/07/17, ore 01:27

Eccomi qui, nel pieno della notte, per recuperare il prima possibile il ritardo che avevo accumulato! Il nostro ufficiale procede nella sua investigazione con un ritmo serratissimo. Quella che metti in scena è una cosiddetta investigazione lineare, una delle basi del giallo più classico, in cui il protagonista utilizzando la sua intelligenza rimbalza da un indizio all'altro con maestria fino ad arrivare ad un punto cruciale.

Le fasi dell'investigazione hanno un ritmo intensissimo e vengono spezzate, prima di diventare eccessive, da momenti lieti come la scena del vaso dei fiori e dei due talleri, per poi riprendere immediatamente potenza poco dopo. Forte ed evocativa la descrizione del laboratorio alchemico, divertenti e interessanti gli enigmi e un bel cliffhanger finale quando si scopre che il cattivo non è rimasto assolutamente con le mani in mano.

Davvero bello!
A presto
Morgengabe

Recensore Master
28/06/17, ore 11:59

Ciao!

Le indagini di Von Kleist continuano a ritmo serrato nonostante le sempre maggiori difficoltà che incontra sulla sua strada messe in atto dalle megere a dai loro accoliti; ma se c'è una qualità che ai tuoi personaggi non difetta mai è la tenacia :)

La descrizione della villa e del laboratorio alchemico è musica per le mie orecchie, adoro tutto ciò che fumiga, sobbolle o sguazza in contenitori misteriosi (i pesci palla *-*).

Purtroppo però i congiurati hanno occhi e orecchie ovunque e riescono ad arrivare a Von Ruchel e a metterlo fuori gioco, prevedo un'azione di recupero molto avventurosa da parte del suo amico e dell'attendente, chi dice che il Settecento con le sue parrucche e le crinoline è un periodo noioso e incipriato si sbaglia di grosso!

Attendo il seguito!

Recensore Veterano
27/06/17, ore 21:27

Ciao,
be', grande idea un giallo "esoterico" ambientato nella Berlino del 1752, con un progettato assassinio di Federico il Grande per di più. Tutto ciò risveglia la mia vecchia passione per le cose prussiane :-) effettivamente è esistito un colonnello Wilhelm von Kleist vissuto nel Settecento, ma è interessante questa reinterpretazione del personaggio come ufficiale-investigatore...

Recensore Master
27/06/17, ore 17:48

Eccomi :)
Il mistero s'infittisce ma se ne svelano delle parti, a quanto sembra, e la faccenda si complica enormemente.
Sospettavo c'entrassero le signore alchimiste in questa faccenda, e sono felice che il buon von Kleist abbia unito i puntini e se ne sia reso conto, non senza una serie di eventi tra il misterioso e il rocambolesco. ll povero Johannes ha in parte pagato lo scotto di essersi intromesso in questa vicenda, e spero che Wilhelm riesca a salvarlo; mi dispiacerebbe molto se morisse, e credo che l'amico se lo porterebbe sulla coscienza finché campa.
Dunque Konstantin non stava semplicemente chiedendo aiuto allo zio, ma stava addirittura denunciando la pianificazione di un omicidio ai danni del re in persona. Povero ragazzo, si era immischiato in qualcosa di enorme e ha fatto del suo meglio per avvertire chi di dovere prima di finire ucciso.
Molto belle tutte le scene, che passano dal misterioso al dinamico tenendo incollati alle righe. Mi sono rimaste ovviamente un sacco di domande, e spero che il prossimo capitolo (che a quanto ho capito è il conclusivo) mi potrà dare una risposta, anche se temo che molto di questa vicenda resterà avvolto dal mistero.
Ad esempio, come mai Basilius ha in qualche modo permesso a von Kleist di fuggire dalla villa, dopo aver preso il diario? Che cosa c'era sotto? Sembrava quasi che l'uomo volesse che il tutto venisse a galla, e invece poi ha tentato di uccidere Wilhelm con quel tampone. Fortuna che il nostro aveva previsto la cosa e si era premunito.

In ogni caso sono nel fomento per questo capitolo, e non vedo l'ora che venga pubblicato il prossimo.
Complimenti per questa storia, come sempre sei spettacolare!

~Sky