Ciao,
Scusa se sono arrivata solo adesso con la recensione, tuttavia sono stata male e le uno strano mal di pancia mi ha colta di sorpresa e non ho potuto leggere niente di niente. Di solito non mi succede, perché quando accade così, o mi accorgo in tempo oppure sto distante dalle cose da fare importanti. Comunque, ora che qui e ora che ho letto tutto il tuo Prologo, posso procedere con calma.
Da che cosa partire? Dunque, partiamo dallo stile che per me è risultato molto semplice e allo stesso tempo pareva farmi capire di leggere tutto con attenzione perché ogni cosa più avanti cambierà, ma proprio con tutto e alcune cose erano nascoste tra le righe come per esempio l'attitudine della protagonista che mi è parsa troppo tranquilla in quel momento, ma invece era solo la descrizione di alcuni pensieri appunto nascosti che riguardavano già lei da grande. Non solo hai avuto la prontezza di buttare giù un capitolo riguardante un misterioso fatto di lei da piccola, ma hai inserito anche qualche pensiero qua e là di lei da grande e sei riuscita a farlo insieme nel capitolo, senza separare i due momenti della ragazza. Brava! Io infatti non riuscirei mai, preferendo separare appunto il passato dal presente come hai potuto notare nella mia storia, per far comprendere al meglio la lettura, ma ognuno ha i propri modi. Sappi che, comunque, non mi hai confusa, hai solo reso la lettura più interessante e importante, da farmela rileggere più e più volte per imprimermi nella mente alcuni passaggi fondamentali per apprendere meglio la storia più avanti.
Se da un lato stavo sentendo una sensazione non tanto bella dentro di me, quindi ho avuto ragione riguardo alla protagonista che perdeva qualcosa, o qualcuno, allo stesso tempo sentivo che tutte le spiegazioni sarebbero state approfondite più avanti di molto. Perché appunto questo Prologo è collegato con l'andare avanti della storia. Cos'altro dirti, quindi? Uno stile semplice, ma pieno di significati nascosti.
Per questo che mi è piaciuto, anche se pieno di cose che ora come ora non posso comprendere, come per esempio i genitori che sono stati uccisi o morti sulla barca Fuonne: per quale motivo? Poi, perché proprio i genitori e non la zia? E il marito della zia? Cosa c'entravano loro? Anche lei che rivisita la casa dei suoi genitori, che avverte la malinconia e sensazioni di qualcosa che prima non sapeva neanche che potevano esistere, mi ha fatto sentire male. Con qualcosa di strano, che da un momento all'altro potesse esplodere dalla rabbia, ma non è accaduto.
Da un certo lato, meglio così, almeno potrò scoprirlo più avanti, ma poi ho pensato: se lei non sapeva di appartenere a questa parte dei Magici, vuole dire che già nel successivo oltre ad essere una ladra di natura, sarà anche già ampiamente dentro la Magia, giusto? Sono curiosa di scoprire di più anche su questi territori di Nobles e Trule. Altro punto: il nome della protagonista è davvero molto bello, anche singolare e io non l'ho mai sentito. Proviene dal nome Sabrina, per caso? Perché assomiglia un pochettino. E ho letto che lei dovrà entrare nei pirati e ti confesso un bel segreto: ho sempre amato quelle storie fantasy con una trama che si avvicina al meraviglioso e fantasioso mondo dei pirati. Dunque non vedo l'ora di proseguire, che questa tua storia la seguirò. Sono sicura.
Per quanto riguarda l'aspetto grammaticale, non ho visto niente di strano di verbi messi male o frasi troppo lunghe, né punteggiatura alla cavolo, solo una cosa, una regoletta che mi hanno fatto imparare persino a me: quando scrivi "Ed una" oppure "Ed ora" o anche "Ed a" stona parecchio perché c'è l'avvenimento della d eufonica. Non so se te lo hanno già fatto notare in generale, ma ho visto che nelle recensioni no e allora te lo spiego io. Non è un errore, però sarebbe meglio che quando la vocale successiva non è simile alla vocale prima della stessa d, tu non la utilizzi.
Esempio:
1) "Ho finito la mia passeggiata con Stella, ed ora me ne torno a casa." ----> Frase sbagliata perché quell'ed ora ha una vocale diversa da quella successiva. C'è una e e poi una o e mettere la d è sbagliato perché se tu la leggi ad alta voce sembra qualcosa di obbligato, di aggiuntivo e non sta bene. Davvero. Quindi non si mette la d dopo la e, in questa frase.
INVECE NELL'ESEMPIO
2) "Ho finito la mia passeggiata con Stella, ed eccomi a casa." -----> Frase giusta perché quell'ed eccomi ha una vocale uguale con quella successiva. C'è una e e poi un'altra e e mettere la d stavolta è giusto perché se la leggi ad alta voce suona. E sembra una specie di unione con ed e anche con eccomi.
Ci sei? Spero di sì, che è un ottimo consiglio. Ti aiuta tanto con le storie più avanti, ma è una parte di regola che hanno fatto notare anche a me e quando mi sono riletta questi Ed ora, Ed a e anche addirittura degli Ed io ad alta voce, ho fatto una smorfia orribile. Stonano tantissimo, dunque ho corretto tutte queste cose e adesso mi sento meglio. Spero tu non ti sia offesa, anzi volevo solo darti un consiglio molto utile che potrebbe evitarti recensioni troppo cattive su queste cose più avanti.
Riguardo ad altri errori, magari fai un'altra rilettura più veloce perché vi sono parole un po' sbagliate, anche magari scritte male, ma niente di che. Sono solo errorini di distrazione, ma null'altro. Che ripeto la tua storia non ha affatto gravi questioni da risolvere.
Per il resto, non ho più niente da dirti. Ci risentiamo più avanti, nel caso si tratti di un altro scambio - che a me va molto.
Buona dormita,
Au revoir
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