Recensioni per
Racconti da Skyrim
di Aegon

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
06/07/17, ore 00:27
Cap. 1:

Visto che non ho idea di come iniziare questa recensione, cominciamo con lo spiegare il perché della bandierina neutra che ho messo.
Onestamente, non è orribile come racconto; insomma, ho visto (e scritto, lo ammetto) molto di peggio, quindi una recensione critica non te la meriti, ma non penso di poterti dare una recensione completamente positiva, e non vorrei nemmeno dartela, ora come ora, perché vorrei essere onesto e dare una bandierina verde mi sembrerebbe una bugia.
Comunque, passiamo alla recensione vera e propria.
Questo racconto mi ha dato, la prima volta che l'ho letto, un'impressione molto... infantile. Ho controllato, ed è effettivamente la prima storia che pubblichi sul sito, quindi come cosa ha abbastanza senso (a meno che questo non sia una sorta di secondo account, in tal caso boh?).
In particolare noto che c'è molto di raccontato e poco di mostrato, soprattutto nella prima parte. Il nostro protagonista ci racconta che è un guerriero, che ha vissuto la guerra, okay, ma non ci dice niente su come l'ha vissuta, a parte qualche frase fatta buttata là. Va bene, non è quello il focus principale della storia, però mi lascia comunque un po' meh.
Per la seconda parte, quella in cui il plotone trova la creatura... ti dirò, non mi ha trasmesso granché. L'orrore che i personaggi hanno avvertito non l'ho sentito minimamente. Può anche essere che l'horror non è il tuo genere - non è il mio sicuramente, che mi butto sui più rassicuranti generi del rosa e del fantasy - o che non hai trovato lo stile adatto per descriverlo.
La conclusione invece è totalmente insoddisfacente; gran parte dell'horror si ritrova effettivamente dopo lo "scontro" con la bestia, che però qui è ridotto ad un'ispezione qualche giorno dopo, e al ritrovamento di un osso rosicchiato, e il protagonista all'improvviso si fa silenzioso e non ci mette più al corrente di quel che pensa.
Cioè, non lo so. Questo racconto mi ha dato l'idea che mancasse qualcosa. Non so bene spiegare cosa, però.
Passiamo agli errori più tecnici.
- "Invece quella volta non riuscì a domare il terrore che si impossessò del mio corpo": visto che il protagonista parla in prima persona, il verbo da usare è riuscii, non riuscì;
- "ancora oggi quell’evento sfugge a ogni mio tentativo di comprendere": la parola giusta da usare è comprensione;
- "ma pensai sempre che fossero esagerazioni dei Nord": il tempo verbale corretto è avevo sempre pensato;
- "una qualche sorta di nenia che ben poco di rassicurante aveva": okay, non è un errore, ma di solito la gente non parla come Yoda;
- "Affianco a me ho visto veterani impallidire": è a fianco, non affianco;
- "è difficile descriverlo con la penna.": nemmeno questo è tecnicamente un errore, ma l'espressione corretta sarebbe "difficile da descrivere a parole";
-  "O meglio non ne vedemmo di vive.": un errore passabile, ma dopo "meglio" andrebbe una virgola;
- "Queste davano forma a corpi straziati": l'immagine che trasmetti qui è più o meno quella di figure umane che si intravedono nelle fiamme, e suppongo che invece tu volessi dire che le fiamme illuminano questi corpi straziati;
- "degni di un Daedra": anche qui, dopo "Daedra" andrebbe una virgola.

Un paio di note finali: non so se è EFP che fa le bizze (non che sia una novità), ma la formattazione appare strana, con troppi spazi dopo ogni punto. E poi, un consiglio, prova ad andare di più a capo. Trovarsi un muro di più di trenta righe è un po' demoralizzante.
Per finire, ti incoraggio a continuare a scrivere, ovviamente. Si migliora solo con la pratica - e, ovviamente, leggere le varie regole, per poi piegarle al tuo volere e usarle per creare il tuo stile di scrittura.
So che puoi farcela!