Recensioni per
A mio padre
di Azalea69

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/07/17, ore 21:52
Cap. 1:

Ciao! Questo componimento è un vero e proprio grido di dolore, capace di toccare veramente nel cuore le persone. Il rapporto tra un padre e una figlia, si sa, è sia speciale sia problematico; entrambi desiderano tutto il meglio per l'altro, spesso ci si aspetta il meglio da entrambe le parti e risulta quindi difficile perdonare e essere perdonati. La disperata richiesta di perdono di questa figlia è veramete straziante. Mi è piaciuta. L'unica critica che mi permetto di fare è il fatto che il testo è tutto attaccato e per questo risulta difficile da leggere. Ti auguro buona serata.

Recensore Master
08/07/17, ore 14:10
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Un vero e proprio grido straziante, una richiesta di perdono, di comprensione...
Beh, il rapporto tra genitori e figli può essere spesso in crisi, ma penso anche che un genitore sappia perdonare e comprendere un errore di un figlio...
Bella la poesia, molto travolgente...
Il testo è tutto appiccicato, sembra di leggere un raccontino, ma è stato comunque gradevole da leggere.
Buon fine settimana :)

Recensore Junior
08/07/17, ore 13:25
Cap. 1:

Ciao, volevo dirti che se pubblichi da cellulare purtroppo ti mette tutto attaccato - immagino non sia voluto - ed è un peccato perché questa poesia merita di essere letta come si deve.
Penso sia un potente grido di dolore, un rivelarsi della propria vergogna, del sudiciume che ci si sente addosso e che penetra anche dentro, lasciando deboli e impauriti, quasi incapacitati ad agire, a lottare, a resistere ancora. Eppure c'è il coraggio, il coraggio di mettersi a nudo, il coraggio di chiedere di venire amati, nonostante tutto, da chi ci ha dato la vita. Ho sempre avuto un rapporto difficile con mio padre, gli ho sempre nascosto quasi tutto di me perché pensavo che non avrebbe capito, perché non volevo e non potevo accettare che chi avrebbe dovuto amarmi più di chiunque altro, mi guardasse con disprezzo. Questo ci ha allontanati, inevitabilmente, e quindi mi riconosco in questi versi, lo sento quel desiderio di riavvicinarsi che non può essere esente da ansia, dal terrore di essere fraintesi ancora una volta. Le persone però cambiano, anche se noi non sempre ce ne accorgiamo, impegnati come siamo a sguazzare nel nostro dolore, e cambiando a volte sono pronti anche a imparare ad accettarci e a volerci bene, pure se siamo sporchi e martoriati.

Un abbraccio,
Mochi