Recensioni per
❁ Le Fleur Du Mal
di Ibuki Satsuki

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/07/17, ore 11:22

Le tue storie mi piacciono sempre di più.
Il tuo stile di scrittura è semplice eppure ricco di termini e riflessioni.
Il rapporto tra Marinette e Adrien è stato rifinito ad un sottile filo di cotone e mi piace.
Mi piace che Plagg imprechi, perché se non dici parolacce allora non sei davvero arrabbiato, mi piace che Adrien abbia cucita addosso questa personalità riflessiva.
E adoro che qualcuno (tu e i tuoi personaggi) abbia notati quanti buchi nell'acqua fa questa società.
Quanto stupida sia l'idea di normalità.
Quanto strana sia io agli occhi dei miei amici.
Perché scrivo, io.
Perché suona, Adrien.
Perché pensa, Plagg.
L'ho adorata, questa storia.
E ho anche notato che tua sia una persona molto riflessiva.
E oggi giorno trovare un cervello funzionante è cosa rara.
Ti lascio con l'avviso che questa storia finisce tra le preferite, alla prossima!

Recensore Master
12/07/17, ore 23:35

Ciao!
Oddio!!! No davvero, hai reso tutto così magico, immagini bellissime come le parole, le descrizioni poi! Hai colto tutto così bene che non so davvero che altro dirti, se non...magnifico!
Spero di leggere altre storie così intense e poetiche! Buona notte :)

Stella

Recensore Veterano
11/07/17, ore 17:22

Ehy, salve Ibuki ^^
Ci siamo mai - se così si può dire - viste? Non credo. Quindi piacere di conoscerti, my name (?) is AlnyFMillen :P 
Ok, fine presentazioni.
Ho trovato questa tua fanfic qui nei dintorni circa tre giorni fa e, sinceramente, sin da subito mi ha incuriosito. Purtroppo, non ho avuto tempo fino ad oggi di leggere o recensire ma questa mattina, proprio mentre ero in tram e avevo solo un emerito niente da fare, mi sono chiesta "Perchè non leggere quella ff che il mio intuito aveva giudicato tanto interessante?" e, davvero, non ho proprio trovato nulla da ribattere. Indi per cui, ecco l'illuminazione e, di conseguenza, eccomi qui!
Sono troppo dispiaciuta che nessuno abbia deciso di commentare. Proprio a questo proposito, però, mi voglio attivare per cambiare quella che a me pare una bella e buona ingiustizia.
Trovo la tua storia assolutamente originale e, soprattutto, particolare. Non è la classica novità dove, va bene, l'idea è diversa dalle altre ma, alla fin fin, sempre lì ci si ritrova. Ho trovato Le Fleur Du Mal... Davvero strana. E' differente, ovvio che in senso positivo. Uno strano bello, ecco. In un certo senso mi ha ricordato, non so se hai presente, La La Land. Deliziosa.
Già a partire dal titolo, ho capito che qualcosina avrebbe stuzzicato il mio cervelletto. Dare il titolo di un'opera di Baudelaire ad una fic è sicuramente una scelta coraggiosa, niente da dire.
Lo ammetto, speravo davvero davvero davvero che c'entrassero un po' di più flowers, sono una patita di piante e mi sono illusa che tu fossi riuscita ad inserire anche il linguaggio dei fiori, in qualche modo. Nonostante ciò, però, trovo che le mie aspettative non siano affatto state deluse.
Come dire... E' difficile da spiegare senza essere fraintesa. Vabbè, proverò a dirlo a parole mie (con quali sennò?). 
Leggendo, non avevo propriamente la sensazione di aver davanti una vera fanfiction.  Il fandom, poi, lo avevo completamente dimenticato. E, attenzione, sebbene quest'affermazione possa sembrare ambigua, è un complimento. 
Se dovessi giudicarla in veste di scritto basato su un'opera, finirei in una pallosa e idiota constatazione dell'ovvio. I personaggi sono abbastanza OOC, l'ambientazione è completamente differente, lo scenario impossibile. Niente che possa far piacere ad una fan, sappilo: nessuno sclero sull'amore, zero fangirleggiamenti.
Ma questa, ragazza mia, è una dannatissima storia. Una voce fuori dal coro. Se tu avessi cambiato i nomi dei personaggi, avrei davvero creduto di star leggendo un libro. 
Il tuo stile è assolutamente sublime, il collante una vena pazzoide, geniale che da un tocco personale ad ogni parola. 
Perciò, se solitamente il mio giudizio è appannato dagli scleri su "Oddeo quanto sono boni", frivolezze simili etc etc, in quest'occasione non posso proprio lasciarmi influenzare. Non so quanto sia un bene dato che, sicuramente, sarò molto più oggettiva del solito.
Ti elenco quindi tutte le cose che mi hanno, in qualche modo, fatto storcere il naso e, sia chiaro, non perchè voglia in qualche modo criticarti. Insomma, se mi prendo la briga di riportare qui ogni singola che non penso sia sconfinferante, vuol dire che ammiro, adoro, amo il tuo lavoro.  Sorvolando poi il fatto che puoi benissimo ignorare ogni singola parola che uscirà dalle mie dita (?), essendo questa una mia personale interpretazione del testo hahah. Ma bando alle ciance, ecco i miei appuntini:

<< Sacrificandoci la propria esistenza, sfruttandone la forma >> 
Sacrificando. All'interno di un testo così ben articolato, una ripetizone, in più con l'utilizzo di un "ci", suona cacofonica.

<< Alcuni, ne hanno fatto un culto vero e proprio >>
Per tutta la prima parte utilizzi un tono impersonale, per cui credo dovresti mantenerlo (es. Se n'è fatto un culto vero e proprio)

<< Incrociare il suo sguardo procurava generalmente due sensazioni diverse, in chi osasse avventurarsi in una simile impresa. Solitamente, si trattava di un lacerante senso di disagio, che costringeva a distogliere immediatamente gli occhi, fissandoli su qualcosa di meno penetrante e distaccato, neutro. Oppure, quelle due stille di smeraldo liquido risvegliavano un vivido interesse, nell’anima che esse avessero di fronte. >>
Il secondo periodo è troppo lungo e dispersivo, il primo e l'ultimo troppo corti e distaccati. A mio parere, sarebbe stato meglio sintetizzare ma mantenere un modo più fluido (es. Incrociare il suo sguardo procurava generalmente due sensazioni diverse, di cui, la più comune, un lacerante senso di disagio, che costringeva a distogliere immediatamente gli occhi, fissandoli su qualcosa di meno penetrante e distaccato, neutro.  In alternativa, quelle due stille di smeraldo liquido risvegliavano un vivido interesse nell’anima che esse avessero di fronte)

<< Che non si accorgeva nemmeno della presenza dei satelliti attorno ad esso >>
 A sè

<< La sua immagine l’aveva sempre crucciato, dipingendo un cipiglio insoddisfatto proprio in mezzo alle sue fini sopracciglia ad ali di gabbiano, perennemente nascoste dai ciuffi scomposti della sua frangia disordinata >>
Ripetizione sua/e. Potresti benissimo eliminare gli ultimi due

<< La cui disciplina variasse a seconda dei suoi stati d’animo. I quali subivano una metamorfosi giornaliera e mensile, riflettendosi l’una sul suo umore e la sua arte, e l’altra sui suoi capelli >>
Trovo le frasi scollegati dal resto e, personalmente, non sono riuscita ad intuire ciò cui fa riferimento

<< Un Requiem capovolto, un inno alla vita con così tanti strumenti discordanti, da risultare quasi cacofonico, all’orecchio inesperto di chi prestasse ascolto alla sua esistenza a cuor leggero >> 
Eccesso di virgole, elimina le ultime due


<< Dall’incarnato eburneo così chiaro, che le vene sui suoi polsi creavano ghirigori articolati come le radici degli alberi, sotto il bianco velo della sua pelle >> 
Stessa cosa: la lettura sarebbe più scorrevole eliminando le virgole

<< Come i tratti del suo volto. Mirabilmente armonici, delicati e così aggraziati, da sembrare quasi efebici; se non fosse stato per quel cipiglio rude nello sguardo, e la mascella squadrata. >>
Credo che il punto avdrebbe sostituito invece con i due punti. Andrebbe bene anche se il "se" dopo il punto e virgola e la virgola prima dell' "e" venissero eliminati.

<<  Solo qualche mero accorgimento volto a preservare l’immagine pubblica, ma erano per lo più inezie >> 
Hai dimenticato un "di" prima di inezie. Inoltre il verbo essere è piuttosto semplice, che ne dici di un "si trattava"? 

<< E chiuse gli occhi. Lasciandosi trasportare >> 
Sostituisci il punto con la virgola

<< Realizzati in un linguaggio talmente elegante, da comunicargli l’immagine di un gentleman vestito in completo elegante. Intento a creare il più grosso e pittoresco dei graffiti, sporcandosi le dita di varie tinte >> 
Elimina la prima virgola e trasforma il punto in virgola.

<< Che, qualcuno di così importante, avesse trovato interessanti i suoi soliloqui musicali >> 
E' perfetto anche senza virgole.

<< Lui non sapeva cosa gli piacesse davvero fare. Non si conosceva così a fondo >>
Sostituisci punto con virgola.

<< Da: Capacità che invece riusciva naturale alla sua musica
A:  I suoi testi avessero scandalizzato qualche orecchio o due >> 
Ci sono eccessive ripetizioni di suo/a/i/e.

<< Devo dormire almeno due al giorno, altrimenti impazzisco >> 
Due... Cosa?

<< Piegate in una posizione rilassata; usufruendo degli appoggi in metallo dello sgabellino >>
Sostituirei "usufruendo degli" con "grazie agli". In ogni caso, ti converrebbe eliminare il punto e virgola.

<< E la ragazza finiva sempre per scovare una pessima serie tv, ad un certo punto della serata >> 
"Ad un certo punto della serata" sembra troppo semplice messa a confronto con il resto dello scritto. Ma questa è un'opinione puramente mia XD

<< «Perché mi stai dicendo questo?» Ebbe solo il coraggio di domandare il moro >> 
Credo sia biondo.

Ho notato che inserisci spesso e volentieri punti anzichè virgole e, altrettanto frequentemente, incominci frasi con pronomi relativi riferiti a soggetti delle frasi precedenti. Questo non è un difetto, ma devi far attenzione a non confondere il lettore. Mentre in alcuni punti cià conferisce particolarità al testo, in altri rischi di sforare nel "Ed ora che c'entra questo?"
Trova, inoltre, il modo di inserire tutto quel che vuoi, senza però esagerare. A piccoli periodi, alterni frasi di una lunghezza esagerata, contenenti particolari troppo dettagliati su complementi di passaggio. 
Ah, prima che mi dimentichi! Vai a capo più spesso, oppure il testo risulterà troppo appiccicato e la lettura potrebbe essere difficile.
Detto ciò, ti invito a prendere seriamente sul serio l'idea di inviare ad una casa editrice una raccolta di tuoi racconti. Se sono tutti così, sei a cavallo! 
Altro argomento, non di minore importanza, che vorrei affrontare è la presentazione della fic. Penso dovresti cambiare lo stralcio iniziale, anche solamente con una di quelle magnifiche frasi in cui si può riassumere l'intera storia - e ci tengo a farti sapere che una delle mie preferite è la seguente "Impararono a conoscersi, scoprendo pian piano le storie dei passati di entrambi, illuminando gli angoli bui dei ricordi con la torcia della consapevolezza che li avrebbero affrontati insieme" - perchè in tal modo potresti attirare molti più lettori. Questo chap li meriterebbe davvero. 
La profondità dei discorsi ed il modo in cui vengono affrontati è assolutamente struggente. Mi lasci allibita. Penso che incornicerò il discorso che Plagg fa ad Adrien: ne farò la mia filosofia di vita per l'eternità. Forse avresti potuto limitare un po' di meno le parolacce, ma definiscono perfettamente il personaggio... Lo so, scasso proprio tanto c:
Ti confesso, poi, senza troppi problemi, che ho molto apprezzato il collegamento con Felix del PV (l'anime mi è entrato sotto pelle*^*) e, sebbene giochi il ruolo del bigotto di turno, è riuscito a farmi lodare ancor di più la storia. 
L'impaginazione è curata - mi piace molto il carattere, così come le immagini inserite -, nessun errore di battitura e citazioni in linea. Cos' altro posso dire?
Spero vivamente di non averti offeso con i miei consigli e, se così è, non era assolutamente mia intenzione. Notando il livello con cui padroneggi la lingua, ho creduto fosse un peccato mantenere le piccole imprecisioni che, se aggiustate, potrebbero dar vita ad uno scritto purrrfecto.
Mi sembra di aver capito che hai altra robetta simile nel pc - eheheh la butto lì - e spero riuscirai a pubblicarlo al più presto, lo leggerei con piacere.
Alla prossima,
AlnyFMillen