Wow! Hai sicuramente catturato la mia attenzione. Mi chiedo cosa gli sia preso a Sherlock e cosa rappresenti per lui quella data. Mi piace molto come hai rappresentato John, il suo dinamismo, non è un personaggio statico o immobile, tutt'altro, è in continua crescita, fa tesoro delle esperienze e le utilizza per migliorarsi. Inoltre lo vediamo più conscio dei suoi sentimenti, sa che prima o poi dovrà affrontarli. Bellissimo l'inserimento della musica. A quanto pare vedremo Mycroft, ne sono felice, mi piace molto come personaggio. Ti faccio anche questa volta i complimenti per il tuo lessico e lo stile fluido. Non tenerci troppo sulle spine, sono troppo curiosa! A presto!

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La lettura di questo primo capitolo mi ha lasciato una favorevole sensazione di buona scrittura e di grande impegno nel curare i dettagli. Inoltre, e non è poco, ci si muove in una connotazione, relativa ai personaggi, piacevolmente IC. Unico momento su cui potrei avanzare qualche riserva è quello centrale del dialogo tra Sh e John: mi ha lasciato un'impressione di troppa insistitenza , troppe parole corse tra loro, insomma. Ma quella sensazione di non completa fluidità nel testo è scomparsa quando hai gestito la scena in cui John esce, sconfitto e frastornato dall'atteggiamento di Sh, e s'imbatte in quel giovanissimo violinista. Mi è piaciuta molto, hai saputo trasmettere lo stato d'animo di Watson, fatto di confusione, di rabbia e, al tempo stesso, di presa di coscienza che quel sociopatico così affascinante è diventato molto importante per lui. In quel ragazzo che suona Bach così bene, John sembra quasi ritrovare uno Sh ancora libero dalle cicatrici di una vita costellata di sofferenze, rinunce e di silenzi assordanti. Inizio interessante.

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