Flash contest – Il tempo di un tramonto
4° Classificata
“Ma come può un nome solo contenerti mai? FN–2187”
Grammatica e stile 8/10
La grammatica è buona anche se la punteggiatura qualche volta è errata:
“…. sicurezza – si vuole…” no al trattino, sì ai due punti perché spieghi;
“… corrispondente sigla identificativa, quindi non appena un supervisore…” dove “quindi” andrebbe tra due virgole;
“Qualsiasi errore o esitazione nel rispondere fanno scattare lo stato di allerta.” non va accapo perché riferita alla frase precedente;
“Eri stato addestrato a rispondere il più in fretta e più (prima di “più” manca “il” che hai messo prima) chiaramente possibile, per cui hai subito detto: «FN-2187»” manca il punto fermo alla fine della frase come qui: “È l’unico nome che mi hanno mai dato”;
“(Una parte di te ora vorrebbe svegliarlo per chiedergli di inventare un nome anche per FN-2003, uno qualsiasi, per favore) ” dove “ora” andrebbe tra virgole e dopo “favore” manca punto fermo. Non capisco il mettere questa frase tra parentesi.
Lo stile è asciutto, senza tentennamenti o picchi intensi. La narrazione è costante e tenuta sotto controllo.
Nel complesso un buon lavoro.
Caratterizzazione dei personaggi 7/10
Tutto sommato, il protagonista di questa storia è il narratore che spiega al lettore come funzionino le sigle e di come Finn abbia conosciuto Poe. Interessante; peccato, però, non sapere mai chi sia e che cosa lo spinga a dare informazioni.
Mi piace l’idea che Finn si sia preoccupato di chi fosse il suo compagno di stanza, ma non spieghi il perché.
Poe è come lo hai descritto.
La mia curiosità si è spostata sul narratore che ha una propria personalità e non so quanto questo fosse contemplato. Hai dato molta importanza al narratore, che ruba il palcoscenico agli altri due alla grande.
Sviluppo della trama 7/10
L’opinione dei comportamenti di Finn visti da… boh, chi lo sa; e insisto su questo proprio per rimarcare quanto potere hai dato al narratore e quanto poco tu abbia spiegato il perché/ per come/chi è, ecc. Il tono che ha sembra confidenziale e sa un sacco di cose di Finn e Poe, tanto che li giudica nei loro comportamenti.
Finn si strazia all’idea che il suo compagno di stanza sia morto senza avere un nome e vorrebbe svegliare (non sapevo dormisse) Poe per fargliene assegnare uno.
La presa di coscienza di Finn sul fatto che i soldati siano solo numeri, senza una tomba sulla quale piangere, mi sembra un po’ tardiva.
La base c’è, è buona e funziona.
Gradimento personale e titolo 7/10
Al di là delle cose negative (sembrano tante ma non lo sono), questa fic mi è piaciuta per la dolcezza che ha dentro.
Mi piace molto Finn e, come te, gli riconosco una sensibilità potente. Tu lo fai un po’ troppo ingenuo, ma anche questo è dolce.
Il titolo della raccolta è davvero bello; il titolo del capitolo è meno bello ma giusto.
Totale 29/40 |