Recensioni per
Riflessi di sangue
di Ayr

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/12/17, ore 20:39
Cap. 13:

Mi dispiace molto per Brand e fino al'ultimo mi hai fatto credere che Ivory sarebbe caduto nella trappola dello specchio. Ho tirato un sospiro di sollievo quando finalmente ha rotto quel dannato specchio.
Quello specchio era il concentrato di ogni tipo di male, non riesco a non pensare che la verità era che tutti i suoi utilizzatori fossero solo i suoi servi che gli fornivano il nutrimento di cui aveva bisogno.
Solo per diventarlo essi stessi alla fine. Lo specchio eliminava anche i sentimenti negativi, secondo me questo indica che il nutrimenti col sangue non fosse sufficiente da solo ma che esso aveva bisogno di sangue ed emozioni.
Il servo (es. la regina bianca) gli forniva il sangue delle vittime, fornendo lei stessa e a sua insaputa il nutrimento psicologico dato dagli omicidi che commetteva. Come ben detto questo finiva per distruggere ogni legame umano.
Ma queste sono solo speculazioni, di certo hai creato una storia che spinge a riflettere.
Avrei solo una curiosità, cosa è successo alla regina rossa quando lo specchio si è rotto?

Recensore Master
16/07/17, ore 12:25
Cap. 13:

Ciao carissima <3
Quando ho letto il mio nome tra i ringraziamenti ho sorriso: leggere ogni capitolo di questa bellissima storia è stato doveroso per quanto bene è riuscita a catapultarmi, capitolo per capitolo, nel tuo mondo e vicina ai tuoi personaggi. A un certo punto non avrei potuto far altro se non godermi, settimana dopo settimana, le peripezie di Ivory e Brand alla ricerca dello Specchio per la Regina Rossa.
A un certo punto - ed è doveroso farlo notare - mi sono resa conto che questa non era una semplice storia di "quest", ma la favolta personale, molto intima, di Brand e di Ivory stessi. Quella in cui i due fratelli (perchè di fratelli si tratta, anche se non di sangue), tra mille pericoli, incomprensioni, eppure volendosi bene, superano ogni difficoltà.
Fino all'errore: l'errore che non mi sentirei nemmeno di chiamare tale, di Brand che offre tutto se stesso alla regina Celeste, si tuffa tra le sue brame e ne saggia la follia. Quando si rende conto di ciò che era giusto fare, privarla dello specchio, lei aveva già avvinto lui così strettamente che per Brand non c'è stato nulla da fare.
Ivory ha agito per il meglio. Ho sofferto con lui in tutto questo ultimo capitolo, ho compreso i suoi dilemmi e i suoi dubbi di fronte al cadavere del fratello e di Celeste.
Il combattimento con Celeste l'avevo considerato troppo breve, ma quando ho letto il resto del capitolo ho compreso perché: Celeste non era la "villain", Celeste era solo un'altra vittima.
La creatura malvagia, che esisteva solo per se stessa, era lo specchio. Lo specchio è l'antagonista ultimo che Ivory deve affrontare.
Ma dove trovare la forza? In lui stesso? Nel fratello che è morto? Negli errori della Regina Bianca e della Regina Rossa?
Ivory soffre immensamente, in tutto il capitolo. Pensa e fa soffrire i lettori, e cerca una forza che trova solo nella sofferenza e nella consapevolezza.
Come guardandosi dentro uno specchio, Ivory si mette a nudo. E trova la forza per compiere il gesto.
E lo specchio, immondo artefatto, finalmente si crepa.

Devo farti i complimenti, carissima Ayr! Questa storia va a finire tra i preferiti e quando avrò tempo la rileggerò tutta ^^ Grazie per le bellissime emozioni che mi hai donato come lettrice.
_morgengabe

Recensore Master
15/07/17, ore 10:51
Cap. 13:

In prima linea per il gran finale!
E' stato un piacere leggere e recensire questi capitoli, un piacere ricambiare il tuo sostegno sapendo che avrei letto qualcosa di interessante e ben scritto, che ha saputo regalarmi paesaggi e sfondi meravigliosi.
Hanno un che di misterioso gli oggetti con una coscienza. Se non sbaglio, Arthur Weasley ha detto alla figlia: "Non ti fidare mai di niente che pensi da solo se non riesci a capire dove ha il cervello". In questo caso direi che è azzeccato. Lo specchio non era il servo di nessuno, se non della Morte; uno strumento votato al male e alla soddisfazione di sé. Possiamo definirlo una porta per l'aldilà, che giocava con le sue vittime prima di rubare loro anima e corpo. Dopotutto, le prime vittime non era coloro le cui vite erano necessarie per vivere più a lungo, ma quelle che le vite le rubavano pensando di soddisfare i loro desideri. In un modo o nell'altro, lo specchio trovava sempre il modo di averle per sempre: vedi la madre delle due regine e la morte della regina Bianca. Mi viene quasi da dire che lo specchio riconoscesse i suoi nemici, perché Brand è stato ucciso, e così chissà quanti altri. Ma lo specchio viene sempre trovato, non si può tenere nascosto, e alla fine ha bisogno di nuova carne, più pura, da consumare e deturpare. Bellissimo questo gioco di sottofondo, mi è piaciuto davvero molto.
Lo scontro tra i due è stato dato dalla disperazione di entrambi, lo hai reso molto bene. Ivory, seppur ingannato dall'aspetto celestiale, non ha avuto remore nell'affondare il pugnale nel petto della regina, mentre per lei il dolore del misfatto che abbiamo visto in parte nel capitolo precedente si annulla nel disperato tentativo di proteggere il suo segreto; ormai è un emissario dello specchio.
E infine la lotta più grande: Ivory contro lo specchio. E lo specchio, lo posso dire con sicurezza, ha lottato, e ha avuto anche la sua possibilità. Il punto debole è stato il corpo ormai senza vita di Brand a pochi passi dal fratello, che ha tessuto l'ultimo legame con quello che era il volere dell'uomo morto. Ivory non aveva la forza da solo di frantumare colui che gli avrebbe fornito la soluzione ai suoi problemi, il fulcro del suo riscatto. E' stato ancora una volta Brand - un ultima volta - a tirarlo fuori dai guai, a guidare la sua mano. Ho adorato quest'ultima parte, l'hai resa in modo magistrale, e il messaggio che hai impresso in queste ultime righe è profondo e atavico, ha denudato l'animo dell'uomo e la bruttezza di una vita vissuta nell'abietto mondo di pregiudizi. L'uomo uccide anche con uno sguardo, e lo specchio è ciò che merita di più, poiché non fa che riflettere la sua vera natura. Fortunatamente ci sono i legami affettivi che salvano l'uomo, lo rendono una persona migliore di quello che da solo potrebbe mai essere. Complimenti!
A presto!