Recensioni per
Cristallo
di Blablia87

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/12/17, ore 22:21
Cap. 1:

Ciao cara che dire, è bellissima. Punto. Io poi amo moltissimo il personaggio di Victor che purtroppo molti mal sopportano :( ( a proposito nella mia testa è e sarà sempre Eddie Redmayne XP ) nulla, faccio pietà a recensire lo so, ma il concetto è che mi è piaciuta moltissimo. Braaaava come sempre :) Chia. 

Recensore Veterano
22/07/17, ore 21:55
Cap. 1:

Se è così struggente in poche ponderate e meravigliose parole, figurati se la trasformavi in una long. Sarebbe stata bellissima ma un'enorme sofferenza, soprattutto per il povero Victor, il vero eroe di questa storia.
Sarebbero stati bene insieme Sherlock e Victor ma ormai è arrivato John, è un amore diverso, maturo.

Tante frasi mi hanno colpito ma questa di più tra tutte: "Sherlock scaccia con un piccolo movimento della testa un viso familiare che affiora con forza alla sua coscienza: non deve esistere, in quell’istante sospeso nel nulla"

Mi è piaciuta molto l'idea del tempo che si ferma e che riprende a scorrere in questo amore tristemente distrutto dal padre di Victor e poi da Mycroft.

Insomma, come dipingi le immagini tu è sempre affascinante per cui grazie, come sempre, di averci reso partecipi :)

Recensore Master
17/07/17, ore 23:28
Cap. 1:

Come già più volte ribadito, ti dico che non devi angosciarti per le risposte non date alle recensioni: evidentemente c'è qualcosa di più urgente che preme alle porte del tuo cuore e della tua mente per uscire e raggiungerci. Sono parole e pensieri, frutto evidente di una necessaria volontà di riportare l'ordine e la chiarezza in un panorama caotico ingombro d’immagini vorticose, di un carosello drammatico di emozioni forti e contrastanti, di fiotti di dolore e rabbia che sgorgano inaspettatamente, tutti residui lasciati dalla tempesta della quarta Stagione. Le risposte alle recensioni, e penso d'interpretare il pensiero di altri come me, le stai già fornendo attraverso le ultime ff che hanno la tenera malinconia di un qualcosa di lontano ma non ancora completamente perduto.
Delicata e preziosa come quei papaveri, questa tua ff é composta da sguardi, da gesti morbidi, da silenzi carichi di passato.
La figura di Victor, come ho già osservato, in questi giorni, in recensioni relative a ff di altre autrici, è indubbiamente ricca di sviluppi, lo è sempre stata, anche prima di quel veloce e tragico passaggio del piccolo, grande amico di Sh, poi fagocitato dalla follia di Eurus, in TFP. Lo si immagina molto legato a Sh, giustamente, e, se avesse potuto vivere, sarebbe stato, di sicuro, una figura importante per il consulting, implicazioni sentimentali o meno. Intanto, un elemento comune a tutte le sue varie rappresentazioni, è l’essere stato per Sh, l’altra metà di una grande amicizia che affonda le radici in un’infanzia durante la quale condividere giochi ed emozioni.
Siamo un po' tutti, noi sherlocked, alla ricerca di qualcuno con cui colmare il vuoto delle esperienze di vita e dei sentimenti di un Holmes giovane: il canone non mi sembra abbia fornito notizie in proposito ma, ad essere sincera, non ricordo perfettamente. Dunque “chiudere il cerchio” con la figura di un Victor sopravvissuto ai fantasmi del passato, è quantomeno legittimo. I fiori con cui lo rappresenti, quegli eleganti papaveri, costituiscono un dato visivo d’effetto, anche per il messaggio che solo Sh coglie, preso alla sprovvista nella sua disperata ricerca di non percepire, così bruciante, lo spazio vuoto e riarso lasciato dall’assenza di John. Rappresenti, nel chiarirsi parallelo di una, sempre più nitida consapevolezza di non potere più riprendere la strada perduta in un fascio di lettere mai consegnate, il ritrovarsi con Victor dopo tanto tempo. Rendi evidente la sintonia che li ha accompagnati nei loro vent’anni e che riemerge in gesti più eloquenti e significativi di mille parole (“…si ascoltano a vicenda…due sigarette che bruciano all’unisono…”). Per un attimo eterno, ma fulmineo come il moto di una stella cadente, la forza di quello che era stato un amore sembra riprendere vigore e consistenza, ma per Sh, ora, si tratta di affidarsi ad una bugia per non guardare in faccia alla realtà che ha il volto tirato di John. John che è accorso per medicarlo e che se ne torna a casa sconfitto e distrutto, ormai incapace di trovare una ragione alla sua rabbia ed al suo rancore: quell’uomo che ha visto vicino a Sh, al 221b, rappresenta per lui la fine di tutto. Ma ci hai riservato un epilogo consolante, che ci apre ad una scena così intensa da rendere inutili tutte le parole possibili in quei momenti. Ne sono sufficienti solo due, brevi ed apparentemente banali che, invece, racchiudono tutto l’amore del mondo (“…Per te…”). Voglio sottolineare la tua capacità di mantenere IC le figure di Sh e John, “aggiornate” al tono, così devastante dal punto di vista emotivo, della S4, che hanno tutto il carico di “vita” che li rende così umani e densi di una malinconica certezza che la loro storia non abbia mai una fine perché troppo unica. Ci rappresenti, con lucidità, un Holmes ripiegato sulle sue sconfitte e sulla certezza che John rappresenti l’unica, preziosa via d’uscita al vuoto della sua esistenza e quest’ultimo, indurito e sballottato nella tempesta di esperienze devastanti, che ritrova un motivo per ridare speranza al richiamo dei suoi sentimenti. Estremamente coinvolgente quel ritratto che fai di lui, con le sue nocche sbucciate, il viso arrossato, le labbra gonfie, i capelli spettinati. Sembra il ritratto di un perdente, di uno che aspetta il colpo di grazia dell’addio definitivo, ma è solo il volto dell’attesa e dell’ultima, flebile speranza. È, questa, una storia di cristallo, fragile e trasparente ma estremamente preziosa, in cui si rivelano tutti gli stati d’animo, nulla è più nascosto o mascherato: le anime sono messe a nudo dalla tua straordinaria capacità di leggere dentro alle cose ed alle persone.
Voglio annotare una frase che mi è rimasta impressa per la concentrazione di significato che vi hai saputo racchiudere “…Sono sempre riusciti a riempire i vuoti con i respiri…”. Grazie davvero di questi momenti in cui possiamo liberare il cuore ed i suoi voli senza confini.

Recensore Master
17/07/17, ore 11:33
Cap. 1:

Ciao cara!
Marsiglia ti fa proprio bene, lasciatelo dire!
Lo hai detto e lo hai fatto!! Brava!!
Mi è piaciuta molto, anche se mi ha trasmesso una tristezza infinita!!
Sai una cosa? Sono stata male, per tutti e tre! Sì, hai letto bene.. Non ho sofferto solo per John (mi si è spezzato il cuore, per lui), sono stata male anche per Sherlock, e soprattutto per Victor! Sì, non stai avendo un'allucinazione, è proprio così!
Avrei voluto abbracciarlo forte, quando si è reso conto che Sherlock ama e amerà sempre John e che purtroppo, per quanto lo vogliamo, il passato è passato, e spesso riaprire un capitolo della propria vita non serve a niente, se non a rinnovare e ad intensificare un dolore che non andrà più via...
Alla fine, Sherlock sceglie John, va da lui, perché Victor gli suggerisce di farlo, trova il coraggio di rinunciare a lui, e penso che non sia da tutti!
Lo ammiro profondamente per questa scelta, e ti prometto che non gli augurerò più tutto il male del mondo! :)
Anzi, visto che adesso Sherlock e John sono una coppia felice, potrei consolarlo io, che ne dici? :))))
Ogni tanto faccio qualche battutina, altrimenti mi taglio le vene :)))))
Alla prossima avventura!!
Baci!!!!!!!!!!!!!!

Recensore Master
16/07/17, ore 23:28
Cap. 1:

Tranquilla! Se invece di rispondere alle recensioni scrivi cose come questa, sei completamente perdonata. 😉
Non conoscendo la discussione da cui è scaturita questa tenera OS, non so se sto per scrivere una stupidaggine. Eppure, mi sembra quasi che possa essere collocata temporalmente appena prima dell'ultima che hai scritto.

Ovviamente siamo in un post Reichenbach che non prevede Mary. John non ha preso bene il ritorno di Sherlock e non si parlano.
Sarebbe bello sapere come ti immagini il ricongiungimento, in questo caso.
Victor e Sherlock. Il grande amico (e amore) precedente John.
È tenero e malinconico il tentativo di Victor e Sherlock di ripartire da dove erano stati fermati, per tentare di ricostruire e ritrovare quello che è stato loro strappato. Il tempo, però, non si può recuperare nè portare indietro.
Victor e Sherlock sono cresciuti e cambiati. Altre persone sono entrate nella loro vita.
Victor mi piace, perché comprende il legame che unisce John e Sherlock e si fa da parte, così che i due salami possano ritrovarsi.
Cosa accada dopo che Sherlock ha spiegato a John che voglia lui, lo possiamo immaginare. Comunque, Se tu ce lo volessi raccontare, io sarei qui a leggerlo. 😄

Bravissima, come sempre.

Alla prossima!
Ciao! ☺