Ciao, dunque, ho letto questa song fic una cosa come quattro volte e alla quinta ho un po' rinunciato a capirci qualcosa. Non mi fraintendere, apprezzo sempre le parentlock, mi piace vedere Sherlock e John nelle vesti di genitori e in questo caso ho apprezzato anche la canzone che hai scelto, che credo abbia un proprio significato ben preciso e molto legato a quello che volevi raccontare. E personalmente apprezzo sempre quando un autore sceglie un brano musicale che c'entra così tanto con il testo che ha scritto, o che vorrebbe scrivere. C'è molta cura in quello che hai fatto, e si vede. Ne hai messa persino nella scelta del colore (pensato appositamente per Rosie). Ma nonostante questo, c'è una cosa che non ho capito. Ma ci arriverò per gradi.
Anzitutto ho trovato coraggiosa la scelta della prima persona e credo che in questo ti sia riuscita molto bene. Non è mai facile parlare in prima persona, si corre sempre il rischio di fare una "lista della spesa" e poi perché secondo me occorre un'immedesimazione totale col personaggio. In questo caso, però e per quanto sia scritta bene la tua storia, forse è quello che mi ha portata più fuori dai binari. Hai suddiviso le varie parti del racconto, intervallandole alle strofe della canzone e questo, per come la vedo io, in una song fic in cui la canzone è un po' il perno di tutto, è una scelta indovinata. Quello che non ho capito è come mai il primo pezzo è stato scritto nel pov di Sherlock mentre i successivi con quello di John (?). Giuro, ho dovuto leggerla molte volte prima di venire a dirtelo, perché non volevo fare figuracce o interpretare ciò che avevi scritto nella maniera sbagliata. Ma nel primo paragrafo leggo: "Devo contenere la mia irrefrenabile voglia di giocare alle deduzioni con te, perché lo sai, a John non piace." mentre in quello dopo: "Mi chiedi cosa non va, saltando giù dalla poltrona di Sherlock". il che mi lascia pensare che qui sia John a "parlare" e pensare alla propria bambina mentre nella prima frase, Sherlock. Il che è anche intuibile da altre frasi dei due interi paragrafi. In realtà quella che ti chiedo è più che altro una conferma, perché spero di aver capito bene. E non c'è niente di male a creare pov alternati, ma la prima persona dà sempre l'idea di essere dentro nel personaggio ed è difficile uscire e andare in un altro e capire che si è in un altro, se non si è stati avvisati. Mi sono ritrovata un attimo spaesata. Se così è e se ho afferrato le tue intenzioni, mi permetto (magari per il futuro) di consigliarti l'uso del corsivo. Usare pov alternati, in questi casi specifici non è nemmeno una brutta idea, ma forse usare il corsivo o un carattere differente per uno dei due, avrebbe aiutato il lettore a orientarsi di più. In questo modo e forse, mi sono goduta la tua storia molto meno di quanto in realtà avrei fatto.
Ma comunque, questo non va a inficiare la qualità della storia. Perché, come accennavo prima mi è piaciuta. Ho apprezzato il testo e la canzone scelta, la cura per i particolari. L'idea che John e Sherlock abbiano divergenze sulla crescita della bambina, il fatto che pensino già a come parlarle di Mary. Il fatto che ci sia un po' di tutti quanti loro, in Rosie, persino di Mycroft che in apparenza dovrebbe averci a che fare ben poco. In generale è molto dolce, come ci si aspetterebbe da una storia con la piccola Rosie.
Spero di non averti offesa con questa precisazione, ma come accennavo non è una critica. Sto solo cercando di capire se ho interpretato le cose nella maniera più corretta. Alla prossima.
Koa |