Recensioni per
Mazzo di carte
di avalon9

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/18, ore 02:29

Sara ride per nascondere. 
Sara aggredisce, sfida, seduce - mente anche a se stessa, perché le menzogne hanno sempre un sapore migliore (o quasi). 
Tra lei e Leonard è una gara tra ladri - tra chi può togliere di più all'altro e alla storia. 
Entrambi nascono criminali, per così dire - affondano le loro radici in tutt'altro ruolo, eppure brillano, alla fine, diventano i recalcitranti eroi (e martiri) di una vicenda che hanno affrontato con la stessa sfrontatezza di sempre. 
Ho sgranato gli occhi sorpresa quando ho visto l'aggiornamento, e ne sono rimasta pienamente soddisfatta. 

*gelato?*

Recensore Master
12/04/18, ore 15:29
Cap. 5:

Rubare, fregare, scippare. Sono tutti sinonimi, uno più violento dell'altro, ma il succo è lo stesso: rubi a qualcuno qualcosa che gli spetta di diritto. Essere un eroe, ad esempio, che poteva essere un buon contraccolpo per il povero Ray (che s'è visto scippare Felicity da Oliver in Arrow); e invece no; invece Snart frega tutti. Li buggera, come si dice a Roma, fregandosene di come dovrebbero andare le cose. E chi l'ha detto? La cosa più bella, di quel sacrificio è l'essere diventato un eroe restando un ladro. Chapeau.
(Recensione modificata il 12/04/2018 - 03:34 pm)
(Recensione modificata il 12/04/2018 - 03:36 pm)

Recensore Master
27/01/18, ore 00:32

A volte, la cura può essere solo estrema, una di quelle per cui o il paziente sopravvive, oppure muore. E spesso anche il medico ci va di mezzo.
Di questa drabble ho amato il fatto che punti il dito sul senso di giustizia dei personaggi borderline come Snart. Ché i villanzoni ce l'hanno, un loro senso di giustizia; particolarissimo, per carità, e non necessariamente orientato secondo l'asse morale comune; il problema è che la loro, di morale, è orientata verso un senso di giustizia più basso, più elementare, più animale, quasi; si chiama sopravvivenza, ché se Mick non la sfanga, non ne esce, Snart cos'è, senza di lui?

Recensore Master
14/01/18, ore 12:33

La litote, la liltote...
Spesso si usa, inconsapevolmente, per determinare chi siamo. Non si dice quasi mai "Io sono simpatica", ma "io non sono antipatica". Non si dice mai quello che si è, ma quello che non si è.
E sì, Mick e Snart non sono eroi. Non devono dimostrare niente a nessuno, nessuna supremazia morale da mantenere, ché, alla lunga, diventa un fardello pesantissimo. Non si sono imbarcati in quest'impresa disgraziata e senza speranza se non per prendere quello che si può, quando si può, nemmeno non avessero altro di meglio da fare.
Eppure, come cantava la buonanima di David Bowie, we can be heroes, just for one day. E per diventare eroi - per scegliere la disgraziata china dell'eroe, mi verrebbe da dire - alle volte basta un'inezia. Un capello d'angelo, o la parola sincera di un cuore sincero.

Recensore Master
24/11/17, ore 01:08

Di alcune cose riusciamo a farne a meno senza pensarci due volte: altre, diventano parte di noi. 
Scivolano sotto la pelle e lì rimangono - cicatrici che tutti possono vedere, ma non capire. 
Gli oggetti si portano dietro il carico emotivo e il simbolo che noi gli diamo, eppure acquistano un potere tutto loro - e noi ne diventiamo, appunto, dipendenti. 
Alcune cose poi entrano a far parte del nostro personaggio e per non scivolare nel pirandelliano diremo solo che il confine è molto sottile. 
Mi piace come questa drabble evidenzi un tratto distintivo di Snart - la dipendenza. 
Dall'adrenalina, la crimine, dal furto, da tante cose. 
Una dipendenza, in psichiatria, è l’uso compulsivo di una sostanza a dispetto della consapevolezza delle conseguenze negative, in sostanza la perdita del controllo volontario del comportamento.
E Snart lo sa, ma non gli importa - o meglio: non può farne a meno. 
A volte gli va bene, a volte gli va male - ma è vivere anche quello, alla fine. 

Altra bellissima drabble, come al solito! 

*tè caldo, che qui ne servono tazze su tazze*

 

Recensore Master
19/11/17, ore 23:15

Forse sì, forse hai ragione tu.
Forse Snart è più attratto dall'occasione di riscatto che gli sta proponendo Rip Hunter, che dalla volontà di dare un taglio alla noia.
L'occasione fa l'uomo ladro credo sia il proverbio che più si adatta a questa scena, a Snart e al fatto che quindici minuti della sua vita ben valgono la serie di occasione che un viaggetto con quel pazzo di Hunter potranno garantirgli.
Forse sì. Forse hai ragione tu.

Recensore Master
19/11/17, ore 23:11

Quando ho visto questa tua nuova raccolta mi sono detta: "La devo assolutamente leggere" e ho aspettato di avere tempo per farlo come Dio comanda.
Ma, ovviamente, quando aspetti di avere il tempo per fare qualcosa, il Tempo (con la maiuscola; quello stronzo, che fugge via come sabbia tra le dita) se ne frega e diventa dispettoso.
Sicché, a distanza di mesi (ma meglio tardi che mai), eccomi qui, di fronte a Mick, alla sua sincerità che deve venire a galla a suon di bottiglie scolate e tracannate alla goccia; che viene fuori quando è troppo tardi per farlo, e siano benedette TUTTE le navi che permettono di attraversare il tempo e lo spazio, dal TARDIS alla Wave Rider, e rimettere a posto quelle cose che ci sono esplose tra le mani. Solo, non puoi sbilanciarti. Non puoi dire a qualcuno che tra qualche anno creperà davanti ai tuoi occhi perché ha deciso, all'ultimo, di morire non da canaglia, ma da eroe. Non si può. E non per quella fuffa fantascientifica dei paradossi temporali. Non si può perché quell'ultimo faccia afaccia serve a TE.
TU devi - tu vuoi - dire qualcosa a chi non c'è più - ma che è ancora vivo e vegeto nel passato; è un mero atto d'egoismo, sì, ché dei sentimenti dell'altro non ce ne frega una beneamatissima quando saltiamo sulla nave spaziale e viaggiamo indietro nel tempo. È il nostro senso di colpa che vogliamo mettere a tacere, dicendo quelle parole che non siamo riusciti a dire prima, convinti che avremmo avuto tutto il tempo del mondo per scoprire le nostre carte.

P.S. : l'ho visto. Ho VISTO il labbro di Miller arricciarsi all'insù, con quella sua voce scanzonata e scazzata che me l'hanno fatto amare da subito.

Recensore Master
15/11/17, ore 22:03
Cap. 6:

In quel momento Snart rivuole indietro Mick, il suo amico - la sua contropare, il suo collega, il suo complice. 
Tutti siamo egoisti, al di là di quello che diciamo o di quello che facciamo apparire, e vogliamo che alcune cose siano solo nostre. 
Mick in quella puntata da paura - sempre in bilico, sempre nel mezzo, un po' allegro cazzone (passami il termine) un po' assassino, Mick sembra stupido, ma non lo è, e non solo: è un villain, ma non è crudele. 
In quell'episodio Snart coglie un'immagine diversa di Mick - anzi, no, mi correggo: coglie come potrebbe essere se, e credo sia stato anche questo a spingerlo a recuperarlo, oltre che il proprio egoismo. 
Anche io la penso come te: Mick non è stupido, ma si sa; sembrandolo la gente li sottovaluta e scopre il fianco, soprattutto in mondo come quello, e questo offre a entrambi più spazi di manovra e più possibilità di fregarti. 

Che dire, un'altra bellissima drabble! 

*Altro che Siberia, siamo proprio in pieno inverno! E io che fino all'altro giorno giravo in giubbotto ci sono rimasta malissimo! Passa tutto quello che hai di caldo, che io ricambio con una torta al cioccolato appena fatta!*

Recensore Master
08/11/17, ore 22:47
Cap. 5:

In poche parole hai riassunto una scelta - un personaggio. 
Snart ruba un ruolo, ruba un momento, ruba un destino - una morte. 
Snart, con quel suo sorriso a meza bocca, irrompe nel mezzo della scena e la stravolge, cambiandola - facendola sua e rubando l'attenzione di un pubblico già pronto al sacrificio dell'eroe predestinato. 
Snart non è buono, non è cattivo: non si riesce a chiudere in una definizione netta; è semplicemente umano, e gli umani, a volte, compiono scelte che possono essere grandiose o pessime, dipende dal contesto, dal momento e dall'occasione. E Snart ne ha appena rubata una. 

Bellissima drabble, come sempre. 

*tè caldo al limone e fetta di torta di mele?*

Recensore Master
19/10/17, ore 02:30

Leonard azzarda - sempre. 
Leonard ha creato il male - Mick - e Leonard se ne prende la responsabilità, decidendo che uno strappo netto è meglio di una lenta tortura (che portare all'esasperazione tutto è anche il modo più veloce per far esplodere il grumo incazzato di sentimenti contrastanti che è Mick, e lasciarli poi lì a evaporare tra di loro.)
Leonard e Mick sono meravigliosi - sono ladri, imperfetti, un po' imbecilli (soprattutto Mick) e con un senso di giustizia molto terra terra, che non svolazza qua e là con un mantello rosso, ma che funziona. 
E niente, che te lo dico a fare: bellissima drabble. 

*fetta di torta di mele?*
 

Recensore Master
12/10/17, ore 13:36

C'è un paradosso nei ruoli che il destino ci cuce addosso, ed è quello che, presto o tardi, vogliamo strapparcelo dalla pelle. 
Mick e Snart sono due ladri, punto. Questo semplifica tutto. 
Ma poi qualcuno arriva da loro e dice no, potete essere altro. Potete essere eroi. 
E ci credono? No, forse, chi lo sa. Ma Snart, che ruba tutto, persino le convizioni e le certezze, vuole dimostrare che lui è quello che decide, non quello che la storia scrive per lui. E allora indossa la maschera dell'eroe, anche se solo per cinque minuti. E, in fondo, non gli sta neppure male. 

Bellissima drabble, come sempre. 
 

Recensore Master
05/10/17, ore 12:56

Perché un ladro ruba anche le opportunità. 

Credo che potremmo benissimo aprire e chiudere il commento con questa frase, citandoti insomma, perché hai racchiuso l'essenza di Cold e di ciò che è in una riga. 
Snart si butta in quei cinque minuti e strappa il titolo di eroe a chi ne era stato investito per carica "divina", per caso, oppure per scelta. 
Snart ruba quei cinque minuti perché è quello che gli riesce meglio - un po' come Selina nell'universo DC - e i ladri si sa; ti tolgono qualcosa che a volte non ricordavi neppure di avere in tasca: ed è questo che succede a Mick. 
Mick vede Snart morire e capisce in quel momento - realizza - il suo rapporto con l'amico, ma è una consapevolezza amara perché Snart gliel'ha rubata e portata via in un lampo blu. 
MI piace moltissimo questa scelta delle carte, e il tuo stile permette di rendere tutto un po' ironico, un po' malinconico: come Leonard, alla fine. 

*ormai hai ragione, è venuto freddino: ciambella e caffè caldo?*

Recensore Master
22/07/17, ore 23:15

Snart è un personaggio sottovalutato: criminale con un codice morale, eroe improvvisato - leggenda, appunto. 
Gli eroi salvano il mondo perché devono - è il loro ruolo, in fondo, quello che si sono cuciti addosso e che hanno regalato agli altri: Snart no. 
Leonard compie un percorso di crescita continuo e coinvolge Mick - a riprova che il loro rapporto era quanto di più sincero ci fosse. 
Il tuo stile mi è sempre piaciuto moltissimo, e trovarlo dedicato a questi personaggi mi ha reso una lettrice felice, sappilo. 

*esulta*

Bellissima drabble! ♥♥♥♥♥♥

*gelato?*