Quinto classificato, pari merito]
88/100
Grammatica e stile: 18/25
Lo stile è molto scorrevole e comprensibile, la scelta di usare la prima persona si è rivelata molto azzeccata e l’hai utilizzata al meglio, risulta immediato e molto realistico. Mi ha permesso di immedesimarmi perfettamente in Bulma e nei suoi pensieri, limpidi come l’acqua e molto naturali.. È un tratto caratteristico della prima persona e più accettabile, l’utilizzo di un lessico più semplice dal momento che si riproduce l’immediatezza di un dialogo con se stessi, di un diario, di un flusso di pensieri che seguono gli eventi.
Il tuo stile è semplice, impreziosito da alcune descrizioni molto vivide, ma in certi punti un po’ troppo colloquiale anche con queste premesse: «Tempo qualche secondo e li riapro»; «Ma pazienza se ci vado di mezzo io»; «Beh, spiacente non funziona così il mondo».
Ti segnalo alcune imprecisioni: «Già unico...» >> da solo patisce di una mancanza di ritmo, sarebbe meglio sostituirlo con un più netto “«Già. Unico.»; il «Deciso...» è slegato da altre parole e sembra galleggiare nel vuoto; non ho capito il significato dell’intera frase «Sei sempre stato in disparte a sfruttare qualsiasi forma di protezione si presentasse, come la presenza di chiunque altro vicino a noi, o dalla nostra reciproca indifferenza, dovuta alla situazione di pericolo che sta vivendo il nostro pianeta.», l’ho riletta molte volte ma non ho capito a cosa si riferisse, inoltre quel “dalla” sembra scorretto, non riferendosi a nulla, forse è un errore di battitura ma non capendo il senso della frase mi è difficile pronunciarmi oltre; uso del caps lock su alcune parole per evidenziarne la forza >> certamente il maiuscolo enfatizza ma è scorretto e abbastanza antiestetico, potrebbe essere sostituito dal corsivo e spiegato nelle forme che spiegano i discorsi diretti; errori di battitura come «sua» al posto di «tua».
Al di là di queste imprecisioni comunque lo stile si è rivelato efficace e soprattutto descrittivo, ho apprezzato in particolare come hai descritto l’incontro faccia a faccia di Vegeta e Trunks, gli sguardi che si specchiano l’uno nell’altro, le manine che prima gli mostrano i tesori e poi lo toccano, accarezzandolo. In generale tutte le descrizioni sono semplici e immediate ma soprendentemente vivide, mi sono veramente piaciute.
Uso della traccia: 15/15
Devo dire che mi hai sorpreso. Nella fase in cui ho preparato il bando e quindi sceglievo le canzoni preparandone gli estratti, ho immaginato delle possibili storie per ognuna delle tracce e questa non era una possibilità a cui avevo pensato. Ovviamente il mio primo pensiero va sempre alla Vegeta/Bulma (che è la mia OTP da sempre): in riferimento a Freeze You Out avevo immaginato una versione particolarmente angst di una reunion fra Bulma e Vegeta (post Cell o post Bu), in cui finalmente Vegeta si arrende a lasciarsi amare, senza scappare più, abbandonandosi ai sentimenti che prova per lei.
Quando invece ho capito che il soggetto di questi sentimenti invece per te era Bulma, ho capito di trovarmi di fronte a qualcosa di molto originale. La traccia è stata implementata benissimo e anche il mood della canzone è stato rispettato, il tormento psicologico di Bulma nella storia vive e pulsa di quello stesso ritmo, un concentrato di forza e di malinconia in grado di sconfiggere anche l’ira e la paura.
Ho trovato veramente adatto alla storia che hai creato il concetto di ghiaccio duro e metallico che inizia a sciogliersi, di una corazza dura e apparentemente impenetrabile che alla fine cede, consumata dalla commozione e alla nostalgia, impotente di fronte a sentimenti d’amore autentico, resistenti fino alla fine, sempreverdi e silenziosi pur nel gelo della lontananza.
Trama: 19/20
Mi è piaciuto particolarmente il modo in cui sei partita da un evento classico, la sequenza dell’episodio 193 in cui Trunks impara a camminare, per dare vita ad una storia originale, che si distingue per un’introspezione accurata. Classico e originale si mischiano in un modo molto efficace, fornendo un’interpretazione molto realistica di quale possa essere stato il ritorno di Vegeta alla Capsule Corporation dopo lo scontro con Cell.
Di questa storia ho apprezzato particolarmente il realismo. È un incontro/scontro naturale, vero, imperfetto, un po’ rude, ben lontano dal nugolo di metafore che avrei potuto scrivere io, e per questo mi piace molto.
Osservando Z, è lecito pensare quindi sia stata la presenza di Mirai Trunks ad avvicinare realmente Vegeta a Bulma, in senso affettivo oltre che fisico: l’esperienza avuta con lui ha veramente scongelato il suo cuore e lo ha reso disponibile ad amare, a legarsi veramente a quella che diventerà la sua famiglia. È veramente bello che nella tua storia sia invece il Trunks bambino, del presente, a riavvicinare Bulma a Vegeta, scongelando il cuore di Bulma, indurito e ferito per essere stato abbandonato in un momento delicato come quello della gravidanza, in cui avrebbe soltanto voluto avere Vegeta vicino.
Questa similitudine è veramente meravigliosa ed è commovente, perché in questa versione della storia entrambi per motivi diversi si erano allontanati (Vegeta perché incapace di amare, Bulma perché abbandonata e ferita) ma grazie all’amore dimostrato da due versioni diverse di Trunks hanno saputo ritrovarsi.
La scena di Trunks che cerca di riattaccare gli indici dei genitori come se fossero lembi di una fune spezzata è veramente bellissima, una metafora della vita. L’ingenuità dei bambini e dei figli in generale nei confronti dei genitori è spesso disarmante, si vorrebbe che i propri genitori stessero insieme, bene, felici, perché si sono voluti bene una volta e quindi possono farlo infinite volte. Ed è altrettanto profondo il pensiero di Bulma, il concetto del nodo, la corda può essere di nuovo salda, al prezzo inevitabile di non essere più la stessa corda di partenza.
Caratterizzazione dei personaggi: 27/30
Mi è piaciuto da morire il modo in cui hai caratterizzato Bulma, è lei, è determinata, un po’ acida e aggressiva, ma anche molto sentimentale.
A volte nelle Bulma/Vegeta si dimentica questo lato di lei, appiattendo Bulma ad un mero personaggio compiacente, lasciato in ombra di fronte alla personalità dura e schiva di Vegeta, rendendola una donna in fondo debole, dipendente da lui, talmente innamorata da risultare cieca rispetto alle sue colpe e ai suoi errori. Invece la tua Bulma è viva, una donna autonoma e indipendente, fiera, che non si getta ai piedi di Vegeta al suo primo cenno di riavvicinamento.
Lo ama ancora, questo è evidente fin dall’inizio, è lampante dalle lacrime che giungono ai suoi occhi non appena ripensa a Vegeta dopo più di un anno che non hanno nessun contatto, il tempo e la distanza non sono stati sufficienti a lenire quella ferita, costantemente pizzicata anche dal fatto che Trunks è suo figlio, la sua sola esistenza è un monito perenne del Saiyan e della sua determinazione, della sua grinta e della sua forza. Anche la sua rabbia, così velenosa e caustica, non è che l’ennesimo agitarsi del bolo indigerito che è l’abbandono di Vegeta, per lei assolutamente incomprensibile.
Da un punto di vista teorico, è comprensibile il motivo per cui Vegeta se ne sia andato: Vegeta innanzitutto non è un terrestre, non è cresciuto insieme alla sua famiglia o in un contesto in cui i legami familiari avessero importanza, non sa assolutamente cosa siano. Al di là della vicinanza con Freezer, non fa comunque parte della cultura Saiyan il legame familiare caloroso e supportivo tipico dell’essere umano (come vediamo in più occasioni anche in Goku e in Bardack).
Detta sinceramente, penso che Bulma se lo aspettasse, se scegli di indugiare con un uomo di questo tipo non si può realisticamente pensare che cambierà per te o che capisca da un giorno all’altro l’importanza della famiglia, per come la vedo io è mettersi il prosciutto sugli occhi e Bulma mi sembra una donna troppo intelligente per farsi illusioni simili. Non dimentichiamoci che fino a poco tempo prima, Vegeta era il villain principale di Z. La mancanza di questa autoconsapevolezza all’interno dell’introspezione è l’unica cosa che non mi ha pienamente convinto.
Ad ogni modo, quando si passa nella realtà i ragionamenti logici spesso decadono e finiscono per diventare aria fritta: la reazione di Bulma è qualcosa di terribilmente umano, naturale e realistico. Mi sembra di rivedere pensieri miei o di persone amate, di scorgere di nuovo il misto di incredulità, dispiacere e rabbia mescolarsi a onde alterne negli occhi di chi ama qualcuno incapace di amare.
È molto realistico il modo in cui Bulma si difende da quell’abbandono rinchiudendosi in se stessa, in un muro di ghiaccio che a livello consapevole impedisce ogni pensiero positivo verso Vegeta, afferma di non volerlo più, dice che lo odia, che non lo perdonerà mai. Ma la rabbia cocente e caustica che trasuda dai suoi pensieri non è che la trasformazione cosciente di quell’amore, negato per orgoglio e rinchiuso in un angolo della mente per bisogno autoconservativo di andare avanti.
È evidente il suo amore, dal pianto iniziale che viene subito spento dalla sua determinata decisione di non piangere più, dal modo in cui non impedisce attivamente che Trunks si avvicini a suo padre, sobillata e tormentata dai dubbi, dalla fortissima commozione che prova nel vederli incontrarsi veramente per la prima volta, nel notare l’emozione sul volto di Vegeta. Ma è comunque una donna vigorosa e colma di rispetto per sé stessa, non gli salta in braccio alla prima dimostrazione di interesse di Vegeta ma lo affronta direttamente, con veemenza tale da zittirlo.
È bellissima quella punta di acidità che hai inserito nel personaggio di Bulma, la battuta sul cianuro e sull’erba cattiva sono assolutamente nel personaggio e contribuiscono a renderlo perfettamente IC.
Mi complimento inoltre per aver reso bene anche Vegeta, nei suoi silenzi e nella sua oscurità, nel suo essere un personaggio schivo e triste, nella commovente timidezza con cui si lascia avvicinare per la prima volta da suo figlio, emozionandosi, sostenendolo appena con la mano. Mi è sembrato davvero lui, un ritorno molto realistico, per nulla stucchevole e per questo molto emozionante nella sua naturalità.
Titolo e impaginazione: 4/5
Tutto a posto, ottimo il giustificato e l’uso degli spazi fra i paragrafi.
Gradimento personale: 5/5
Questa storia mi è piaciuta da morire, avrei voluto leggerne ancora e ancora.
Ti faccio i miei complimenti, hai costruito una scena realistica e dolce che non dimenticherò facilmente.
Totale: 88/100
Bonus Ambientazione: 0
Punteggio definitivo: 88/100 |