Buonasera! O forse, vista l’ora, dovrei dire buonanotte…
Credo sia la prima volta che apro un tuo lavoro, perciò, innanzitutto, piacere di conoscerti! ^^
Ammetto che l’introduzione mi ha attirata molto, ma c’è anche un secondo motivo per cui sono qui. Proprio in questi giorni sto cercando disperatamente di scrivere una fan fiction con Jungkook; con Jungkook e una ragazza, per la precisione. Credimi se ti dico che la tua rappresenta l’emblema di tutto ciò che avrei voluto includere nella mia e che, probabilmente, non credo sarò in grado di fare. Mi sono sempre chiesta come sarebbe, per un idol come lo sono i Bangtan, intraprendere una relazione duratura, o almeno provarci, per quanto possibile. E’ vero che non c’è nessun contratto che lo vieta, ma tutte sappiamo bene che non sarebbe di certo una passeggiata e che richiederebbe molti sacrifici. Trovo che tu sia riuscita a rendere – per quanto tristi e struggenti- i veri sentimenti che scaturirebbero da un ipotetico rapporto tra una ragazza “normale” e un idol. Poi, certo, sarebbe benissimo potuta essere una storia a lieto fine (e io, nella realtà, glielo auguro con tutto il cuore); ma “sfortunatamente” sono un’amante dell’angst, perciò inutile che ti dica quanto io abbia adorato tutto questo, epilogo compreso.
Tuttavia, qui non stiamo parlando di un “idol” qualunque, ma di Jungkook: mi è piaciuto molto il modo in cui lo hai tratteggiato, i suoi comportamenti in presenza della ragazza e le reazioni che ha avuto percependo la sofferenza di lei.
Già la stanza d’albergo, per quanto lussuosa e apparentemente perfetta, mi suggeriva un certo senso d’oppressione, d’angoscia quasi: ho percepito chiaramente, assieme alla protagonista, quelle attese divenire da dolci a strazianti. Ho apprezzato molto anche i ricordi e i flashback; verosimile il fatto che si siano conosciuti in un parco, altrettanto che lui l’abbia trattata inizialmente con diffidenza per paura fosse una fan impazzita (ahimè, triste verità).
"«Io verrò lo stesso»."
Testardo. Orgoglioso. Un Jungkook che, come sempre, quando inizia qualcosa va fino in fondo. Un Jungkook che investe tutto se stesso per una relazione in cui crede, ma anche un Jungkook che non esita a mettersi in discussione, a fare un passo indietro quando capisce che la situazione – per entrambi – sta diventando insostenibile. Io trovo che tu sia riuscita a renderlo vivo, quanto mai simile al Jungkook che, per quanto ci è concesso, conosciamo tramite lo schermo del PC.
Mi ha addolorato il tormento di lei che vorrebbe più d’ogni altra cosa restare con lui, perché mai hanno smesso di amarsi, eppure quella forza le viene meno ogni volta che lo vede entrare da quella porta un minuto più tardi. Perché sì, forse Jungkook tornerà sempre, ma quel minuto in più farà sempre più male.
Chiudi il tutto con un momento più leggero, ho quasi tirato un sospiro di sollievo immaginandoli insieme, al Luna Park, davanti a quel tiro al bersaglio a cui lei non ha nemmeno prestato troppa attenzione, tanto era assorbita da lui.
E poi, l'epilogo vero e proprio: probabilmente l’unico possibile, amaro e dolce allo stesso tempo.
Hai creato un climax altalenante di emozioni intense e sei riuscita a gestirlo benissimo, quasi calmando un pò le acque verso il finale, per non rendere il tutto troppo duro da mandar giù. Anche la lunghezza della one shot credo sia perfetta. Non c'è niente che non mi sia piaciuto, insomma! :)
Ti prego di scusarmi se questa sarà una recensione sconclusionata, ma spero che tu abbia capito quanto io abbia apprezzato il tuo lavoro. Se stata bravissima, davvero. L’ho messa nelle ricordate, ma filo ad inserirla anche tra le preferite. Grazie per averla scritta.
Un bacio,
Vavi
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