Allora, dovevo assolutamente scriverti una recensione perché mi hai lasciato addosso un sacco di feels, ed è molto probabile che questa recensione sarà un connubio di scleri senza senso, quindi ti chiedo scusa a prescindere.
Io ho un amore per questi scenari: quando ho cominciato a leggere, sono stata catapultata immediatamente negli anni Trenta, nei loro modi di vestire, nell’ambientazione delle cittadine, nella tensione che si viveva in quel periodo, tra gente che veniva portata via a causa del loro modo di essere e figli che si sacrificavano volentieri per la guerra. Da quello che ho letto, però, sembra qualcosa ambientata in un periodo molto lontano, ma sei riuscita comunque a mantenere quel clima di ansia tipico di quel periodo. Sono proprio contesti come questi che ti fanno capire la natura dualistica dell’essere umano: feroce e violento da un lato, capace di amare e di dare tutto se stesso dall’altro.
Ed è proprio su questo che ti sei focalizzata, mettendo in mezzo una delle coppie che amo di più in quest’anime. Grazie, ah! :’)
La reazione di Tooru alla notizia del reclutamento di Iwa-chan è più che normale, ma ci tengo a sottolineare un pezzo in particolare:
“Si, sono egoista. Perché sto facendo tutto questo pensando solo a me”. Tooru aveva ripreso a parlare, dopo aver puntato lo sguardo negli occhi confusi e disorientati dell’amico. Amico. Ormai non era più la definizione giusta da dare a quel ragazzo che gli aveva salvato la vita. Si, Hajime lo aveva salvato quando era rimasto solo e abbandonato a se stesso, lo aveva salvato donandogli il calore di una famiglia quando suo padre era partito per la guerra e sua madre aveva preferito affogare il dolore nell’alcool. Quella fase l’avevano superata già da un pezzo, mesi prima, con il loro primo bacio.
“Preferisco partire io al posto tuo, preferisco lasciarti solo piuttosto che rimanere da solo io stesso, perché senza di te non posso assolutamente vivere. Sono egoista perché mi sto preoccupando per me e non sto pensando che anche per te potrebbe essere la stessa cosa”.
Posso alzarmi in piedi e farti uno applauso lungo novantadue minuti?
No, sul serio, qua sei riuscita a rappresentare perfettamente il carattere di Oikawa, a mio avviso. Ce lo vedo assolutamente a prendere il posto di Iwaizumi perché non vuole perderlo; sarebbe disposto a sacrificare se stesso pur di salvare lui, perché è un egoista, appunto. Perché lui non può sopportare la mancanza di Hajime, anche se sa che per lui è lo stesso.
Boh, posso piangere? T^T
Il colpo finale me l’ha data la frase finale: “Vivi anche per me!”, e lui che urla disperatamente prima che lo portino via…
PLEASE, DIMMI CHE C’E’ UN HAPPY ENDING, UN QUALSIASI SEQUEL FELICE, ALTRIMENTI GIURO CHE TE LO SCRIVO IO! *la menano*
Che dire, ho adorato questa storia, spero di rivederti presto! <3
_Lady di inchiostro_ |
