Recensioni per
If you leave me, I’ll love you anyway
di Koa__

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
31/03/18, ore 14:15

Recensione premio per il contest: 'E' nell'aria profumo d'autunno'

Ritrovo, anche in questa storia, tutto ciò che si può chiedere da un'introspezione. C'è tutto, c'è un mix di sentimenti che vanno dai dubbi, ai pentimenti, all'amore, a quel pizzico di passionalità e molto molto altro. Tutto traspare vivido ed è come essere trasportati nella mente di John. Un John combattuto ma che riesce ad esternare ciò che per tanto tempo si è tenuto dentro. Di sicuro il loro non può essere che un amore controverso, per certi versi difficile sia da ammettere  che da vivere, eppure c'è e lo sanno entrambi. 
Rinnovo i complimenti per come riesci a curare i testi e soprattutto le introspezioni e spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo.
Emy

Recensore Master
23/03/18, ore 14:32

Ciao, eccomi qua.
Appena ho finito questa storia mi è venuto un dubbio atroce: una volta mi avevi chiesto di non leggere una storia, perché dovevi cancellarla... era questa? Se sì, non c'è problema e leggo un'altra storia; ma spero di no, perché a me è piaciuta.

A parte la questione tecnica (non ci sono errori grammaticali, e anche la punteggiatura è più "ordinata" rispetto ai tuoi esperimenti), stilisticamente parlando mi ha convinto, e non poco. Due cose, sopra tutto, mi sono piaciute: l'uso della seconda persona, di cui mi sto sempre di più innamorando e non so se è un bene, e l'uso del presente che ha sempre il suo bell'effetto per avvicinare temporalmente il lettore ai personaggi, quasi che il tutto si svolga davvero davanti ai loro occhi. L'uso accoppiato di questi due espedienti mi ha permesso di sedermi accanto a John, di seguirlo passo passo, nel presente come nel passato, mentre inchioda Sherlock, lo bacia, cade ai suoi piedi. I sentimenti sono arrivati tutti.
Lo stile che hai adoperato è fresco e scorrevole, e credo che una piccolissima parte del merito sia del presente verbale, perché in qualche modo tende sempre ad alleggerire il testo, a renderlo più d'impatto e diretto, vicino. Anche la struttura delle frasi ha contribuito. Hai calibrato molto bene le pause, le frasi lunghe e i punti in cui inserire quelle più brevi, a volta anche solo due, o un'unica parola che ha la forza dell'intero mondo. Il testo parla al lettore, lo coinvolge. Sei stata davvero molto brava.
Ottima l'idea di racchiudere in mezzo il passato, tra i due momenti presenti. Hai usato perfettamente i tempi verbali, in una prosa elegante e coinvolgente.

Un'altra cosa che rende "fresca" e fruibile questa storia è la trama. Non una trama complessa o strettamente legata all'opera originale, che tende a tenere un po' fuori il lettore che non conosce il fandom, non c'è un vero flusso di pensiero o un'introspezione marcata, no. Questa trama è puro sentimento, e i sentimenti hanno un linguaggio universale, che tutti comprendono. Quindi, al di là del significato contestuale all'interno del fandom, la bellezza di questa storia sta proprio nella sua immediata sincerità, nel suo linguaggio universale.
Mi ha parlato di un amore profondo, paziente, sincero. Mi ha raccontato dei conflitti morali, di quelli contro il proprio credo e la propria educazione, di quelli anche contro il parere del mondo esterno. E mi ha anche sussurrato dei dubbi che tutti noi proviamo quando ci troviamo di fronte a una scelta così importante.

John ha un passato di soldato, un'educazione "vecchio stampo" (questo mi è parso di capire), un carattere razionale e posato; ed è Sherlock che ogni volta distrugge questa sua parte, la mette in discussione, la sfida, la provoca. Anche con la sua stessa morte. Ho trovato quindi profondo l'effetto che essa provoca in Watson: lui vive nel buio, nella solitudine, perché è quando tutto il resto smette di esistere che lui può sentire la voce di Sherlock.
E Holmes... beh, fragile e innocente come sempre tu lo descrivi, ormai ho una visione piuttosto chiara della tua interpretazione del personaggio. Me lo posso immaginare a ignorare la faccenda, a far finta che quel bacio non sia mai esistito. Eppure, Sherlock pende da quelle labbra, istintivamente risponde al richiamo di John, tanto a inchiodarsi sulla porta, attaccandosi allo stipite (chissà se per cercare di resistere o per non crollare anche lui). Ci mostri soprattutto cos'è che lo frena, lo dice molto chiaramente: la gratitudine dell'altro, la commiserazione in un certo senso. Sherlock teme così tanto che fraintende le parole dell'altro, ha talmente paura che basta una scintilla per farlo retrocedere.
Il resto è davvero un tripudio di emozioni: il modo in cui John confessa le sue debolezze, la delicatezza con cui Sherlock cede ai suoi stessi sentimenti, il sorriso incerto e incontrollato di Holmes, il suo modo di ridere... che è anche il suo regalo per John.
A me, è piaciuta questa storia... mi piace il modo genuino e delicato con cui tratti i sentimenti e la relazione tra questi due, per quanto tormentata e difficile che sia.
A presto!


P.S. Quasi dimenticato il pezzo forte: il titolo! A me piacciono troppo i titoli delle tue storie. Mi piacciono quando scegli quelli semplici, quando quelli più delicati e romantici come questo; o ancora quando hanno una forma complessa ma mantengono lo stesso la poesia.
Questo è un titolo perfetto, perché esalta alla perfezione il tipo di amore che John ha preservato nonostante tutto e tutti per Sherlock, ma è anche l'amore ostinato con cui lo affronta e gli grida contro, perché nemmeno lui potrà cancellarlo.
(Recensione modificata il 23/03/2018 - 02:37 pm)

Recensore Junior
28/09/17, ore 01:35

Eccomi per lo scambio!
Ho scelto questa One perchè già dallo specchietto mi aveva attratto particolarmente. Dopo la lettura non posso che essere d'accordo con la tua vittoria al contest!
Anyway, ho trovato John molto IC. Ho visto in lui molto dell'atteggiamento da soldato che ci si aspetta abbia mantenuto. La rigidità, il diventare improvvisamente aggressivo e il pentirsi per le sue azioni passate, perchè dopotutto è un medico e dovrebbe curare le persone e non ferirle, come ha fatto più e più volte con Sherlock. Penso che quello che gli ha fatto in quel periodo, sia il suo più grande rimpianto ed è quello che mi passa anche dalla tua fic.
Mi piace che la storia tra loro non sia un istantaneo "ti amo" "ti amo anch'io, sposiamoci", ma piuttosto un capire che ci sono dei trascorsi, che dopotutto quello che hanno passato, hanno bisogno di fidarsi, di creare un nuovo rapporto tra di loro che comprende anche amarsi.
Ho apprezzato anche la forma: come hai mantenuto la fanfiction leggera per tutto il tempo, nonostante la serietà della scena. Well done!
A presto,
Nem.

Recensore Master
27/09/17, ore 13:51

Ciao, sono io **
Mi sono resa conto di due cose: intanto avevo già letto qualcosa di tuo. Secondo, il tuo profilo è l'isola felice di una fan Johnlock. Seriamente, avevo l'imbarazzo della scelta, così sono andata un po' a caso... e sinceramente sono contenta di averlo fatto!
Ci credo che questa storia è arrivata prima al contest. Intanto perché è scritta perfettamente, hai uno stile che mi ha preso del tutto, elegante, introspettivo... insomma, direi perfetto, almeno per me.
Poi beh, mi piace la grande malinconia che si cela, ma neanche tanto, dietro tutto.
Tutti i dubbi, le incertezze, le paure, le domande sul futuro, è tutto spiegato perfettamente, dal punto di vista di John, ma alla fine anche di Sherlock. Si amano ma sono come bloccati, la loro amicizia è stata messa in "crisi" da un bacio, ed entrambi hanno capito che c'è di più dietro.
Ho amato il discorso di John alla fine, con quella dichiarazione. Ce lo vedo proprio bene, secondo me una cosa del genere nella serie andrebbe così. Un amore complicato e disperato, che strazia il mio cuore da fangirl.
La reazione di Sherlock poi è pure IC, perché inizialmente si arrabbia, credendo che quella di John sia pietà... e invece no!
Sono stata super felice che alla fine lo abbia baciato, e si sia lasciato andare ad una risata.
Poi secondo me è azzeccato anche l'uso della seconda persona, che in genere non è molto usato, ma qui ci stava.
Questa storia mi è davvero piaciuta, ma non avevo dubbi visto che già avevo letto qualcosa. Anzi, questa storia la metterò tra le preferite, perché ogni storia che mi fa emozionare merita un posto speciale u_u
Niente, spero di rileggerti ancora **
A presto ^^

Nuovo recensore
08/09/17, ore 16:08

Ciao!
Innanzi tutto premetto - o per meglio dire, confesso - di non aver finito di vedere Sherlock per vari motivi. Tuttavia è una serie fantastica, con personaggi bellissimi e molto interessante, tanto che anche se non l'ho finita so praticamente tutto - grazie anche agli spoiler di alcuni amici -. Detto questo, devo fare un'altra confessione, e cioè che ho letto questa storia subito dopo aver consegnato la mia per il contest "The Het & Slash Deam Contest!". Ecco, in quell'occasione ero tipo: "OMG. Ansia. Vabbè, è fantastica". Sì, lì per lì ero presa dal fatto che partecipassimo entrambe al solito contest e che questa era una fic davvero ben scritta, ben caratterizzata e con delle emozioni tanto profondi da raggiungerti l'anima. La seconda cosa che ho pensato è stata una cosa tipo: "oh, che figo, abbiamo scritto tutte e due in seconda persona singolare" ma vabbè, questo mio pensiero, in effetti, non importa a nessuno. Concluse le mie vicende legate al contest, e parlando della fic in generale: lo ammetto, è una fic davvero molto bella, abbastanza da invogliarmi non solo a leggerla ma anche ad aprire il tuo "profilo" e leggerne altre. Hai uno stile che, personalmente, mi piace davvero molto e l'introspezione, come la profondità delle psicologie e dei sentimenti dei personaggi, è qualcosa che vedo affrontata benissimo. Sono queste le cose che, almeno per me, fanno di una fic una fic valida. Trovo che buttare giù due idee su un'opera già esistente non sia poi così difficile, ma farle assumere un vero e proprio valore emotivo, eh, questo sì che è più difficile e tu, invece, ci sei riuscita benissimo. Per di più, per quanto io li shippi, ho sempre pensato che fosse difficile vederli insieme, non tanto a causa degli autori - vabbè - ma perché il carattere di Sherlock è davvero particolare e non sono mai riuscita ad accettare che potesse spingersi a qualche gesto d'affetto o d'amore. Almeno, questo era il mio pensiero fino a ché non ho letto questa fic. Anche questo mi ha stupito, insomma, sei stata perfettamente IC e ho trovato il tutto davvero credibile. 
Complimenti! 
 

Recensore Master
08/09/17, ore 15:56

Prima classificata nel contest: The Het&Slash Dream Contest! di Setsy e s.Elric_
Koa__ con: If you leave me, I’ll love you anyway
Grammatica: 9.30/10

ad agitarti le punte dita = le punte delle dita
di felicità hai ancora in corpo = che hai ancora in corpo
pigrizia fatta a persona = fatta persona
propensione nello attività = nelle attività
suggerito briciolo di razionalità = suggerito il briciolo di razionalità
Io l’amore io non so farlo, John = c’è un “io” ripetuto inutilmente
Lei, Ella era convinta = Lei, Ella, era convinta
Sono sfuggite alcune sviste, di piccola entità, ma che potevano facilmente essere evitate. So che sono tali, ma ovviamente devo conteggiarle come errori

Stile: 10/10
Non è una sorpresa per me quanto il tuo stile possa essere elegante e insieme inconfondibile, pieno di vocaboli ricercati ma mai barocchi. Non che a me questi ultimi dispiacciano, anzi, ma trovo che lo stile di un autore ― parlando di fanfiction — guadagni se è in linea con il canone della storia originale, se accompagna in modo credibile i personaggi come se anche la voce narrante si fondesse nella situazione descritta.
La seconda persona che usi per John rende il racconto molto intimo; appiana lo stacco, appunto, tra dialoghi, pensieri e narratore esterno. Un espediente rischioso, che bisogna saper usare per non scavarsi da soli la proverbiale fossa: potrebbe suonare pedante, didattico, invece ti trasporta nella lettura, ti senti chiamato personalmente a partecipare.
John, con la sua maggior facilità nel manifestare emozioni, è stato un’ottima scelta come carattere portante; non funziona a scomparti, lui. É assolutamente credibile che traslochi, pensi al benessere di Rosie e analizzi le reazioni di Sherlock nello stesso momento.
Questo perché nelle frasi che hai creato c’è una passione vibrante anche se trattenuta, o quasi autocondannata, come in questo passaggio: “hai baciato il tuo migliore amico e sì, è stato… oh, orrendamente meraviglioso”.
Quell’orrendamente è il fulcro del passaggio, rende alla perfezione lo stato d’animo in cui chi legge deve trovarsi, e così restarne conquistato.
Viene fuori un amore che non può più essere taciuto, sarebbe ipocrita, invece che rispettoso. E Sherlock con le sue parole titubanti completa questa sensazione di avere avuto accesso a qualcosa di privato, viene spontaneo trattenere il fiato per non disturbare.
Le espressioni di Sherlock sono quasi poesia: è come se dicesse molto parlando il meno possibile, perfino con poca mimica facciale. Accenni di timidi sorrisi, voce bassa, paura che paralizza tanto da reggersi allo stipite di una porta.
Il linguaggio che hai usato è un acquarello: lieve e sfumato, accarezza il lettore con la sua delicatezza.

Caratterizzazione personaggi e sviluppo coppia: 15/15
Questa coppia offre molto come nasconde insidie, perché è la perfetta definizione di ciò che è a cavallo tra canon  e fanon, secondo me. Per cui ha dei suoi meccanismi, ma molto va anche inventato o —  giustamente — dedotto.
La personalità di ambedue è rappresentata in modo perfetto, nelle loro diversità che li portano, alla fine, a un sentire così unito.
John è un uomo d’azione: mentre Sherlock da istruzioni, lui monta lettini, disfa bagagli e intanto ascolta la voce dell’istinto che si fa strada attraverso il suo “non essere gay”; sa che non è un’idea ragionevole, ma non è con le paure che si vincono le guerre, vero? E allora via, un bacio dato d’impulso, un avvicinarsi quasi aggressivo, con la carnalità del corpo che si preme su quello etereo e diafano del nostro investigatore, con parole gridate e dichiarazioni esplicite.
È una persona calda, trovo che questo tratto fondamentale sia rappresentato egregiamente!
Sherlock mostra il suo lato più fragile, quello che può venir fuori solo con John e Rosie, la sua vera famiglia. Quando dopo una prima fase nella quale è la creatura indisponente che sappiamo (immagino l’ordine logico dei vestitini di Rosie: alfabetico? Abitino, bavaglino, canottiera?) realizza che John è davvero lì, e la felicità inizia a trasparire sotto forma di musica…
Così insicuro da scusarsi perché non sa fare l’amore, da interpretare in male la devozione di John, da respirare a fatica.  Credo che sarebbe proprio così.

Trama: 4.5/5
C’è una sola pecca in questa trama, se vogliamo chiamarla così. È molto semplice e lineare, in quanto è una introspettiva, più che la narrazione di molti eventi. In realtà va benissimo com’è, anche se ai fini del contest va considerato che ci sono molte storie che mostrano il momento in cui i due uomini si mettono insieme. Per il resto non ho nulla da ridire, anzi! Pur esplorando un ipotetico post-quarta stagione è assolutamente credibile, misurata sugli atteggiamenti IC dei personaggi, così giusta da essere praticamente canonica. Una volta che John e Sherlock tornano a vivere insieme, considerando che hai mostrato un John piuttosto guarito dal dolore vivo della vedovanza, la cosa normale è che nutrano così tanti sentimenti uno per l’altro da non poterli reprimere… e lo slancio per avvicinarsi fisicamente passi dal soldato John, la persona più concreta, tra i due.

Uso del pacchetto: 10/10
Completo, e molto ben riuscito. Parto dal titolo della canzone, che racchiude il fulcro dell'amore di John, che non è certo passeggero, ma ha solide fondamenta, e come tale sa aspettare, perché è profondo e maturo.
Anche "aspetta" è d'effetto, non è tanto un richiamo materiale, ma un invito a Sherlock a non fuggire con la testa, perché è quello che sarebbe irrimediabile. Per altro hai inserito la canzone in modo basilare ma efficace, proprio come musica alla radio, che viene ascoltata dai protagonisti. Direi che ci siamo del tutto.
La frase è ancora più importante, sfruttata in ogni passaggio della one-shot. Le notti di John sono senz’altro una serie di prove tormentose, da quelle nelle quali credeva Sherlock morto, a quelle in cui si domandava semplicemente come definire il loro rapporto, a quelle sulle quali aleggia il senso di colpa per come l’ha trattato dopo la morte di Mary. C’è la ragione, ci sono le valutazioni “intelligenti”, ma non bastano affatto. Quello che alla fine cambia tutto è la voce di Sherlock che si scioglie in una risata, così inattesa visto tutto quello che è successo. Non c’è una sbavatura, in questo uso del pacchetto.

Gradimento personale: 5/5
Puro romanticismo Johnlock. E con questo non premio affatto la coppia — non lo trovo giusto, se non è segnalato dall’inizio — ma come li hai resi, il tuo lavoro. Ci sono quei piccoli gesti che li rendono riconoscibili, un amore che non può essere negato più a lungo, parole che esprimono il dolore della loro divisione, specie da parte di John, che ha svitato le lampadine per non poter fare luce, per scusare se stesso per l’illusione che desidera coltivare. L’ho trovato il passaggio più commovente di questa storia struggente e dolce. Peccato, ai fini del punteggio, che tu non abbia riletto bene per eliminare refusi e altri errorini.
Totale: 53.70/55
 
 
 
 

Recensore Veterano
20/08/17, ore 08:09

La storia mi è piaciuta tantissimo, è emozionante, commovente. Perfetta. Il personaggio di John mi è arrivato profondamente e con lui il suo amore disperato. Davvero non saprei spiegarlo, ma la sua dichiarazione mi ha straziato il cuore, percepivo fortemente il suo dolore. Quando ha confessato tutto a Sherlock a cuore aperto, beh è stato intenso. Non saprei come altro definirlo. Sherlock dal canto suo è meno "presente", ma riesce ad essere pienamente se stesso anche con pochi elementi, soprattutto quando allontana con astio John, convinto che il suo amore non sia altro che pietà, e nella scena finale, quando regala a John la sua risata e la sua gioia, la stessa risata che a lui era mancata enormemente, ciò di cui necessitava più di ogni altra cosa. Ma anche nella pigrizia, nell'euforia per il ritorno di John nella loro casa. Le tue storie mi erano mancate. A presto!

Recensore Master
18/08/17, ore 21:31

Ciao
Fortuna che ci sono storie come questa a non farci rimpiangere la serie tv, a permetterci di sognare il "dopo" e a descriverlo in modo assolutamente IC
Sì perchè J ama davvero S, la gelosia che mostra appena qualcuno (donna o Moriarty) appare all'orizzonte, il preoccuparsi sempre per lui e la sua salute, il perdonarlo sempre, è amore e basta, il sesso può essere optional mail sentimento c'è
E il modo in cui descrivi l'ammissione e l'accettazione dei sentimenti di John è conforme al personaggio, che non è un uomo riflessivo e tranquillo, tutt'altro, è uno che parte a testa bassa verso l'obiettivo

Bella storia davvero

Recensore Veterano
16/08/17, ore 15:36

Ma ciao! Ultimamente lascio recensioni un po' brevi tra poco tempo e altri contrattempi, ma questa OS meriterebbe davvero una recensione approfondita.
Mi piace l'uso del narratore in seconda persona, non nuovo per te ma sempre interessante da ritrovare.
Mi piace lo sviluppo, ricco di riflessioni, come un'altalena di sentimenti, a tratti più leggeri altri più profondi.
JOhn trasloca con la figlia, Sherlock sembra esserne indifferente, poi le cose si muovono e ci ritroviamo al punto dove inizia la storia: John ha baciato Sherlock e devono finalmente affrontare i loro sentimenti insieme.
Il punto di vista di John l'ho trovato molto IC, anche i dialoghi e quanto ne segue. L'immagine di John che pensa alla risata di Sherlock per avere compagnia nei momenti di solitudine stringe il cuore ed è un toccasana che l'amore che ha tanto aspettato finalmente si realizzi.
Bella, mi è piaciuta!

Nuovo recensore
14/08/17, ore 10:57

Ciao, credo sia la prima storia che recensisco tra le tue, e da qualche parte dovevo pur cominciare. Premetto che odio recensire da cellulare, ma il portatile mi ha abbandonata, quindi sono costretta. 
Comincio da una sola parola: Adulta. 
Questa storia è adulta, si sente dalle prime parole, ed è una sensazione che non si è spenta nemmeno durante il discorso finale di John, dal quale straripa il bisogno impellente che aveva di stare con Sherlock. Ho trovato davvero triste e illusoria la cosa delle lampadine, e mi è piaciuto trovare un Dr. Watson così perso, ma alla stesso tempo convinto dei suoi sentimenti. Lo dice lui stesso che è cambiato e che non potrà mai tornare indietro, ed è splendido, perché riesce ad accettare quello che è, ma avrà sempre bisogno del suo Holmes accanto, anche se non si uniranno in una relazione. 
le parole che hai utilizzato per descrivere i movimenti dei personaggi, in particolare quelli di John, mi hanno riportata alla mente una poesia di Saffo, in cui si descrive la fenomenologia d'amore. Certo, Saffo tende ad estremizzare, ma certi punti della tua storia mi hanno davvero ricordato l'Ode 31. 
Mi è piaciuto moltissimo Sherlock. È un personaggio estremamente delicato e complesso, e sei riuscita a renderlo come me lo immagino, quindi ho apprezzato davvero tanto. Sono riuscita a visualizzarlo sullo stipite della porta, con gli occhi leggermente arrossati dalle lacrime, ad evitare lo sguardo sincero di John, con le dita appigliate al legno dell'ingresso in cerca di una sicurezza. Questa loro relazione è come un salto nel vuoto, ma dal quale sanno che usciranno migliorati, perché lo hanno sempre saputo. Non riesco a vedere i Johnlock in un rapporto che li porta alla distruzione. Lo scrivevo su un gruppo di Facebook, loro sono come il vento, sia brezza che il vento dopo la tempesta. 
Davvero, l'ho amata, e non credo di avere altro da aggiungere. 
Spero di riuscire a recensire le altre tue storie, perché scrivi davvero bene. 
A presto, spero. 

Recensore Veterano
13/08/17, ore 15:04

Non commento
Non sono brava in questo
Li amo e tu pure
La serie TV è finita e non riprenderà
A noi restano momenti dolcissimi come questo che ci hai dato tu.

Sei tra i miei autori preferiti, ogni volta.
Continua a scrivere per noi che sappiamo soltanto leggere

Recensore Veterano
12/08/17, ore 23:29

Ciao!
Ho iniziato a scrivere questa recensione almeno una decina di volte, ma ogni volta cancello tutto e mi ritrovo a cominciare da capo. Forse perché, dopo questa storia, c'è ben poco da aggiungere.
Mi piace pensare che sia andata davvero così: John e Rosie che tornano al 221B, stavolta per viverci, e Sherlock lì ad aspettarli, perché l'amore vero aspetta, concetto che hai saputo rendere magistralmente in questa OS. Aspetta anni prima di essere riconosciuto, aspetta anni prima di essere accettato... Ma alla fine ce la fa. È un po' il lieto fine delle favole, quello che siamo abituati a sognare fin dall'infanzia- almeno, nel mio caso è così. È rassicurante sapere che nonostante le avversità, nonostante millemilla disavventure, l'amore, quello vero, è sempre lì, aspettando. Tu sei riuscita a dare un corpo e una voce a questa favola, per così dire, e l'hai fatto con la storia di Sherlock e John. E te ne sono grata, perché in questo modo hai reso il tutto ancora più speciale.
C'è tanta introspezione in questa storia, ma la vedo solo come un valore aggiunto: il rapporto tra Sherlock e John è fatto da tanti silenzi e cose non dette, pensieri inespressi. Con un'attenta analisi interiore sei riuscita ad eesprimere i sentimenti di John, l'amore che ha sempre provato verso Sherlock e che ora vorrebbe rendere esplicito, cosa che ha fatto con quel bacio. Mi è piaciuto come hai descritto il tutto, svelando poco a poco l'accaduto. È stata una storia romantica, intensa e non lo nego, avrei voluto recensire subito dopo averla letta- probabilmente questa recensione sarebbe venuta molto meglio e avrebbe un filo logico più chiaro, mi scuso per la vena malinconica e lievemente depressa che ha preso.
In ogni caso, sappi che l'ho amata, davvero. Per me questo sarebbe il finale ideale- no, l'inizio: le azioni, le parole, tutto scorreva con assoluta naturalezza e... Beh, non faccio affatto fatica ad immaginare Sherlock e John dirsi e fare ciò che hai descritto. Erano semplicemente loro e tu li hai resi alla perfezione.
Ottimo lavoro, davvero una storia meravigliosa.
Un bacio, alla prossima!
Cami
(Recensione modificata il 12/08/2017 - 11:30 pm)