Sarà che di recente mi sono messa a leggere "IT" di Stephen King e mi sono abituata all'idea di sprofondare tra paragrafi molto più compatti e completi, ricchi di descrizioni e flashback vari, ma sono sicura che questa storia ha un bel potenziale che viene sfruttato solo per metà.
E adesso voglio spiegarti il motivo.
Per prima cosa non ho potuto fare a meno di rimanere amareggiata davanti all'introduzione, l'ho trovata poco approfondita e sbrigativa, è come dare un calcio nel sedere del lettore e farlo arrivare al succo della questione senza troppi merletti intorno. Forse è una mia idea perché sono una scrittrice più espansiva, ma preferisco accompagnare il lettore proponendo qualcosa di più dolce e a tratti poetico, facendolo entrare nel vivo della storia dopo una narrazione più compatta e ricca di dettagli, di momenti e ricordi. Le prime righe servono per catturare coloro che si approcciano al testo, adoro lo stile della narrazione che hai scelto, ma ci voleva qualcosa di più.
Certo, tutto questo dipende dal tipo di storia che si vuole andare a presentare e i miei sono pareri del tutto personali, ma ti suggerisco di lavorare per bene alle introduzioni. Hanno una certa importanza, ecco tutto.
Secondo.
Quando parte il flashback la storia prende già una piega differente e sembra più studiata, si vede che con la scrittura te la cavi, perciò ti faccio i miei complimenti e ti suggerisco di riguardare un attimo il testo perché ci sono delle ripetizioni che stonano. Non sono dei veri e propri errori di grammatica, ma rendono le righe poco scorrevoli e lo spezzano fino al punto di rovinare l'atmosfera che hai voluto creare in questo caso.
Non vorrei sembrare critica e pignola in questa recensione, ma ti suggerisco di trovare il modo per approfondire i tuoi paragrafi, non prendertela a male perché ho adorato veramente il tuo racconto, ma ciò che ho letto lo reputo più come uno scheletro o una traccia da seguire.
Secondo me hai solo bisogno di esercizio, quel che basta per capire il metodo giusto per approfondire i dettagli.
Una cosa che ho amato di questa storia è, forse il vero protagonista, il Killer. Sempre se così lo possiamo definire, perché secondo ciò che hai scritto sembra più una presenza sovrannaturale piuttosto che un pazzoide che adora macellare i classici ragazzini in gita.
Questi sono i casi in cui non serve dover approfondire per forza la psiche del cattivo di turno, ma avrei preferito vedere spiegato il motivo che porta questa "presenza" a torturare un gruppo di ragazzi apparentemente innocenti. Perché è così, la scritta "Remember Me?" dovrebbe avere un significato che potrebbe ribaltare completamente l'esito del racconto. Si vede che i protagonisti sono legati a questa figura per qualcosa che hanno commesso in passato, ma per quale motivo?
Mi viene in mente l'idea che manca un minuscolo dettaglio, l'anello che tiene insieme ogni dettaglio della trama. Dimmelo se non sono stata capace di intravederlo, sono degli accorgimenti che scappano a chiunque. No?*
Forse sì, è proprio così.
E poi, ho visto che hai commesso - credo, perché non so se è voluto o no - un errore di distrazione.
Le descrizioni che hai fatto sono state esplicite e geniali, adatte per inorridire il lettore, ma cosa succede al "killer" dopo che la povera Ilaria viene bruciata viva? Non viene spiegato se scappa o si dissolve nell'aria, forse sono io a essere una melanzana, ma ho dovuto rileggere un paio di volte quella fase della storia per capire che il killer si era dileguato nel niente. Sono dei piccoli accorgimenti, ma che non possono essere ignorati.
Il resto è stato tutto molto gradevole e raccapricciante, le descrizioni hanno dato quel pizzico di splatter in più e che rende interessante la storia che hai proposto oggi. Ti suggerisco di rileggere il finale del testo perché, come hanno già detto, hai cambiato il nome a una delle due ragazze.
In più riguarda l'impaginazione, ci sono troppi spazi bianchi tra le righe e sarebbe meglio rimuoverli.
Non ti rammaricare se sono stata molto dura o pignola, ma il genere horror è uno dei miei preferiti e preferisco aiutare gli scrittori in erba grazie alla pura e semplice verità. Lascio la bandiera verde perché il racconto mi è piaciuto e non è da buttare via nonostante i piccoli errori, vedrai che con il tempo sarai in grado di proporre qualcosa di nettamente superiore. Potere è volere, dopotutto.
La recensione finisce qui, alla prossima!
PentagramLily.
Ps: Ah, si, dimenticavo. Te l'avevo già detto che mi chiamo Ilaria? ;) |
