Sono stata chiamata, di conseguenza eccomi qui.
Ignoriamo il ritardo di quasi una settimana.
Non scrivo una recensione da eoni, sono molto arrugginita e cercherò di fare del mio meglio.

Impattante.
Questo ho pensato.
Breve, concisa, intensa.
Fredda.
Soprattutto questo.
Come un soffio gelido sul collo, durante una giornata mite.
Quel genere di brivido che percorre l'intera spina dorsale, partendo dalla nuca e scendendo lentamente fino alla parte più bassa della schiena.
Quel genere di brivido che non ti si schioda, che ti lascia rabbrividire per il resto della giornata e che solo un abbraccio caldo può sciogliere.
Un brivido, ecco come potrebbe essere descritta.
Un persistente, forte brivido.

Per quanto di stampo molto diverso, mi ha risposto Pesaro una canzone dello zecchino d'oro. La ninna nanna del chiccho di caffè.
"Ma tu sei la mamma, e non dormi mai".
Strano come nella mia testa sia possibile vedere questo verso in una chiave più poetica/creepy/Dark e come quest'immagine si adatti perfettamente alle tue parole.

Probabilmente delle volte i testi più brevi sono i più carichi di significato, perché ognuno associa quelle poche parole a qualcosa, le fa sue in modo profondo.

Inutile dire che mi è piaciuto.
Con qualsiasi chiave, sentimenti o intonazione possano essere lette le tue parole.

Grazie!
W.

PS. Ben tornato ;)