Sapere come andrà a finire rende il tutto molto più straziante e doloroso. Soprattutto viste le ultime parole di Miva, dettate dall'amore e dalla speranza, ingenue e sincere, e per questo ancora più tristi e devastanti.
I paesaggi conosciuti sono tornati con il loro carico di orrore, paura e ansia; le atmosfere eteree e idilliache dei campi di eliotropi hanno lasciato il posto alle solide e macabre Cuspidi e alle certezze letali e familiari della Falda...Sinceramente non mi sono mancate.
Fortunatamente c'è Aci ad allegerire la situazione pesante e angosciosa che grava sugli uomini: il suo modo di fare spontaneo, allegro e spumeggiante contrastanto con l'atmsfera cupa e tetra che grava sull'esercito, ma è una piccola luce capace di rischiarare proprio queste nebbie.
Il tempo per affetti e amore è ormai finito, spazzato dall'imminenza della guerra e dalla presenza sottile, impalpabile eppure opprimente della morte. Bastian se ne è reso conto e commenta amaramente pensando a come il fazzoletto si sporcherà di sangue, a come tutto ciò che c'è di bello e puro verrà fagocitato dagli orrori della guerra. Questa immagine è stata molto bella ed efficace: Miva vive ancora nel mondo di eroi coraggiosi e epiche imprese; come ha detto lo stesso Bastian, ha ancora la scintilla della speranza e della fede ad accenderle lo sguardo, ha ancora qualcosa a cui aggrapparsi, ma che verrà deturpato e reciso a colpi di spada. Questa prospettiva rende il tutto molto più triste e malinconico.
La consapevolezza della morte e la rassegnazione a questo destino ammantano ogni persona, trasmormandola in un'ombra senza nome, in un soldato troppo giovane per morire ma costretto a combattere. L'esercito è una macchia brulicante di uomini disperati e già sconfitti.
Eppure, sebbene Bastian faccia parte di questo gruppo, una parte di lui non si arrende all'inevitabile e cerca un modo per salvare Miva e ritardare la sua ora; la parte viva di lui, che non si è ancora arresa (quella dell'affetto che prova per la ragazza), lo spimge a voler preservare la vita della ragazza e la scintilla di speranza che reca con sè. Bastian non si è spento del tutto e la presenza di Miva, per quanto possa essere un ostacolo, è anche un monito, una ragione per combattere e resistere e sopravvivere; il ragazzo sarà portato a lottare con maggiore attenzione e maggiore ardore perché la ragione della sua battaglia sarà lì, a condividere il suo stesso destino, e farà di tutto perché il Fato non si accanisca contro di lei.
Capitolo intenso e pesante (perché denso di sentimenti cupi e di attese snervanti) che strizza l'occhio a quelli della storia principale.
Una parte di me vorrebbe non giungere mai all'ultimo, fatale capitolo...Ma il destino di ogni storia è quello di terminare.
Ayr
p.s. Ho notato qualche refuso ed errore di battituta, ti consiglio di dare una rilettura veloce per sistemarli ^^
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