Recensioni per
Nocturnal ghost
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/19, ore 17:57

Ciao, sono qui per lo scambio
E' probabilmente la prima volta che leggo un originale, ma questa mi ha colpito subito dal titolo, poi dal testo
Devo dire che è tremendamente romantico come questo spirito tenda a seguire costantemente la persona a cui è stata legata in vita e come non riesca a separarsi da lei, pur sapendo di non essere visibile e presente nella sua vita
Così romantico, ma al tempo stesso così straziante e terribile perché si sente invisibile e impotente di fronte a qualcosa che desidera, ma non sa se potrà mai raggiungere
Mi sono sentita quello spirito che vaga, straziato dal dolore, ma anche infuso da una piccola speranza data dalla persona amata
"Sei tutto ciò di quello
che sfugge ancora dal mio presente;
sbagli rimediabili,
sogni concretizzati e
traguardi continui,
sola paura per
quest'enigmatico futuro
Ma,
ancor non ti conosco"
Questo è sicuramente il punto che più mi è piaciuto e che più mi ha fatto male allo stesso tempo
Ti faccio i complimenti per questo componimento che mi ha fatto provare gioia e dolore davanti a una scena bellissima e tristissima allo stesso tempo
Il layout rende il tutto ritmico e scandito e serve a sottolineare concetti ed emozioni che arrivano più forti
Sono contenta di aver letto questa piccola meraviglia
Alla prossima
Giulia

Recensore Veterano
14/01/19, ore 10:21

Ciao, sono qui per l’ABC delle recensioni. Ho dato una sbirciatina a quasi tutti i tuoi lavori e, dopo un’attenta osservazione, ho deciso di recensire questa “storia”, che in verità è una poesia.

Prima di tutto voglio farti i complimenti per l’introduzione, che ti incuriosisce e la scelta del titolo, che riassume un po’ il nocciolo della questione, ma, soprattutto, ti rivela chi è l’essere che osserva la donna.

Al giorno d’oggi non è facile trovare una poesia ben scritta, interessante e ricca di emozioni, eppure la tua ha tutte e tre quelle cose.

Mentre la leggevo ho potuto percepire l’angustia e la malinconia del fantasma di fronte alla bellezza delle cose e del suo passato.

Lui dice di aver osservata la donna a lungo, anche quando era in vita e di volerla denudare e far vedere a tutti chi è realmente; al tempo stesso, però, dice di non conoscerla bene. Questo passaggio mi è piaciuto molto, soprattutto il modo in cui hai cercato di sviluppare le emozioni contrastanti.

Nonostante questa non sia una storia, tu sei riuscita a non fare errori di grammatica, né di battitura, perciò complimenti.

Vorrei lasciarti il mio pezzo preferito, perché mi ha suscitato diverse emozioni e il messaggio e il significato dietro quelle parole è veramente molto significativo ed intenso:
“Sei tutto ciò di quello
che sfugge ancora dal mio presente;”

Non so proprio il perché mi piaccia, sarà forse il modo in cui le due frasi suonano bene assieme; o forse proprio l’interpretazione personale che ho voluto dare e non so se essa sia corretta. Credo che lui dica queste parole perché, essendo un fantasma, può essere dappertutto e con chi voglia, ma non è veramente lí con loro, visto che è morto. Inoltre penso che a lui faccia male il fatto di sapere di non poter stare con lei e che lei non sappia chi sia, perciò lui cerca di raggiungerla, ma la sua condizione non gli permette di farlo.

In conclusione, la poesia mi è piaciuta molto e spero di leggere altro di tuo in futuro.
Baci e spero a presto,
Giuli
(Recensione modificata il 14/01/2019 - 10:23 am)
(Recensione modificata il 14/01/2019 - 10:24 am)

Recensore Master
07/12/18, ore 17:52

eccomi a lasciarti la recensione per l'oioi

mi piace molto lo stile delle tue poesie, la scelta delle parole è azzeccata e ti coinvolge nella lettura e nella scena descritta

sulla metrica, essendo io impedita, posso dirti che così mi è piaciuta molto per i motivi su citati

quanto a ortografia e grammatica, qui c'è solo da complimentarsi...

ultima nota prettamente stilistica ho adorato il fantasmino <3

alla prossima

Recensore Junior
18/03/18, ore 09:52

Ciao! Sono qui per il gioco "oioi", anche se in ritardo...

La tecnica libera che hai utilizzato per scrivere questa poesia è lo stile che più preferisco: in questo modo anche l'argomento trattato è libero da quelle regole che molte volte costringono lo scrittore a cambiare modo di esprimersi.
L'atmosfera che si va a creare leggendo verso dopo verso è lievemente lugubre e struggente... Si nota l'inesorabile scorrere del tempo e lo struggersi di un'anima che non vuole abbandonare la propria amata. Però, proprio negli ultimi versi si ha una svolta: la morte viene vista come un'unione eterna tra i due, anche se essa rappresenta l'ignoto.
Nel complesso è stata una lettura piacevole :)
Sari

Recensore Master
13/03/18, ore 02:10

Ciao, sono qui per lo scambio di recensioni. Tu hai letto "A" e io ho scelto questa. ^^

Sono pensieri che passano per la mente un po' a tutti ma è interessante questa visione del protagonista: invece di aver paura della morte o di quello che c'è dopo ha paura della separazione che c'è nella vita e giudica la morte come un'unione eterna, un modo per non separarsi mai più.

Sono venuta a rileggerla: con le poesie spesso è così, c'è bisogno di più riletture e anche stavolta non sono sicura di aver afferrato tutto. Una cosa è chiara: quest'uomo è innamorato di una donna e cerca di comprendere tutto di lei, di non farsi sfuggire un attimo della sua presenza, tant'è che quando lei non c'è lui ne ha una nostalgia tremenda. In un punto, a circa un terzo del componimento, avevo il timore che lei fosse morta - in fondo c'è pure il fatto che tu accenni ad oggetti che sembrano di molto tempo prima, quasi lui si trovasse in una casa disabitata - Però lui ad un certo punto dice: "Sei tutto ciò di quello
che sfugge ancora dal mio presente;"
Dunque ho alternato i pensieri "Forse lei è morta" e "Per fortuna in realtà è viva, ma forse per caso è morto lui?" e con i versi finali, in cui leggiamo che loro si congiungono per sempre, ho capito che l'altra volta questa poesia l'avevo capita al contrario: è lui ad essere morto! E si tormenta perché non può avere accanto la donna che continua ad amare anche dopo la morte. Per questo sente la mancanza di lei anche quando stanno insieme --> si trovano insieme. Immagino quindi che il motivo per cui lui non poteva conoscerla quanto voleva, era che fin quando non passa anche lei a miglior vita, lui poteva vederla ma non potevano in alcun modo interagire.
:)



Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" de Il giardino di Efp.
(Recensione modificata il 16/03/2018 - 11:49 am)

Recensore Master
21/02/18, ore 19:04

lo scandire del tempo
veloce e vile canaglia
che si getta temerario
tra muri ticchettanti
e oggetti usurati ed invecchiati.

Questo è Montale.
Montale fatto e finito.
Mi hai rievocato il suo, di fantasma, con quella grazia effimera e allo stesso tempo tangibile di cose così comuni che, anche quando sono filtrate attraverso la lente del soprannaturale, ti dici "perché no?".
Io non sono sicura che questo fantasma notturno sia l'anima di un trapassato, quanto quella di chi s'invola per voli pindarici, in cerca di colei che ama (o che vorrebbe amare), immaginando di scorgerla, di provare quei sintomi d'amore di cui sempre si favella, ma che variano da persona a persona.
Me lo fa supporre il fatto che il fantasma sia notturno: esiste forse un fantasma diurno? Nossignore, ché quando sei trapassato lo sei sia che sia giorno, sia che sia notte. Appari di notte, sì; ma solo perché la luce del giorno ti ricaccia nei recessi dell'ombra.
Forse sarò troppo romantica e troppo ottimista, né è mia intenzione dirti cosa in realtà tu stessi pensando quando hai scritto questa poesia, in barba ad ogni logica e ad ogni possibilità; ma ci vedo la ricerca incessante di un'anima - di uno spirito - affine, con cui attraversare indenni il più possibile questo mare in burrasca che è la vita, sicuri di ritrovarsi, poi, una volta che la nostra barchetta avrà raggiunto il porto d'arrivo, lo stesso che attende tutti noi.
Potrebbe essere. O, almeno, la tua poesia mi ha suggerito quest'interpretazione. Alle volte accade, forse perché certe combriccole di parole toccano determinate corde e fanno scattare alcuni calappi che variano da lettore a lettore.
Ho amato il registro lessicale, con quel canaglia così perfettamente musicale, la delicatezza con cui ci hai raccontato di questa cerca, quella dell'anima gemella, per le strade del mondo. Lui, l'anima del ragazzo, cerca per le strade del mondo quella di lei (o di lui), quella che lo compenetri, lo colmi, lo faccia divenire una cosa sola.
Ricordo una vecchia poesia di Hesse (credo fosse di Hesse) che trattava lo stesso tema con la stessa grazia di un colpo di vento, quello che dondolare le tendine alla finestra, e ci ho rivisto molto di lui, tra le righe.
Complimenti. Complimenti davvero.
(Recensione modificata il 21/02/2018 - 07:08 pm)

Nuovo recensore
04/01/18, ore 16:16

Ciao, sono qui per il gioco oioi. Mi piace molto il modo in cui fai poesia: moderna, libera dai setacci degli schemi metrici e della punteggiatura a ogni costo, ma al tempo stesso inserita in una tradizione. Leggendola, mi ha ricordato le atmosfere della poesia romantica, lo struggimento per la persona amata del fantasma rievoca una coppia della letteratura che amo aalla follia: Catherine e Heathcliff di Cime Tempestose. Se dovessi scegliere un'immagine da accompagnare a questa poesia, scegliere la scena finale del film omonimo con Ralph Fiennes e Juliette Binoche (non so se l'hai visto): i fantasmi di Cathy e Heathcliff che si tengono mano nella mano della brughiera, finalmente liberi di amarsi. Che altro dire, sei stata bravissima, continua così Baci, Sopherl

Recensore Master
20/12/17, ore 09:49

Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni.
Ammetto che mai ho commentato una poesia e nonostante i miei studi non credo di essere in grado di poterla commentare tecnicamente ma il tema era affascinante, già la citazione ad inizio pagina ti fa entrare in una atmosfera notturna e malinconica, in un mondo sovrannaturale che cerca di divenire reale e concreta nonostante tutti i rimpianti e gli errori.
Mi ha, in maniera lontana, ricordata la poesia "Ho sceso dandoti il braccio" di Eugenio Montale, quello struggimento per la persona amata ormai non più presente, il dolore dei ricordi, la solitudine, il senso di vuoto ed una strana forma di stanchezza.
Nella tua poesia riecheggiano i ricordi, se ho ben inteso, di un fantasma alla continua ricerca dei suoi legami terreni che però si allontanano sempre di più insieme alla consapevolezza, alla razionalità, ai sentimenti umani. 
Non c'è vita per un fantasma, il legame sottile tra vita e morte è come un filo dorato che si sfilaccia e diventa debole ad ogni passo compiuto.
Si percepisce tutto questo dalla lettura,lascia una strana sensazione, ha dei risvolti che possono essere quasi dark, potrebbe essere una poesia da leggere la notte di Halloween. 
È una poesia che forse può lasciare aperto il cosidetto "finale": il fantasma troverà cosa cerca? Troverà chi cerca? Oppure continuerà a vagare fino a divenire sempre di più l'ombra di se stesso e diventare irriconoscibile per se stesso e per chi cerca?
C'è speranza? 
È interessante, è intrigante, le parole sono le une legate alle altre, alcune sole in un verso, sono essenziali e sono un legame, risaltano all'occhio e la lettura è fluida, non ci sono brusche interruzioni come se si seguissero i pensieri ed il viandare del protagonista fantasma.
Adoro la scelta lessicale, è accurata e disegna le immagini con chiarezza vivida ma allo stesso tempo rendendole quasi impalpabili ed irreali. 
Mi congratulo per questa poesia, io non ne sarei mai capace di comporne una e di solito non le leggo, soprattutto su Efp.
È stata una piacevole eccezione e ti consiglio di continuare a scriverle!
Ancora complimenti e mi dispiace se non sono potuta essere molto tecnica ma sappi che l'intensità del messaggio arriva sempre ed è una poesia che lascia emozioni e sentimenti contrastanti.
Spero di leggere ancora qualcosa altro di tuo ;)

Recensore Master
27/11/17, ore 11:06

Ciao, sono qui per lo scambio a catena!
Una volta avevo già recensito una tua storia - Sardegna - e ho deciso quindi di riprovare con un altro tuo scritto. Ho scelto questo perché l'introduzione mi ha affascinato non poco.
Le poesie non sono il mio forte, difficilmente trovo qualcosa di mio gusto. E' vero che è difficile che io possa ostentare sicurezza nel commentarle, ma a volte non serve un commento troppo tecnico quando le parole riescono a coinvolgere l'anima. Cercherò di fare del mio meglio in questa recensione, ma non ti assicuro grandi cose.
Più che la forma, mi ha coinvolto il senso che io ho dato alla poesia. Non so se è lo stesso che volevi dare tu, ma adesso ti dico cosa mi è arrivato.
In questa poesia si sente il tormento del fantasma, di quest'anima che vaga ogni notte - e solo di notte - alla ricerca di qualcosa che sembra nemmeno lui sapere essere cosa. I periodi un po' contorti, l'aggettivo posto prima del nome e cose così, hanno reso bene l'anima alla deriva, che desidera e sogna di poter di nuovo conoscere qualcuno che non sembra poi tanto estraneo a lui. Credo che sia la rappresentazione dei suoi ricordi di vita, l'essere vivo che lui non è più ma che risente in sé accanto al corpo che "tormenta". Sembra volerli entrare dentro, ma come qualcuno che brama conoscere, poter fare quelle esperienze umane, sincere - come litigi, fare la pace, imparare a soffrire insieme, a vivere - che non sono più esattamente alla sua portata.
L'ignoto di cui più volte parla nella poesia sembra essere la morte, ma può benissimo essere anche la vita, o più semplicemente la novità, l'unicità di quest'incontro sovrannaturale: vita e morte, dopotutto, sono entrambe facce della stessa medaglia, e non è semplice decidere quale delle due faccia più paura, alle volte.
Ciò che più mi ha colpito è il "tempo canaglia che si butta sui muri ticchettanti" e il desiderio del fantasma "di vederla in un giorno estivo". Entrambe sono immagini molto forti: il primo mi richiama il senso di impossibilità di potersi conoscere veramente, questo ostacolo che è la diversa condizione di vita e morte, paralleli, il tempo cerca di scalfire tutto e prendersi anche questi attimi notturni; il giorno estivo è un attimo di vita, fatto di materia, di cose che si possono toccare, vedersi veramente e non soltanto sentire, è il desiderio di farsi conoscere, di poterla amare.
Non so se almeno una cosa l'ho beccata, però è questo tormento di cose perdute e amari rimpianti ciò che mi ha dato questo componimento.
A presto!

Recensore Veterano
23/11/17, ore 22:40

Sono qui per la tua recensione premio, siccome hai vinto il gioco OIOI.

Esistono anche i fantasmi buoni. Poveri i nostri futuri figli gli teerorizziamo, ah, ah, ah e poveri fantasmi. Diciamo che da quanto so la maggior parte di loro rimane sulla Terra in queanto hanno dei conti sospesi, però preferisco di gran lunga la tua spiegazione.
Mi chiedo chi stia cercando il nostro bel fantasma.
Lo cerca o la cerca e non si sono ancora conosciut? Devo aver compreso male una frase.
Soffre molto a quanto pare e mi piace il paragone con i libri.
ello litigare e poi far ela pace.
Il futuro è enigmatico per tutti, persino per i fantasmi.
Sembra che sia innaomrato/A e non conosce la persona.

Ammetto che sono un po' perplessa, anche se mi è piaciuta.

Recensore Master
16/11/17, ore 21:21

ciao sono passata per lo scambio recensioni.
quando ho visto il tuo profilo ho salvato la storia tra quelle da recensire, ma non ho avuto tempo fino a staresa.
le tue poesie mi piacciono sempre perché hanno sempre (allemo) due interpretazioni. in questo caso ammetto candidamente che se non fosse stato per la citazione e il fantasmino all'inizio del testo, non avrei mai pensato che si trattasse di un fantasma quanto piuttosto a una presenza mentale (il ricordo di un qualcuno che se ne andato-andata senza essere morto).
forse è stato un problema tutto mio e assolutamente personale, però mi è piaciuto molto che questa poesia potesse avere significati tanto diversi a secoda di chi la legga. mi rendo conto che possa essere frustrante per un autore che magari voleva veicolare un determinato messaggio, però credo che così si possano "raggiugiungere" molte più persone.
per quel che riuarda la poesia mi sono piaciute molto le figure retoriche che hai usato, il pargone con i libri antichi l'ho trovato molto ricercato, e il senso di vuoto, o meglio di mancanza, che il-la protagonista prova.
complimenti e a presto
Aris
 

Recensore Master
12/11/17, ore 13:11

Ciao, passo per lo scambio recensioni del gruppo Fb.
Questa tua poesia mi è piaciuta a partire dalla citazione iniziale. Credo sia una cosa comune l’aver paura dei fantasmi. E io qualche volta mi domando perché. Quindi mi sono trovata in sintonia con la riflessione.
La poesia in sé è molto delicata. Ho apprezzato il paragone tra l’assenza di una persona e l’atto di strappare pezzi di carta da un libro raro. Da amante di libri antichi (e antichità in generale) arrivo a comprendere il dolore nel vedere qualcosa di valore distrutto. Fare un confronto tra l'emozione provocata dall'una e dell'altra cosa è stata un'idea particolare e ben riuscita. Bellissima anche l’immagine dei “muri ticchettanti”. Sembra che il tempo abbia pervaso ogni cosa e sia entrato nelle pareti invecchiando la casa.
Concludo facendoti i complimenti. Penso tu abbia fatto anche un buon uso della punteggiatura. E soprattutto hai trattato un tema interessante in modo davvero originale.
Alla prossima,
Monique 

Recensore Master
30/10/17, ore 19:38

Ciao ^-^
Dunque, già la premessa era buona, e quando l'ho letta mi sono fiondata su questo componimento. Come al solito non deludi mai.
Io ho sempre adorato le storie d'amore fantasma/persona, sono dell'idea che l'amore vada anche oltre la morte.
Ed è stato molto bello leggere dei sentimenti che questo spirito prova verso una persona, che magaro ha conosciuto, o forse no, chissà.
Secondo me le persone che ci amano non ci lasciano mai del tutto, mi sono immaginata questo spirito che in un certo senso veglia sulla donna che ama, osservandone e aprrezzandone le fragilità. Inoltre mi trovo completamente d'accordo con la citazione iniziale ^^
E' un componimento decisamente triste, malinconico, ma anche molto profondo.
Ogni verso mi ha molto emozionata, ma oramai sonoa abituata a questa cosa, specie quando so che si trattano di tuoi scritti *-*
Quindi, lascia che ti dica che hai fatto un ottimo lavoro.
A presto :3

Nuovo recensore
05/10/17, ore 23:10

Non so spiegarti la motivazione e come sono giunta a vederla così, però questa poesia per me ha uno spirito, notturno forse per questo irremidiabilmente romantico ma soprattutto gotico.

Per dirti, mi ha ricordato molte canzoni del genere emo/punk degli anni 2000 che ho sempre avuto il piacere di ascoltare e apprezzare tanto per i testi e il trasporto sentimentale che ne esce fuori dalla voce e dagli strumenti musicali.

Ma tu hai da parte la penna e tanta creatività che usata con la giusta narrativa e coerenza, ha dato vita a una poesia discorsiva, con delle strofe legate tra loro e tutte con una loro musicalità mai troppo sopra le righe, creando quel senso di inquietudine e scoperta che accennavo con l'aggettivo gotico (spero di non dire pazzie).

Ho adorato veder rappresentato così un amore impossibile ma solo per esigenze fisiche, i sentimenti sono vivi e vegeti, si parla di un rapporto florido e tormentato perchè non si può consumare come si vorrebbe, è presente perché tormenta entrambi in modi diversi e complementari, in maniere magiche e comprensibili in quanto ci sono di mezzo i sentimenti come spesso accade perchè solo l'amore è capace di questo.

Una visione dell'amore eterno più riconducibile ai giorni nostri e a quello che rappresenta il vero amore per molte persone, forse un po' (troppo) triste di fondo ma alla fine questo non importa davvero, poeticamente funziona e conferisce tutta l'aura emotiva rappresentata dallo spettro che racconta e si denuda di quello che sente, prova e non sa o meglio non ricorda più per forza di cose.

Sarebbe bello scrivere una specie di visione da parte dell'altra persona... sarebbe forse ribadire l'ovvio ma forse ci sarebbero delle differenze sostanziali da osservare e rendere forti nel profondo, come completare un quadro a cui può mancare un tocco per essere un doppio capolavoro... non credi?

Ottima poesia comunque, davvero un gioiellino per me!

Recensore Junior
26/09/17, ore 21:48

Ciao! Questa poesia è stata facile calamita per me in quanto parla di sovrannaturale e nonostante non sia un'esperta, sono sempre molto interessata anche quando c'è un singolo riferimento nella storia. Questa poesia ha una descrittività crescente, man mano che lo spirito espone i suoi sentimenti ai lettori e spiega il suo stupore enorme verso quella persona sola e fragile, che durante la notte può aiutare con la sua presenza pur inconsapevolmente. 
Ho trovato incredibilmente dolce il rapporto che lega entrambi, come se fossero legati da un filo rosso del destino che cerca di superare le distanze e incontrarsi con l'animo, dato che è questo che permette ai due di stare insieme. Lo spirito sente come la necessità di stare accanto alla donna che ha amato e lei non vuole abbandonarlo perchè è probabilmente l'amore della sua vita...
Come puoi non commuoverti vedendola in questo modo?! 
Parlando dei versi della poesia, i versi che più mi sono piaciuti sono, in ordine: quelli dove il protagonista usa una similitudine per spiegare cosa sia l'assenza, mescolando tempistica e oggetti quasi distrutti con fermezza e decisione (dal 13° verso insomma) e la strofa finale perché spiega perfettamente come il fantasma sia lì perchè coinvolto e animato da un desiderio che va oltre il tempo, le esperienze e lo stesso presente.
Parte delicata per poi travolgerti dal sentimento e dalla profondità della storia, con la notte a creare uno scenario magnifico quanto magico, da scena da sognare ad occhi aperti.
I miei più animati complimenti, è stata un'altalena sentita ma nella quale salirei più e più volte per ricordare quanto l'amore puro può superare ogni dimensione e spazio!

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