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di falcediluna_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/08/19, ore 21:56
Cap. 1:

Recensione premio 3/4 per il piazzamento al contest "D come drabble" sul forum di EFP

Ciao, rieccomi qui.
Questa storia mi ha messo tantissima malinconia ma è davvero molto relatable. Chi non ha passato un momento simile? Chi non si è sentito come la protagonista della tua storia, incapace di fare qualcosa anche così semplice come fare nove passi per raggiungere la tazzina del tea e sorseggiare quel liquido caldo? Il tuo super stile rende tutto molto scorrevole e fa sentire davvero i forti sentimenti della protagonista al lettore.
Alyssa

Recensore Junior
11/01/18, ore 12:29
Cap. 1:

La pioggia, ora, sta cadendo anche qui, dai miei occhi.
Questa piccola opera è straordinaria, vera, toccante. L'ho sentita mia, l'ho vissuta ed è per questo che mi ci sono così immedesimata, e credo questa sia la cosa più bella in assoluto che abbia letto di tuo.
E' straodinariamente vera, e tu sei straordinariamente brava. So che sono ripetitiva, ma è così WOW
Ti mando un forte abbraccio umido di pioggia.
Bravissima!

Recensore Master
19/09/17, ore 15:39
Cap. 1:

Adoro queste descrizioni ♥ C'è molta poesia in questi fatti perfettamente descritti. La cura dei particolari è minuziosa, nonostante la semplicità diretta che incornicia i brevi atti vissuti dalla protagonista. Ho percepito una stretta al cuore quando si è resa conto che lui non era lì con lei. I suoi ricordi sembrano così veri ed intensi...Intanto la pioggia cade fuori, nel cuore e dagli occhi. E' qualcosa di Meraviglioso!
Ti faccio i miei complimenti :) Sei stata decidamente tanto Brava ☆☆☆

Recensore Master
17/09/17, ore 15:49
Cap. 1:

Premetto che questa non è una ricompensa alle tue review, questa sono io che arrivo sempre 30anni dopo a qualsiasi cosa #powertotheslowest. La tua minuziosità nelle descrizioni comincia a farmi credere che saresti la miglior scrittrice d’horror sul pianeta. Il modo in cui dissezioni la realtà di un personaggio ha la stessa pazienza e ossessività di un coroner: non stai effettivamente descrivendo, stai ricostruendo gli elementi chiave dell’universo del personaggio tramite l’analisi del suo status mentale/fisico. Te lo giuro, adesso incarico qualcuno con un cicinìn di conoscenza filosofica in più nella cabeza di buttare giù un saggio a 45 volumi sul modo in cui concettualizzi il legame fra ambiente e voce narrante. Al di là del fatto che utilizzi l’ambiente come un personaggio a sé stante, adoro il fatto che non ti limiti a far specchiare l’umore dei tuoi attori nell’atmosfera che li circonda, né la rendi solo una questione di prenderti i tuoi spazi per preparare la scena: tu dai alla descrizione la responsabilità di predisporre le premesse dell’argomento che vuoi discutere (in questo caso, la mancanza). E ci riesci senza sacrificare la relatableness di chi parla o il ritmo del racconto. Che è un benedettissimo miracolo. Ho sempre sostenuto che il talento di uno scrittore si vede da come rende ogni scena inseparabile dal contesto in cui è situata, e tu ne sei il più abile esempio. Ti farei i complimenti ma sono al di là dei complimenti, sono alla fase del “sediamoci attorno a un tavolo e spiegami che diavolo ti passa per la testa per scrivere così” (e abbi pazienza se suona inquietante) :D cheers