Recensioni per
Goodbye, my friend...
di Ashla

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/10/17, ore 14:32

La recensione che mi precede è ovviamente il giudizio di un contest. La mia, invece, è di un'appassionata fan della saga di Cecilia Randall, soprattutto la prima.
Secondo me hai centrato in pieno i sentimenti dei due fratelli, chi haha letto "Il falco e il leone" ha ben chiaro come IaIan e Daniel si siano lasciati e come si siano poi ritrovatiritrovati per caso alle porte di Pienne. Ian e Daniel non hanno potuto dirsi addio, sembra non possano più rrivedersi a causa di quel maledetto videogioco che funziona solo quando vuole lui. Ma anche se entrambi sanno che il posto di Ian è il medioevo soffrono tantissimo nel non poter rivedersi. Il legame tra loro trascende lo spazio e il tempo e per fortuna alla fine si sono ritrovati.
Tutto questo traspare nella tua ff, per cui una bandierina verde è più che meritata. 
Ciao
K
 

Recensore Master
28/09/17, ore 23:17

8^ classificata al contest "La rivincita dei piccoli fandom – II edizione"

LadyAshla – Hyperversum Goodbye, my friend…

Titolo 3/5 → non amo i titoli in inglese, ma data l’ambientazione ci può stare. Inoltre è efficace seppure non troppo originale. Piuttosto: perché il titolo risulta diverso nel form e nel testo (dove compare un “dear” in più)?
Inoltre, il titolo nel form termina coi tre punti, che sono superflui, mentre il titolo nel testo termina col punto fermo, che è sbagliato.
Sinossi in 200 parole 2/5 → davvero pochino. Ho dovuto cercare su Wikipedia da cosa è tratta la tua ff perché né il riassunto né il testo dicono granché.
Leggendo quello che hai scritto non mi sono fatta un’idea della storia e nemmeno l’ho trovata particolarmente interessante.
Inoltre, ci sono alcune imprecisioni/scelte stilistiche poco azzeccate:
“Dover dire addio non è sempre facile.” → direi che non è “mai” facile.
“Dopo Dunchester Ian e Daniel” → manca una virgola prima di Ian.
“nessuno dei due accetta l'idea di essersi persi per sempre.” → di aver perso l’altro. “Essersi persi” dà l’idea che si siano smarriti, assieme, nel bosco.
Formattazione 3/10 → nota dolente:
– manca l’allineamento giustificato del testo (0/2 punti);
– manca il rientro sul margine sinistro (0/2);
– l’uso del corsivo è corretto in sé, ma manca totalmente di contesto: la prima frase (Hyperversum non risponde ai comandi. Chiudere il programma?) è lasciata completamente a sé, magari una introduzione tipo “sullo schermo del computer comparve la scritta” avrebbe aiutato, dato che non hai assolutamente specificato prima cosa il ragazzo stesse facendo, ossia giocare a un videogioco.
Idem per la seconda scritta: (Qualche mese dopo…), che non è staccata dal resto del paragrafo. Il corsivo da solo, dato il precedente, non basta a far capire che è una notazione per il lettore (1/2).
– Interlinea a paragrafi sono corretti (2/2)
– L’uso del trattino è completamente sbagliato: usi il trattino breve (-) al posto del trattino lungo (—), inoltre lo chiudi nel dialogo diretto anche quando non è seguito da nulla.
Non fai uso di altri segni grafici (0/2).
Grammatica ed ortografia: 7/10 → ci sono un paio di congiuntivi da rivedere e qualche imprecisione nella punteggiatura, ma te la segnalerò di seguito.
Stile/lessico: 6/10 → molto, molto semplice, anzi direi troppo semplice: non c’è molto su cui soffermarsi perché sia stile che lessico sono lineari e asciutti, quasi banali.
Originalità: 2/5 → come detto all’inizio, ho dato un’occhiata su Wikipedia per capire di cosa tratti la saga e mi pare che l’ambientazione dia spunti per ampie descrizioni e per vicende articolate, ma nella tua storia non c’è nulla di tutto questo: hai trattato due momenti, uno per personaggio principale senza nessun approfondimento, con il minimo dell’introspezione e nessuna descrizione.
Caratterizzazione dei personaggi: 3/10 → a parte una blanda descrizione fisica, non c’è praticamente nessuna caratterizzazione dei personaggi.
Contestualizzazione: 8/10
attinenza al tema del contest → 2/4 punti: nel bando avevo specificato che avrei valutato la storia come un’originale, quindi avresti dovuto darmi gli elementi per poterla capire. Non sei andata fuori tema, ma non mi hai dato abbastanza informazioni da capire di cosa tu abbia scritto.
– rating: Verde → 2 punti; 
– genere: Malinconico → 2 punti; 
– avvertimento/nota: spoiler! → 2 punti.

Totale: 34/65

“[…] suo fratello Martin e Jodie  guardavano [...]” → doppio spazio tra “Jodie” e “guardavano”.
“[…] -Maledizione!- 
-Daniel...- [...]” → uso improprio del trattino. Il dialogo vuole il trattino lungo e quando il parlato non è seguito da un verbo reggendo, ma solo da un a capo, non va chiuso. Te lo segno solo in questi due casi, ma l’hai ripetuto diverse altre volte.
“[…] riuscisse calmare [...]” → manca un “a”.
“[…] fissarono in silenzio il monitor del computer: dove due ragazzini impugnavano [...]” → i due punti qui non ci vanno.
“[…] Daniel sorrise tristemente guardando il ragazzo più grande dai capelli corvini che con gli occhi azzurri fissava [...]” → tra “più grande” e “dai capelli corvini” avresti dovuto inserire una virgola e “quello”.
“-Lo so, che dovrei essere felice ma non posso!” → tra “so” e “che” non ci va la virgola. Piuttosto la metterei prima del “ma”.
“[…] io penso che Daniel ce la farà, vedrai troveremo un modo!” → al posto della virgola avrei messo un punto e virgola o addirittura un punto fermo.
“[…] era quasi impossibile che Daniel ce la facesse... solo un miracolo poteva farli incontrare di nuovo.” → al posto dei tre punti avrei usato il punto fermo. Inoltre “solo un miracolo avrebbe potuto…”.
“[…] e quando si era sposato, [...]” → dopo “e” serve una virgola.
“[…] Ian era convinto che non l'avrebbe più rivisto poi, con la nascita di Marc, gli era tornata una debole speranza.” → Dopo “rivisto” avrei messo un punto fermo.
“E anche se non voleva illudersi lui sperava [...]” → dopo “illudersi” ci vorrebbe una virgola.
“[…] forse nel ventunesimo secolo non l'avrebbe fatto ma lì tutto era diverso […] → servono due virgole: prima e dopo “lì”.
“[…] Ian si era chiesto se aveva fatto bene a ritornare giungendo sempre alla conclusione che la sua casa era lì [...]” → “si era chiesto se avesse”; “che la sua casa fosse lì”.
“[…] ne avevano passate tante e ce l'avevano sempre fatta... Daniel avrebbe trovato un modo per ritornare  e lui ne era sicuro.” → Dopo “fatta” avrei messo un punto fermo. Doppio spazio dopo “ritornare”.
“[…] Disse Etienne impaziente affacciandosi [...]” → virgola prima e dopo “impaziente”.