Recensioni per
All This And Heaven Too
di Aliseia

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/10/18, ore 12:32

E il cuore è difficile da tradurre
Ha un linguaggio a parte
Parla in lingue e sospiri silenziosi,
Ma con tutta la mia educazione non riesco a comandarlo
E le parole stanno scappando e tornano tutte danneggiate
E li rimetterei in poesia se solo sapessi come


mamma mia, poesia la canzone 💜💙💜

e anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo 💜💙💜

Frasi preferite:

«Sono nato per compiacerti?»
«Sei nato per farmi godere.» 
Sei un animale…»



poi vabbè, il momento dopo, fantastico! ahha xd

Mi è piaciuto quando Elijah gli dice "tu non hai creduto a tutte quelle sciocchezze"
credo intendesse quando gli diceva mentre facevano l'amore, che era solo una cosa di sesso e cose del genere.
E Tristan lo blocca, non vuole che lo dice, perchè tanto LO SA, non ha bisogno delle scuse. 💜

Molto bello anche questo :
Poi lo guardò con le nere iridi brillanti, il contorno degli occhi era arrossato come dopo un pianto –  (si parla di Elijah, vero? Mi chiedo se fosse una frase così, o se davvero stava per piangere) 

E poi bello anche questo:

Tristan tentò una risata, ignorando quel leggero fastidio ai lati degli occhi

Tristan sta per commuoversi. Che amore 💙


Bello poi il finale quando sembra una sfida tra i due, per testare se l'altro, se avesse la conferma di avere l'inferno, non rinuncerebbe comunque a lui! E entrambi scherzano e giocano, confermando quello che l'altro già sa. 💜
(Recensione modificata il 24/03/2019 - 09:03 pm)

Recensore Master
25/09/17, ore 17:34

La prima cosa che mi è affiorata nella mente leggendo le prime righe della storia è stata "Ma che grandissimo pezzo di str**** che sei, Elijah!". No, davvero, sono rimasta talmente allibita che gli avrei spaccato la faccia lì su due piedi! XD Ha fatto a Tristan tutto quello che poteva per mortificarlo, insultarlo, destrutturarlo pezzo per pezzo, e non mi riferisco tanto alla parte sessuale della faccenda, quello era un gioco che piaceva tanto a Tristan quanto a lui e che il piccolo Conte si era ampiamente cercato... (anche se devo ammettere che nei panni di Tristan gli avrei mollato due bei ceffoni se mi avesse detto che l'unico mio scopo nella vita era essere la sua puttana e farlo godere...). Comunque la perfidia sottile di Elijah è stata quella di insistere sul suo improrogabile viaggio a New Orleans, sottolineando che Tristan ne era escluso, che non c'entra niente con la sua famiglia, con i suoi doveri e con i suoi "veri" affetti. Una cattiveria inconcepibile, che va a toccare proprio il punto più scoperto e sofferente di Tristan, la sua paura di essere nuovamente abbandonato, emarginato, di essere soltanto un giocattolo sessuale. La reazione di Tristan a tutto ciò è ovvia, provocare, aggredire, colpire per fingere di non essere colpito... ma è Elijah che non perdono. Avrebbe potuto benissimo dire chiaramente che i suoi impegni a New Orleans erano importanti e irrinunciabili, ma senza far sentire Tristan estraneo ed escluso. Ci sono tanti modi di dire e fare le cose e Elijah ha scelto il peggiore, come del resto fa sempre quando si tratta di Tristan. Si può davvero dire che Tristan tira fuori il peggio di lui, la sua parte più oscura, sebbene in questa situazione, in una sorta di luna di miele, non ci sarebbero motivi per rovinare tutto. E il modo in cui, poi, possiede Tristan sembra avallare ancora di più l'opinione che Elijah ha di lui, ossia che è soltanto un giocattolo sessuale.
Sulla scena finale... beh, che dire? Mi è piaciuto moltissimo Tristan che, ancora una volta, appare il più dignitoso e controllato dei due, affermando senza problemi che quello che si sono detti nella notte era verissimo, che a lui non importa niente di essere una sorta di "puttana" e che gli va benissimo così perché anche per lui è solo sesso. Un bel punto per il piccolo Conte, che frena con sarcasmo e ironia le tardive e inutili scuse di Elijah. I veri sentimenti di Tristan si comprendono solo con quel lieve e delicato accenno alle lacrime impudenti che vorrebbero smascherarlo, ma lui è abbastanza forte da trattenerle e da rispondere con leggerezza e provocazione, come un "cortigiano" che si rispetti, burlandosi delle parole di Elijah che ora, troppo tardi, tira fuori frasi smielate da operetta.
Mi viene da dire che il tuo Tristan è fin troppo paziente... il mio, davanti a una cosa del genere, non si sarebbe fatto trovare al ritorno di Elijah da New Orleans e lo avrebbe lasciato per giorni e settimane a straziarsi l'anima credendo di averlo perduto! XD
Ehi, naturalmente tutta la mia rabbia riguarda esclusivamente Elijah, non penso assolutamente che tu abbia sbagliato a rappresentarlo così (al contrario, mi ha fatto infuriare perché è fin troppo l'Elijah che conosciamo!) e anche la storia mi è piaciuta infinitamente, proprio perché sono convintissima che questa coppia non sia capace di godersi i momenti felici e che, quando non ha problemi esterni, se li vada a cercare! Come abbiamo sempre detto, il fascino e la straordinarietà di questa OTP è il fatto che con loro non si può mai stare tranquilli, che prima o poi l'uno o l'altro combinerà qualcosa, rabbia, passione e emozioni travolgenti sono all'ordine del giorno... ed è per questo che nessuna OTP è, è mai stata o sarà mai meravigliosa e perfetta come questa. Grazie di avermi regalato un pomeriggio pieno di emozioni dopo il lavoro! <3
Un abbraccio e a presto!
Abby

Recensore Junior
25/09/17, ore 12:46

Eccomi tesoro. È tutta la mattina che penso a cosa dovrei scrivere in questa recensione. E più ci penso e più mi sento stupida. Perché questo spaccato di una mezza giornata è perfetto così com'è e io non voglio sciuparne neanche un pezzettino. Io lo capisco, Tristan, lui ha una paura fottuta di essere abbandonato, di non essere importante, di non contare abbastanza. E lo sa che quel comportamento è sbagliato e infantile, ma, nonostante i mille e passa anni non può fare a meno di sentirsi il bambino impaurito che cammina nel corridoio del castello la mattina presto. Quando si sente così vulnerabile alza un muro, alto e freddo, risponde sarcastico, pungente. E preme tutti i tasti che sa che all'altro fanno più male. Ci va giù, ci pesta come se fosse il giorno del giudizio, ben consapevole di scatenare le reazioni dell'altro. Lo conosce, lo sa, ma non riesce a frenarsi. E va a finire che ad Elijah scappa la pazienza.
Ma... Big credeva che quella fosse una punizione? Perché se è una punizione...
io non ci faccio caso alle parole che dice, lo so benissimo che non è vero nulla, che lo fa perché è infuriato e lo vuole far sentire come si sente lui ad essere accusato di quelle cose. (Il ragionamento è contorto, ma non riesco a spiegarmi meglio, spero mi capirai).
Ma poi quel piccolo svergognato "non gli resiste", ma chi mai sano di mente ti resisterebbe, big? Non io. Di sicuro. Ma sto divagando.
Poi rimangono lì.... abbracciati senza dire nulla, per un'ora. Troppo stanchi per qualsiasi altra cosa.
E siete due capoccioni testardi, siete il nostro paradiso e il vostro. Siete l'inferno l'uno dell'altro, ma anche la redenzione e il paradiso l'uno dell'altro. E io mi commuovo e mi sento una scema, ma vi amo in un modo così totale così straordinariamente potente che tutto il resto passa in secondo piano.
Madame, grazie di tutto questo e di tutto il resto. I Littles imbronciati ti adorano e Big, beh lui anche di più.
(((<3)))