Recensione premio relativa al contest “Let’s Love Them Together”
Buonsalve ~
Come prima recensione sono andata piuttosto indietro nel tempo, e spero non me ne vorrai, ma ho voluto esplorare anche fandom che normalmente non sono molto popolati. Pandora Hearts è sicuramente uno degli universi più interessanti in cui io mi sia addentrata e sebbene abbia letto il manga solamente l’anno scorso mi ha entusiasmata veramente tanto.
Leo ed Elliot sono inoltre i miei personaggi preferiti – insieme a Vincent e Xerxes – dell’intera serie, per cui ovviamente ho scelto una storia con loro protagonisti. E altrettanto ovviamente ho trovato una valangata di dolore e sofferenza.
Trovo che la presenza di un pianoforte che riporta alla mente di Leo tutti i momenti passati con Elliot sia veramente azzeccata; la musica è uno degli aspetti che aveva caratterizzato la loro amicizia e anche la scelta del brano suonato non può che rendere malinconici e nostalgici tutti coloro che conoscono i retroscena di questa vicenda.
Ho trovato perfetta la caratterizzazione dei personaggi e in particolare ho amato la frase: “Se l’avesse visto in quel momento, a suonare da solo uno spartito per due, con le lacrime che gli bruciavano sulle guance senza che facesse nulla per cancellarle, senza dubbio gli avrebbe perforato i timpani a suon di improperi e l’avrebbe riempito di pugni.” Come succede a Leo, anche a me è scappata una risatina strozzata perché credo che sia esattamente quello Elliot farebbe; sono molte le frasi e i pensieri – che non cito per non rischiare di ricopiare l’intera storia – che delineano assai egregiamente questo personaggio che risulta effettivamente presente sulla scena, anche se tecnicamente morto da anni. Come era stato in vita, anche ora accompagna Leo nelle sue giornate ed è inevitabile che questi pensi a lui il giorno del suo compleanno, nonostante sia passato molto tempo della sua dipartita. Alquanto significativo è inoltre il fatto che in questo momento lui non sia più Glen – seppur temporaneamente – ma Leo e tutto ciò che ne deriva; può risultare in apparenza poco importante, ma se ricordiamo tutto ciò che “Glen” aveva intenzione di fare nel canon in nome di questa amicizia, capiamo che è invece simbolico il suo scegliere di riferirsi a se stesso come l’amico di Elliot e non l’erede dei Baskerville.
Mi è piaciuto come il testo stesso sembra funzionare come una melodia, un crescendo sempre maggiore attraverso i ricordi e i sentimenti di Leo che viene bruscamente interrotto sul finale perché, molto semplicemente, non c’è niente che si possa fare per alleviare il dolore di una tale perdita. Non so se l’avevi effettivamente pensata in questo modo oppure è una struttura uscita causalmente, ma in ogni caso è azzeccata all’ennesima potenza.
È quindi chiaro che la tua storia mi abbia emozionata non poco; per tutta la fic – come accade ogni volta che leggo qualsiasi cosa su di loro – mi ha presa un forte senso di angoscia, amplificato dalla consapevolezza che questi due ragazzi veramente meritavano di meglio.
Dato che sono pignola ti faccio notare che c’è un errorino di genere proprio nell’ultima frase – “una” invece che “un” – ma per il resto è tutto perfetto, specialmente per quanto riguarda l’aspetto sentimentale e il pathos che trasuda da ogni parola.
Non posso dunque che farti i miei complimenti per aver trattato così bene una situazione struggente e delicata, e non vedo davvero l’ora di leggere e recensire altre tue storie – due per esserti classificata prima al contest, ma molte altre per puro piacere e interesse personale!
Un bacio,
Federica ♛ (Recensione modificata il 24/08/2020 - 07:00 pm) |