Eccomi, per lo scambio libero di recensioni!
Dopo otto anni passati nel ghiaccio di certo Xanxus non ne sarebbe uscito fresco e riposato come una rosa, tipo Philip J. Fry. Ogni singola fibra del suo corpo soffre e le cicatrici non sono altro che una misera traccia del dolore che prova, un qualcosa che lo segnerà a vita.
E il dolore dei Varia non è tanto distante dal suo. Levi, così fedele al suo Boss, che si sente inutile per non essere riuscito ad impedire che ciò accadesse e per non poterlo aiutare in quel momento così delicato.
Lussuria fa del suo meglio per stargli accanto e dare il suo aiuto, ma non è in sé, non ragiona come dovrebbe, fa tutto in automatico ed è spaventato e sconvolto dallo Xanxus che vede, così diverso da quello che conosceva, fragile nel suo dolore.
Ma qualcuno deve essere forte e Squalo si fa carico di quel ruolo, lui che quel giorno era con Xanxus, che sa cosa è successo e cosa li ha portati a quel momento. Ma in questi otto anni è cresciuto e tutto ciò che poteva e può fare è per Xanxus, e non si fa scrupoli ad assistere alla sua sofferenza purché dopo lo faccia stare meglio. Hai ripreso forse il momento più delicato della vita di Xanxus e lo hai fatto egregiamente, anche se mi sarei aspettata di vedere anche Mammon e Bel.
Ottimo lavoro, comunque.
Baci,
bambolinarossa98 |