Bazzico in questo fandom da appena un paio di giorni (del tipo "Ehi, davvero la gente scrive fic su Zootropolis? Perché diamine non ho controllato prima?") e ti dirò che questa tua fic mi ha stupito. In positivo, naturalmente.
Prima di tutto, ho apprezzato molto lo stile della narrazione ed il modo in cui tu stesso ti sei posto come narratore, rivolgendoti anche ai lettori (c'è qualche errore per lo più di battitura che potresti sistemare tranquillamente, se avessi voglia di rileggere la storia). Funziona bene con il contesto (non accade spesso), con tutta la... disperazione? No, facciamo con il dolore. E la delusione. Perché non è uno di quei racconti che ti fa gridare di rabbia e di frustrazione, è uno di quelli che ti lascia lì, ad accusare i colpi insieme al protagonista, lentamente (o almeno, io l'ho vissuta così), a comprendere, poco a poco, cosa ha fatto di Nick la volpe che abbiamo conosciuto. E ci sta tutto. Mamma Wilde ed il piccolo Nick mi hanno fatto una tenerezza indicibile (mi hai fatto venire voglia di andare lì e di abbracciarli, sì). E il rifiuto di Judy ha ucciso un po' anche me, ma riconosco che sia qualcosa di verosimile.
Solitamente preferisco evitare espressioni volgari e parolacce, ma ok, qui ci stava tutto. Davvero.
Il finale ammetto che mi ha fatta sorridere. Sarà che Dio mi ricorda tanto Maestro Oogway - e io amo Maestro Oogway - e probabilmente ho immaginato le stesse espressioni e lo stesso modo di parlare. Una vecchia e saggia tartaruga raggrinzita. Che sta lì a dirti "Ehi, ti lamenti con me? Guarda che io non c'entro, io faccio parte degli spettatori che ti guardano finire nella m***a e rialzarti ogni volta" (e spesso ci si imbatte nel proprio destino sulla strada presa per evitarlo... Che c'entra poco, o forse no?) . E funziona maledettamente bene, anche il fatto che Nick sia proprio uno dei suoi preferiti.
E va bene, la smetto. Ma in fondo hai descritto scenari in linea con il personaggio e probabilmente io ho un debole per questi casi umani - anche se non sarebbe l'espressione più corretta.
I miei complimenti per aver scritto di getto e sotto farmaci pesanti qualcosa che riuscisse a trasmettere una tale tristezza.
Alla prossima |