Recensioni per
Cogito ergo Sum
di Arny Haddok
Ciao, ieri quando ho notato questa storia nella pagina ne sono rimasta molto, ma molto impressionata e già solo per l'idea di base. Ti posso assicurare che non sono molte le storie ambientate in quest'epoca. Non credo che il problema sia la mancanza d'interesse rispetto all'antica Grecia o l'antica Roma (per fare un esempio), quanto la difficoltà nel dover inserire personaggi che provengono da secoli più moderni, in un contesto storico completamente differente. Con altre conoscenze, usanze, eccetera... Soprattutto c'è una certa difficoltà oggettiva nello scrivere quella che è la struttura sociale dell'epoca. Cioè, ci sono dettagli in questa storia che per coglierli devi aver studiato e conoscere l'antica Grecia molto più che con un'infarinatura di base. Quindi sì, è un AU molto difficile. Per questo sono rimasta stupita dal tuo lavoro, e da svariati fattori tra l'altro. Anzitutto ti faccio i complimenti per il coraggio, perché a mio avviso ce ne vuole parecchio per scrivere storie così. E poi per l'IC dei personaggi, che c'è e si vede. La storia è breve e più che avere una trama specifica, descrive quella che potrebbe essere la vita dei personaggi Sherlock e John in quest'epoca storica, quindi una trama, di fatto, non c'è. Ha più una struttura da flashfic, e infatti ne ha anche la brevità. Forse sarebbe stato interessante avere anche un qualcosa di più strutturato a livello di complessità d'intreccio (magari pensaci, per il futuro...) ma per una curiosità mia e non per mancanze tue. Perché anche così, ti posso assicurare che l'adattamento che ne hai fatto è incredibilmente fedele agli Sherlock e John moderni. Ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Sherlock, arrogante filosofo. Molto colto, istruito e dotato anche di un'intelligenza naturale. Ha un fratello ingombrante, forse troppo (a proposto, Mycroft... sofista... MIO DIO, DONNAH!) e di cui si percepisce la presenza, seppur non ci sia fisicamente. Dall'altra parte c'è invece John che ti confesso era un po' quello che mi dava più da pensare, perché l'adattamento di John è secondo me sempre un pizzico più difficile da rendere bene. E invece... perfetto! Ha combattuto, ma è anche un medico. Ha una ferita di guerra che si porta dietro e forse in parte zoppica ancora. Ne dai una perfetta descrizione alla fine. Completando quello che è un quadro davvero molto ben fatto. E non mancano nemmeno le citazioni alla serie... |
Ciao! Volevo solo dire che la storia è interessante, ben scritta e sono davvero felice che qualcuno si ricordi che prima di noi sono venuti anche altri popoli di cui noi non siamo altro che discendenti. Però, da quel che so, in grecia l'omesessualità era condannata: gli unici che potevano praticarla (se così si può dire) erano l'erastés (l'amante) e eròmenos (l'amato). Si trattava per lo più di un rapporto basato sulla didattica, e qualche volta l'istruzione era allargato nel campo sessuale per preparare i giovani alla vita matrimoniale. Questo valeva sia per i maschi che per le femmine (vedi il tiaso di Saffo). Questo è quello che mi è stato insegnato. Comunque, non scalfisce la storia! L'idea di Mycroft come sofiata poi. Immaginarlo discutere con i grandi filosofi dell'epoca! |
Ciao! ☺ |